Cari rosiconi, la pacchia è finita!
Ha ragione Daniele De Rossi quando dice che è frustrante inseguire una squadra che vince sempre, cioè l’Inter. Per rendersene conto, basta mettere insieme tutto ciò che di capzioso e a tratti di cattivo i rivali van dicendo e scrivendo sullo strapotere nerazzurro. Se l’Inter vince in Italia, i detrattori si attaccano alle defaillances in Europa, ma se domina pure in Europa si tira in ballo che che la squadra è troppo straniera, perché con l’Inter si scoprono tutti patrioti! Innumerevoli ormai gli attacchi a Mancini, la cui conclamata bravura, perfino sottovalutata a giudizio di Gianluca Vialli, provoca travasi di bile ai suoi detrattori, che si rifugiano in ‘critiche di alto profilo tecnico’ sul nodo della sciarpa o sulla lunghezza del ciuffo, offensivo magari per chi soffre di incipiente calvizie! Proprio vero che l’indivia è una brutta bestia! Ma i tentativi di destabilizzazione di un gruppo praticamente invincibile non si fermano qui. Una chiacchierata londinese tra Moratti e Mourinho ha offerto il destro per una clamorosa successione tecnica in casa Inter. Moratti in passato ha certamente buttato all’aria troppe panchine, ma il suo amore per le discussioni calcistiche con gli allenatori è noto e persino l’indimenticabile Pesaola e Oronzò Canà pare vantino un confronto calcistico con il presidente dell’Inter. Credere che Moratti voglia sostituire Mancini con Mourinho proprio di questi tempi fa sganasciare dal ridere! Non a caso la smentita sul sito nerazzurro, dettata personalmente da Massimo Moratti, appare stringata e piccata: “il presidente Massimo Moratti – vi si legge – smentisce categoricamente qualsiasi presunto contatto o incontro con Josè Mourinho. Si tratta di una notizia falsa e non verificata che considera di gravissimo disturbo nei confronti della Società”. Le azioni di disturbo comunque non si fermano qui e anzi danno la reale misura della forza dell’Inter: ai rivali manca terribilmente l’Inter edizione barzelletta del passato e il coro ‘non vincete mai’ già puzza d’anticaglia. E chissà per quanto tempo ancora detrattori ossessionati dallo strapotere nerazzurro non potranno più recitare a soggetto: la pacchia è finita! Non finiscono invece le amenità a corollario delle sterili critiche ai rigori concessi all’Inter. All’estero l’avvocato turco Baris Kaska ha perfino ritenuto offensiva per l’Islam (‘sti cazzi, ndr!) la seconda maglia interista, approvata da Uefa e Fifa, con la croce rossa in campo bianco, simbolo della città di Milano. Chissà mai perché nessun cristiano si è mai sognato di discutere le tante mezzelune nel mondo! L’avvocato turco può ora pretendere la rinuncia dell’Inghilterra alla propria bandiera nazionale, identica alla seconda maglia nerazzurra! State pronti, perché tra breve si criticherà pure la lunghezza di capelli e barbe dei calciatori dell’Inter o gli occhiali da sole di Mancini che, hai visto mai, potrebbero offendere gli astigmatici! Cari rosiconi, la pacchia per il momento è proprio finita!
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