Caso Suazo: ride bene chi ride ultimo!
Pensando all’affare Suazo viene in mente la vecchia massima “Ride bene chi ride ultimo!” Questa storia dovrebbe insegnare a tutti qualcosa: ai tifosi interisti che, all’indomani del comunicato del Milan che annunciava l’ingaggio dell’honduregno, mi hanno scritto iimbufaliti e a quelli rossoneri che hanno sbeffeggiato prematuramente l’Inter per lo ‘scippo’ subito. Ed il bello è che fino ad una settimana fa, di Suazo non fregava niente a nessuno, ma non appena c’è stato il rischio che potesse andare ai cugini…In realtà questa storia è la conferma di quello che ho sempre saputo: se hai la parola, cioè la firma, del calciatore, hai vinto. L’accordo con la società di appartenenza se non hai quella del calciatore è carta straccia, buona per fumarsela nella pipa. Ritengo che il Milan abbia fatto una figuraccia e, ovviamente, c’è chi sostiene che se l’avesse fatta l’Inter, staremmo ancora qui a parlarne. Fa sorridere che Inter e Milan ad un certo punto si stessero scannando per un calciatore che, per Cellino che lo deve vendere al miglior prezzo possibile, è il più bravo del mondo, ma che, rose di Inter e Milan alla mano, è al momento la quarta, al massimo la terza punta! Il Milan, visti gli annunci e le smentite su Ronaldinho, Eto’o e Shevchenko, ha cercato di far passare Suazo come l’acquisto del secolo, mentre l’Inter ha portato per qualche giorno i rapporti con il Cagliari ai minimi storici. In realtà l’inter non ha mai corso il rischio di perdere il calciatore perché, grazie a Mancini, la società nerazzurra aveva da tempo la sua parola, continuiamo pure a chiamarla così, anche se tutti firmano per tutti in barba ai regolamenti ma non lo dicono. Il Milan ci ha provato ed è andata male. Certamente l’Inter, anzi Massimo Moratti, ha congelato troppo a lungo la trattativa, forse nella segreta speranza che potesse arenarsi a beneficio di Recoba, il cui addio mi pare sia ancora tutto da dimostrare. La cosa però non è piaciuta a Mancini, che ha alzato la voce. E quando si è capito che, se non fosse venuto all’Inter, Suazo sarebbe finito al Milan, anche il patron ha avuto, sull’onda del rischio della figura del fesso, un ritorno di fiamma per l’honduregno che, a mio giudizio, continua a non piacergli. Ma Suazo oggi è un calciatore dell’Inter e tutti coloro che hanno scritto lamentandosi dell’operato di Branca e Oriali, magnificando come sempre il blitz dei cugini, hanno forse imparato da questa storia chi alla fine ha fatto la figura peggiore.
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