Thohir e il nuovo mondo
Dalle 9.30 di oggi Massimo Moratti non è più l’azionista di maggioranza dell’Inter. Dopo una trattativa durata più di sei mesi, il Presidente nerazzurro ha firmato il contratto per la cessione del 70% del pacchetto azionario dell’Inter al gruppo indonesiano che fa capo a Erick Thohir, che nella nuova governance dovrebbe riservarsi una quota analoga a quella di Moratti (intorno al 30%) suddividendo il resto tra i soci Rosan Perkasa Roeslani e Handy Soetedjo, forse proprio per far apparire Moratti, almeno nominalmente e in questa prima fase, al suo livello. Le firme, ossia il cosiddetto signing, rappresentano un momento importante, per certi versi storico, ma non sono vincolanti finché non verrà versata la prima tranche: solo allora prenderà vita il cosiddetto closing, e toccherà alll’assemblea straordinaria di novembre sancire il cambio di proprietà, con il trasferimento delle azioni al nuovo gruppo, dietro versamento di una cifra di poco superiore ai 250 milioni di euro, che serviranno in gran parte a coprire i debiti.
L’ufficialità è arrivata alle 15.12 (ora italiana), col comunicato di FC Internazionale: «L’Inter e il suo azionista di maggioranza Massimo Moratti, hanno firmato oggi un accordo vincolante in base al quale la International Sports Capital (Isc), società indirettamente posseduta da Erick Thohir, Rosan Roeslani e Handy Soetedjo, tre importanti uomini d’affari indonesiani, diventerà l’azionista di controllo dell’Inter con una partecipazione del 70% attraverso un aumento di capitale riservato». Contestualmente Thohir da Giacarta ha spiegato: «Sono onorato che Massimo Moratti mi abbia affidato la responsabilità di guidare l’Inter in un nuovo capitolo della sua storia, e sono molto felice per il fatto che continuerà ad essere presente come mio partner. Il lavoro fatto dalla famiglia Moratti, dalla Grande Inter di Angelo al Triplete di Massimo, ha reso l’Inter uno dei club più rispettati al mondo, per il suo valore in campo, e per il suo impegno sociale. Sono un imprenditore, ma prima ancora un tifoso e un amante dello sport. Non vedo l’ora di mettere la nostra passione e la nostra esperienza internazionale al servizio di questo fantastico Club e dei suoi tifosi». Moratti, in una successiva nota, ha precisato: «Penso che la storia dell’Inter si arricchisca di una nuova stagione, grazie ai nostri partner internazionali che, sono certo, contribuiranno alla continuità di successi. L’entusiasmo e il pragmatismo dei nuovi soci sono certamente una garanzia per il futuro. Auguro a Erick, Rosan e Handy di aggiungere altre vittorie ai nostri amati colori, con la fiducia e l’amicizia dei nostri fantastici tifosi. La mia famiglia ed io continueremo a vivere questa straordinaria avventura insieme a Erick, Rosan e Handy, con la stessa dedizione e l’affetto che ci legano all’Inter e agli interisti».
Ora non si può più tornare indietro, a meno che i soldi indonesiani non si rivelino quelli del Monopoli. La cosa non mi provoca alcun sentimento particolare, perché ho avuto parecchio tempo per metabolizzare il nuovo corso, dopo l’incontro parigino del 18 settembre scorso, in cui le parti avevano praticamente messo tutto nero su bianco.
Di qui in avanti ne sentirete di tutti i colori, da amici e nemici, soprattutto da chi teme che il nuovo corso possa riportare l’Inter ai recenti splendori, ma ricordatevi che per un bel pezzo queste saranno solo chiacchiere inutili, destituite già a priori di qualsiasi fondamento logico. Chi scrive di Thohir e soci nulla sa perché al momento nulla si conosce e nulla si può prevedere. Il 99% di quelli che parlano di questa cosa, soprattutto su internet, non sono in grado di distinguere una Spa da una Srl. Quel che è certo è solo che il mondo è cambiato e che l’Inter è la prima società italiana ad affacciarsi su finestre mai aperte prima.
Se tutto ciò sia una bella opportunità o un rischio pericoloso lo vedremo solo nei prossimi due anni. Alla fine quel che conta davvero è solo l’Inter e il suo ritorno nel calcio dei ricchi ed è evidente che per tornare a sedersi ai tavoli da gioco importanti non c’erano altre strade.
Si poteva magari andare avanti con 80 milioni di debito ogni anno, mercanteggiando ogni volta su acquisti di secondo piano. Si è scelto invece di provare ad alzare il tiro.
L’Albo d’Oro dei prossimi anni sarà la cartina di tornasole sulla bontà o meno di questa mastodontica e faticosissima operazione.
ho letto che dei 250 milioni 200 vanno a ripianare i debiti e 50 vanno a Moratti il quale li reinvestirebbe comunque nell’Inter. Lo trovi verosimile? E in tal caso ci si deve aspettare un mercato importante a gennaio?
Sulle cifre sarei cauto.. secondo me per questa stagione cambia poco. Dalla prossima poi si ragionerà in modo diverso
GLR
Direi che hai detto tutto tu, e bene, e con cognizione di causa. L’unica cosa che posso aggiungere, nel mio dialetto, è SPERUMA BIN.
Auguri Inter dagli occhi a mandorla.
Non hanno fatto a tempo a firmare che gia’ i giornali sono partiti con il mercato delle utopie (altro che fantasie). Secondo me prima di sborsare grosse cifre (se mai lo fara’) Thohir dovra’/vorra’ ripiane I bilanci e per ripianare, secondo la mia modestissima opinione, vendera’ qualche pezzo pregiato (leggi Handanovic), oltre a che non rinnovare contratti di gente in scadenza ormai alla frutta (leggi Chivu).
Thohir sembra un uomo di buonsenso e capace. Quanto investira’ lo scopriremo solo vivendo, ma la mia speranza e’ che finalmente, dopo anni di prese per il c… da parte dei media italiani, arrivi qualcuno che sappia evidenziare meriti e vittorie e sia capace di controbattere e farsi sentire…sarebbe ora
La parola d’ordine, con l’avvento di Thohir, dev’essere una sola : rifondazione. Via Handa, dentro Casillas. Via Mazzarri, dentro Laudrup. Via Palacio, dentro Giggs. Così vuol dire ragionare in grande. Ok, GLR, volevo solo farti incazzare Faccio il mio in bocca al lupo al buon Erik e tutti coloro che erediteranno la mia squadra del cuore.
Va beh ma Giggs ormai ha dato. Al limite dentro Lavezzi
GLR
C’è una cosa che non mi è chiara in questa vicenda. Si parla di “250 milioni per il 70% delle azioni dell’Inter. Si parla anche di “aumento di capitale riservato”. A leggere il tuo articolo sembrerebbe che la cordata indonesiana versi direttamente in aumento di capitale € 250 milioni per acquisire il 70% della società. Se così fosse: 1) la valutazione a valori di mercato dell’INTER pre-money (ossia prima dell’aumento) sarebbe di circa 107 milioni, 2) Moratti non intascherebbe nemmeno un euro ..
Apprezzo (e un po’ invidio) il tuo pragmatismo. Io, invece, con il tuo stesso tempo per metabolizzare, ammetto di provare un po’ di tristezza (parliamo sempre e solo di calcio…) per questo passaggio. Mi si creda, al di là dei risultati che verranno e del nuovo proprietario. Credo che nell’unicità (da me presunta, quantomeno) di essere interisti, ci fosse anche quella di avere un presidente unico, nelle vittorie e nelle sconfitte, nelle genialità e negli errori.
Grazie. J.B.
Forza Thohir, spendi tanti, ma tanti, ma tanti soldi per noi! A gennaio compraci Messi, Cristiano Ronaldo, Hummels, Lewandowski, David Luiz, Lucas, Paulinho, Cavani, Ribery, De Rossi, Oscar, Van Persie, Verratti, Sergio Ramos, Marcelo… e costruiscici uno stadio da 150.000 posti con tettoia cabriolet, possibilmente di fianco al castello sforzesco, perché al di fuori dei navigli non è da Inter!!! E se non ti danno i permessi, ‘ungi’ qualcuno… eh eh! Come vedi, GL, non ho poi tante pretese…
Si parla, ma finché non c’è il comunicato ufficiale è arduo fare cifre. Certamente la situazione debitoria dell’Inter è pesante e ne decresce il valore. Ma se io ho 1.000 euro di debiti e me ne danno 1.200 vivo bene comunque una volta che pago i creditori. Moratti non ha bisogno dell’Inter per arricchirsi. I soldi continuerà a farli col petrolio
GLR
Thohir : “Il mio giocatore preferito ? Nicola Ventola”. Cominciamo bene.
La madre di Kartika Luyet, che è la moglie di Ventola, è indonesiana. Per questo Thohir ha risposto così.