25C: Catania-Inter 2-5
Sul neutro di Cesena a porte chiuse, temevo un piccolo e ininfluente contraccolpo psicologico derivante dalla Champions League e, fino ad una manciata di secondi dal riposo, pareva proprio così, ma ci ha pensato Samuel al terzo centro stagionale, a fugare ogni dubbio. In campionato l’Inter è sempre più cannibale e, nella ripresa, ecco lo spettacolo e i gol. Che il Catania giochi a viso aperto lo si era capito fin dalla terza giornata, quando aveva preso cinque gol dal Palermo. Più avanti ne aveva beccati addirittura sette dalla Roma all’Olimpico e cinque li ha presi ora dall’Inter. Dopo Samuel, a segno Solari, Grosso, il cui pallonetto mi piace pensare non fosse un cross sbagliato ma so che non è vero, il solito Ibrahimovic e infine l’amatissimo Julio Cruz. Amatissimo per la grande professionalità con cui si mette al servizio della causa nerazzurra, a differenza di Adriano che continua a deludermi. I fatti sono noti: se il brasiliano vive da atleta, come ha fatto per un mese, gioca bene e segna a ripretizione, se vive in modo diverso, come nell’ultima settimana, non la piglia più! E fosse dipeso da me, oltre alla multa, a Cesena sarebbe finito in tribuna. Ma alla fine Mancini gli ha teso la mano ancora una volta, sacrificando in tribuna il giovane Daniel Maa Boumsong. Adriano ha pure giocato una ventina di minuti, segnalandosi per un colpo di tacco e null’altro. Due gol comunque li ha fatti pure il Catania, con l’ex nerazzurro Spinesi e con Corona, bravi ad approfittare di un paio di dormite della difesa nerazzurra. Torpori da evitare a Valencia, dove anche un attimo di disattenzione potrebbe essere letale! Nelle ultime due uscite l’Inter ha preso lo stesso numero di gol, quattro, che aveva preso nelle sedici gare precedenti. Per il resto è la solita sinfonia di record assoluti: 17 vittorie consecutive, come dire un intero girone di un campionato a 18 squadre, 9 vittorie consecutive in trasferta, 66 punti dopo 24 giornate. Ad ogni settimana vanno aggiornati i primati sugli albi d’oro.
Caro Gian Luca, sono un tuo accanito lettore e concordo quasi sempre con le tue opinioni. Vorrei precisare, a chi ci vuole male, che se questo fosse un campionato facile, sarebbe senz’altro meno facile di quelli vinti dalla Juventus e dal Milan per le ragioni che già sappiamo e che sono state in gran parte nascoste dal sistema. Ricordo che il mercato dei giocatori, degli arbitri e dei guardalinee è sempre stato in mano a Juve e Milan: ne è testimone il fatto che solo con la juve in B ed il Milan penalizzato abbiamo potuto trattare e comprare giocatori di loro interesse. A proposito ma perché non si chiede mai agli operatori di mercato perché negli anni passati i giocatori trattati da Milan e Juve non potevano essere trattati dalle altre squadre? Chiudo indicandoti le uniche operazioni di mercato che la nostra amata dovrebbe fare l’anno prossimo: Cordoba Barzagli per Cordoba e Henry per Adriano. Mi raccomando, oltre al Mancio teniamo i giovani Andreolli e Bonucci e cerchiamo di non rafforzare le avversarie con operazioni come Pizarro alla Roma o il presunto scambio Samuel-Camoranesi. Grazie per l’attenzione. Ciao, Massimiliano.