Rit4iUCL: Villarreal-Inter 1-0
“Sono rimasto molto deluso dall’Inter: pensavo si giocasse la vita stasera dopo aver perso da tempo il campionato”: il commento è di Alessio Tacchinardi, l’unico italiano felice al Madrigal. Inutile dire che l’Inter con questa eliminazione mi ha deluso oltre ogni limite. Volevo scrivere solo ‘senza parole’, poi la frase di Tacchinardi mi ha suggerito qualche considerazione in più. Nessuno con la maglia nerazzurra si è giocato la vita questa sera e l’eliminazione è sacrosanta. Il Villarreal resta una buona squadra alla resa del campo ma non così forte da poter eliminare l’Inter in due partite di Champions. Eppure è andata proprio così, perché l’Inter non ha fatto l’Inter, nemmeno per un minuto. Ora si apre il tempo dei processi e molti chiederanno la testa di Mancini, che è colpevole, ma a mio giudizio, meno dei suoi giocatori, senza forze e pure senz’anima. Passi per Veron, Figo e Cambiasso, gente che ha tirato la carretta fin dove è riuscita e per i quali posso pure tollerare un momento di flessione anche in una gara così importante. Ma non concedo alibi agli attaccanti, che sono stati il vero tallone d’Achille nel cuore della stagione. Adriano è stato agghiacciante, Martins cade come un ubriaco sull’unica vera palla gol dell’incontro, Cruz è mai considerato titolare o perché Mancini è pazzo o perché vedendolo tutti i giorni sul campo avrà i suoi motivi e di Recoba non ho nemmeno più la forza di scrivere. Il succo del calcio è il gol: gli attaccanti dell’Inter ne fanno troppo pochi e quelli che fanno sono troppo spesso inutili. Quindi tutti a casa, magari a cominciare da Mancini: cacciarlo è la cosa più semplice e farà felici tutti coloro che non l’hanno mai amato. Vorrei credere all’utilità di un ennesimo cambio di panchina, ma sappiamo bene tutti che il Mancio, come tutti coloro che l’hanno preceduto, è assai meno colpevole di giocatori e società, ma piuttosto che rivederlo confermato ‘alla Cuper’, cioè senza convinzione, sfiduciato dall’intero ambiente alla prima difficoltà nella prossima stagione, meglio salutarlo subito. In Italia, se un grande club non vince qualcosa d’importante nel giro di un biennio, cambia l’allenatore: lo ha fatto la Juve con Ancelotti e magari lo farà l’Inter con Mancini anche se, dati alla mano, l’Inter da anni non è più un grande club. Inoltre, vista l’impossibilità pratica di una nuova proprietà in grado di mantenere l’Inter ad alti livelli di spesa, si cambieranno ancora troppi giocatori, ben sapendo che quelli più affermati, per scegliere l’Inter, dovrebbero guadagnare cifre non più attuali. La sconfitta a Villarreal, meno male che non c’ero, è stata una delle più brutte della recente storia nerazzurra, gravissima perché un cammino sulla carta così favorevole non capiterà più per chissà quanto tempo.
La folla vuole il ‘sangue’
Ciao Gian Luca,
scrivendo a caldo dopo la partita di Villarreal, non credi che sia giusto, anche per una questione di rispetto verso i tifosi, che adesso salti qualche testa importante? Andare a giocarsi una semifinale su un campo di provincia e comportarsi come si è comportata l’inter questa sera è una cosa inaccettabile e significa mancare di rispetto a tutti i tifosi e gli affezionati che seguono la squadra. Scusa lo sfogo, penso che riceverai molte mail come questa, però è normale che il popolo gridi alla rivoluzione, dopo due anni in cui tutti nella società si comportano da primi della classe e comunque continuiamo a vedere la squadra umiliata oggi come a Helsingborg o come il 5 maggio o come mille altre volte.
Caro Gian Luca dopo questa sera e con quello che ho visto in campo mi sento di dire quanto segue. Vergogna ai giocatori come Materazzi che non meritano di portare la maglia dell’Inter. Vergogna a Adriano, mai una iniziativa utile alla squadra. Vergogna a Mancini, non ha saputo nel momento cruciale della stagione tenere l’Inter in Europa! Vergogna ad una società che manca di programmazione, che manda in campo una squadra senza anima, in cui si parlano tutte le lingue del mondo tranne che l’italiano. Vergogna a Moratti che da 15 anni butta via soldi e non vincendo nulla infanga il nome e l’onore che suo padre ha portato ai massimi livelli. Distrutti da una squadra di media classifica in serie A! Vergogna. Con amarezza
Ciao Gian Luca,
sono deluso !
La sconfitta, nello sport, ci può stare; non come è avvenuta ieri sera.
La pelle va sempre venduta nel più caro dei modi, e noi non lo abbiamo fatto; che ciò sia avvenuto per incapacità o per qualsiasi altro motivo poco importa, è successo e basta. Io temo che anche questa volta dalla sconfitta non impareremo molto; la cosa che i nostri dirigenti non hanno capito, è che con i soldi non si possono acquistare carattere, personalità, grinta. Queste doti, fondamentali nello sport, devono essere il bagaglio di ogni calciatore, in modo che possano diventare caratteristica di squadra.
Penso che, coma hai già detto tu, pagherà solo il Mancio, che ha delle colpe ma ne ha meno di altri . . .
Se non si impara dalle proprie sconfitte, si è destinati a non avere futuro; io solo così riesco a spiegare la ” debacle ” di ieri sera.
Sottolineo il verbo spiegare perchè, come diceva Velasco: ” chi vince festeggia, chi perde spiega ” ( vedi i cugini a fine gara ) e noi, per l’ennesima volta, siamo qui a spiegare qualcosa.
Sempre con stima, Massimiliano
Un inguaribile ottimista
Ciao Gian Luca,
sono deluso come gli altri 8 milioni di tifosi interisti in giro per il mondo, e ci mancherebbe!!
Però sono portato da un sano ottimismo a considerare quello di Villareal come un terribile incidente di percorso. Sarebbe sbagliato e deleterio un ennesimo “tutto sbagliato tutto da rifare”, e no ! per poter ripartire occorre farlo da quel poco di buono che c’è ( e ce n’é ).
La sqaudra in questi ultimi 2 anni è sicuramente cresciuta, sia sul piano dei risultati che su quello del gioco, c’è un impianto di squadra logico e serio, difesa forte, centrocampo forte ed attacco scarso, mi sembra che qualche innesto di valore questa compagine possa ancora dire la sua nei prossimi anni.
L’allenatore non mi è simpatico, ma qualcosa ha fatto e qualcosa ha sbagliato non so se vada riconfermato o cacciato, non è importante.
Importante per me è proseguire sulla strada del buon senso (che tra varie sbandate si è intrapresa) e cercare di essere una società un po più seria e un po più severe con chi non si comporta da professionista.
Chiudo con due osservazioni W Veron e gli argentini che se hanno messo al muro qualche loro compagno hanno fatto solo il bene suo ( del compagno) e della squadra abbasso chi questa cosa l’ha detta in giro.
Infine ma se Moratti vende chi compra ? Non credo che nessuno possa permettersi oggi l’inter e il bilancio dell’inter.
Giuro per dire queste cose non ho bevuto e fumato niente, ho solo sbollito la rabbia