L’amara verità di Sinisa
Ci sono situazioni in casa Inter per cui il tempo a volte sembra non passare mai. Sinisa Mihajlovic, ai primi di marzo di quest’anno, dopo la sconfitta nel derby di ritorno dello scorso campionato, dichiarò pubblicamente che non tutta l’Inter aveva creduto nella rimonta scudetto. Ora, a distanza di otto mesi esatti, Mihajlovic ha ribadito lo stesso concetto: “All’inter c’è tutto per vincere, ma i campioni devono svegliarsi” – ha picchiato duro Sinisa – “I nostri fenomeni invece vanno in letargo e si svegliano a primavera, quando ormai è troppo tardi. E vincere, se ci si crede solo in 5 o 6 su 20, è difficile!” Mi si accappona la pelle a sentire Mihajlovic ripetere queste cose, anche se qualcuno sicuramente si chiede a quale titolo parli il serbo. Ve li riassumo io i titoli di Mihajlovic, quelli che si è conquistato sul campo: 4 scudetti tra Jugoslavia e Italia, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa europea, 2 Supercoppa di Lega e 3 Coppe Italia. All’Inter nessuno ha vinto quanto Sinisa, che a 37 anni e con un futuro da allenatore assicurato, non né ha contratti da strappare né interessi personali da difendere. Qui è il professionista che parla ed è preoccupante che Mihajlovic riveda nell’Inter di oggi la stessa situazione di ieri. Ad un gruppo che non crede compattamente né in se stesso né nell’indifferibile rimonta, i singoli non bastano. Il più rappresentativo, Adriano, non sarà solo ad Abu Dhabi, ma sorvegliato da Marco Branca che lunedì dovrebbe riportarlo alla Pinetina per una serie di allenamenti intensivi, e scusate se preferisco usare il condizionale quando c’è di mezzo un viaggio di Adriano! La scelta di spedire negli Emirati Arabi non un semplice accompagnatore ma un dirigente di grado superiore come Marco Branca è orientata anche verso un immediato miglioramento della politica estera nerazzurra con Parreira e la CBF.
Ho appena sentito l’intervista all’aeroporto di Adriano prima della partenza per Abu Dabi. Ha detto: “Spero di rimanere in Brasile”.
Ma lo fa apposta?? Ha deciso di farsi odiare da tutti? Avevi ragione sai…. Non affezioniamoci troppo… Mi spiace un sacco… ma mi sembra più affezionato alla maglia Mancini che allena solamente. Mmm, a pensarci bene forse è meglio cominciare a rifare una rosa di Italiani.. Che dici.. Moggi ci può dare una mano su questo.. visto che li controlla tutti lui.
Sempre con affetto…Roberto