Il Giorno – Bar dello Sport 200
Pubblicato su Il Giorno, sabato 30 novembre 2019
“Al Var si muore”. E’ soltanto per cuori forti
Parafrasando una vecchia canzone di Gianni Morandi ‘Al Bar si muore’, anche un filino impegnata, qui al Bar dello Sport si potrebbe dire ‘Al Var si muore’ dopo gli ultimi eventi in Slavia Praga-Inter, gara stravinta dai nerazzurri che ora sperano nella qualificazione alla seconda fase di Champions League. Racconta l’assicuratore interista Walter: “Guardavo la partita in tv e dopo il 2-0 sono andato in bagno per una necessità idraulica. Quando sono tornato ho visto 1-1 e ho spaccato il televisore pensando ad un guasto! Mica avevo capito che il Var possa essere tanto tardivo!”
Ripercorre la curiosa vicenda il tassista milanista Gianni: “Ero lì a gufare, ma sul 2-0 dell’Inter ho spento la tv – confessa – quando ho riacceso c’era scritto 1-1 e allora ho continuato ad accendere e spegnere la televisione per vedere se lo Slavia andava anche in vantaggio!”
Questa storia del Var che, a scoppio ritardato, può cancellare pezzi di partita ha ispirato anche il carrozziere juventino Ignazio che sostiene che si dovrebbe andare fino in fondo e cancellare almeno due intere finali di Champions perse dalla Juventus, facendole ripartire dallo 0-0.
Tra i presenti, ilarità al massimo grado!
L’impiegato delle poste romanista Tiberio è convinto che al di là del regolamento con il Var tanto in ritardo si rischi l’infarto e si debba assolutamente fare qualcosa per evitare che le partite durino tre ore, provocando però la stizzita reazione dell’anzianissimo pensionato Ambrogio che, da buon tipo ‘vecchia maniera’ e pure mezzo sordo, le partite le ascolta ancora con l’orecchio incollato ad una radio a valvole dei primi del ‘900: “Più lunghe sono le partite e meglio è per voi perdigiorno – sbotta – almeno avete modo di passare il tempo senza rompere le balle alle persone normali!”
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