Pancev
Darko Pancev, nato a Scopje (Macedonia) il 7 settembre 1965. Un ‘disastro ferroviario’ mai chiarito il perchè giocò nell’Inter tra il 1992 ed il 1995 nemmeno una trentina di partite tra campionato e Coppa Italia, ma già dopo le prime uscite per tutti i ‘Ramarro’, tra frizzi, lazzi e sghignazzi! Pancev era diventato campione d’Europa con la mitica Stella Rossa del 1991, quella di Jugovic, Savicevic, Prosinecki e di un già imberbe Mihajlovic. Acquistato per 14 miliardi di lire dall’Inter del secondo governo Pellegrini, quello dello sciagurato divorzio da Giovanni Trapattoni e del d.g. Paolo Giuliani che avevano porttao lo scudetto dei record, la Supercoppa di Lega e la Coppa Uefa 1991, Pancev ebbe un fulminante avvio in Coppa Italia con tre gol alla Reggiana, ma s’imbrocchì subito misteriosamente. Osvaldo Bagnoli non lo poteva vedere e lo fece subito fuori. Lui si offese terribilmente e mandò a dire attraverso i giornalisti al tecnico della Bovisa: “Non mi deve trattare così, io sono un macedone!”. E Bagnoli di rimando: “Lui sarà anche macedone, ma io non sono mica un pirla!”. Dopo un infruttuoso prestito al Lipsia, Darko tornò all’Inter ma, dopo un paio di brevi apparizioni nel 1994-95, tornò in Germania al Fortuna Dusseldorf per poi finire al Sion in Svizzera. Poi sparì per sempre. Fù l’unico giocatore nella storia del calcio a comparire con indirizzo e telefono sulla guida telefonica di Milano: elenco telefonico M-Z, alla P si poteva leggere Pancev Darko, Via Labus 1 e numero di telefono. Cambiò numero non appena la voce si sparse per tutta Milano!
Foto scattata il 1992 alla sua presentazione a Milano
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