MondialeClub 2010/SF: TP Mazembe-Internacional 2-0
This time is for Africa: in fondo Shakira lo cantava già a primavera ancheggiando nella sua waka waka. E’ il tempo dell’Africa anche nella prima semifinale del Mondiale per Club ad Abu Dhabi che si è chiusa col clamoroso successo dei congolesi del TP Mazembe sugli strafavoriti brasiliani dell’Internacional. I congolesi, dopo un folkloristico pre-partita che li ha visti inginocchiati e raccolti in preghiera sulla linea di porta, si sono mangiati i vincitori della Copa Libertadores nella ripresa: primo gol dell’ossigenato Kabangu in apertura e raddoppio nel finale di Kaluyituka, che ha fatto fuori lo spocchioso capitano dell’Internacional Fabian Bolivar, che da mesi ripeteva “Inter non hai scampo”, ma forse si riferiva alla sua Inter.
E’ la prima volta che una squadra che non proviene dall’Europa o dal Sudamerica non arriva in finale.
Tout Puissant Mazembe, il nome completo della squadra africana, significa Onnipotente Mazembe: un nomignolo alla Mourinho, insomma! E il Mazembe, anche se non potrà tutto, ha comunque dato un senso logico alla formula da Coppa dell’Amicizia del Mondiale per Club, che finora aveva proposto solo soporiferi preamboli, prima arrivare sempre e comunque alla tipica finale Intercontinentale: Europa contro Sudamerica.
Ma i congolesi non sono arrivati in fondo per caso, perché prima dei brasiliani avevano superato di misura i messicani del Pachuca con un gol di Bedi (nulla a che vedere con la Moratti, ndr).
Ovvio che all’Inter il risultato della prima semifinale sia tutt’altro che sgradito: in finale ci si aspettava D’Alessandro e Sobis, ma deve arrivarci per vedersela poi con Ekanga, Nkulukuta, Kabangu, Kaluyituka, le stelle del Mazembe allenato dal senegalese N’Daye. Tra gli africani spicca pure il portiere Muteba Kidiaba, protagonista dopo il successo sull’Internacional di una esultanza che farà il giro del mondo: un saltello da seduto di cui è capace solo chi ha addominali d’acciaio!
Al pari dei congolesi, i sudcoreani corrono come ‘ciclisti cinesi’: lo disse Giovanni Trapattoni ai Mondiali 2002. Il Seongnam Ilhwa Chunma, squadra fondata dal discusso reverendo Moon, si è guadagnato il diritto di affrontare l’Inter strapazzando 4-1 i Campioni degli Emirati Arabi del Al Wahda, che precedentemente avevano battuto per 3-0 l’Hekari United, squadra della Papua Nuova Guinea vincitrice della Champions League d’Oceania.
L’Internacional di Celso Roth non può neppure filarsela a casa, perché sabato dovrà giocare la finalina per il terzo posto, dopo aver speso sei mesi per raggiungere la finalissima, traguardo che domani sera proverà a raggiungere l’Inter. I nostri stanno tutti bene, a quanto pare, ma devono tenere a mente che a volte nel calcio può anche vincere chi corre di più, come si è appena visto. L’Inter deve puntare soprattutto a far correre la palla, che come diceva Mario Corso, non suda.
Comunque sarà anche un pò la coppa dell’amicizia ma personalmente è da quando, adolescente, ho iniziato a tifare Inter che sogno di vedere la mia squadra giocare per l’Intercontinentale, certo non c’è più il fascino delle mitiche trasferte in sudamerica contro l’Independiente o anche se vogliamo il fascino che comunque aveva giocare dall’altra parte del mondo, in Giappone, magari alle nostre prime ore dell’alba, ricordo da appassionato di calcio la levataccia per Juventus-Argentinos Junior nel ’85.
Certo erano anche altri tempi, la partita in tv era quasi un evento, oggi non ci si sta quasi più al passo visto che si gioca tutti i giorni e l’atmosfera ad Abu Dabhi mi sembra un pò “plastificata” ma vediamola anche da un punto da vista romantico-sportivo questi sono comunque giorni che saranno ricordati nella storia del’Inter, quando mai giocheremo ancora contro il Senognam e speriamo il Mazembe se non magari in qualche amichevole di fine o inizio stagione in qualche tournee promozionale, qui invece ci si gioca volenti o nolenti un titolo che rimane nell’ albo d’oro per l’eternità e l’albo d’oro come tu Gianluca dici sempre è la “bibbia” del calcio.
Tutti a tifare Inter e speriamo di ripeterci sabato verso il tetto del mondo.
Erny
Ciao Gian Luca, va bene tutto, ovvio che non bisogna sottovalutare alcun avversario, di sorprese in questo mondiale ne abbiamo già viste parecchie, in campo bisognerà dare tutto (e alcuni dei nostri non saranno in condizioni ottimali), ma se non si riuscirà a battere sudcoreani e congolesi…..guarda non ci voglio neanche lontanamente pensare…!! Inizia l’avventura, testa, gambe, cuore e……SEMPRE FORZA INTER!! Un abbraccio, Marco
Il Mazembe si e’ ripetuto in termini di gol migliorando la prestazione difensiva,
infatti anche l’anno scorso aveva segnato un gol all’esordio sempre con BEDI
pero’ aveva perso 2-1 contro il Pohang Steelers, quindi disputo’ la finale
per il quinto posto in cui ando’ in rete 2 volte sempre con 2 giocatori che
iniziano con K infatti l’anno scorso segnarono KASONGO E KASUSULA
mentre quest’anno KABANGU e KALUYITUKA pero’ persero 3-2 contro
Auckland City. Non essendoci stata una terza partita non si sa quanto
avrebbero segnato poi.
ciao. pasquale.
Credo che sempre di più dovremo tener conto di queste realtà. Il calcio ormai non è più (o perlomeno in maniera molto inferiore)solo un fattore tecnico ma è basato sull’agonismo e sulla “fame”! E di queste i calciatori africani nehanno da vendere…
Il fatto è che se vinciamo, tutti (i rosiconi rossobianconeri) diranno che abbiamo giocato con il Cremapergo, se perdiamo apriti cielo………..(sono ammesse toccate iperscaramantiche..)
W la F
sarà dura, molto dura ma possiamo farcela! e questo cambierà il corso di questa stagione
Forza inter!!!
ciao
Marta