Inter-Sporting: Articoli su TL e GLR
Aldo Grasso, “Corriere della Sera” del 29 Agosto 2002 La Rai farebbe bene a prestare attenzione alla telecronaca di Inter-Sporting Lisbona trasmessa in diretta da un consorzio di tv locali pilotato da Telelombardia (martedì, ore 21). I motivi sono diversi, proviamo a elencarne alcuni. La facilità con cui Telelombardia ha ottenuto dall’Inter i diritti di questa gara e dai pubblicitari la copertura dell’investimento indica, se ancora ce ne fosse bisogno, che la Rai deve uscire dalla cultura monopolista in cui è cresciuta e cominciare a ragionare in modo differente. E’ vero, spendeva troppi soldi per il calcio ma ne spendeva troppi anche per motivi politici. La dignità della telecronaca di Gian Luca Rossi (partigiana, ma questo è un altro discorso) dimostra che la Rai non è più sola (sia pure in sodalizio con Mediaset) ma soprattutto che, in questi anni, non ha saputo valorizzare a dovere il prodotto calcio affidandosi a commenti e a programmi di modesto valore. La copertura dell’evento (diciannove emittenti hanno garantito la copertura quasi totale) prova che una terza via esiste e può anche diventare operativa in tempi ragionevoli. Veniamo alla telecronaca: partigiana, abbiamo detto, ma inevitabile perché fa parte della filosofia delle tv locali: per dire, il commento di Evaristo Beccalossi , riferito ai giocatori, iniziava sempre con un “noi”…
DOPO INTER-SPORTING: LA SERATA MAGICA DI TELELOMBARDIA: “E’ COME SE AVESSIMO VINTO LO SCUDETTO!”
Marco Lombardo – “Il Giornale” del 29 agosto 2002 Dice Vittorio Agnoletto, il tuttologo in tuta bianca: «Inter-Sporting Lisbona è stata la rivincita delle tv no global». Dice Raffaele Besso, amministratore delegato di Telelombardia: «Inter Sporting-Lisbona è stata la rivincita della tv intelligente». E siccome Besso se ne intende di tv sicuramente più di Agnoletto c’è da credergli. Insomma: la partita di martedì sera, ripresa a San Siro da Telelombardia e irradiata in tutta Italia grazie al gemellaggio con altre venti emittenti locali ha fatto sorgere il sospetto che di mamma (Rai) non ce ne sia una sola. La tv dunque ha scoperto l’altra faccia del pallone e l’audience conferma: quasi 4 milioni di telespettatori con Telelombardia capace di conquistare uno share del 20%, come dire che un televisore su cinque ha fatto la ola senza collegarsi su Rai e Mediaset. È la prima volta.E di questi tempi fa notizia, anche perché alla fine il giudizio tecnico e giornalistico sulla serata è stato unanime: vittoria. Merito di Telelombardia dunque, nata nel 1974 e famosa per il marchio Qui studio a voi stadio, la trasmissione che come la Settimana Enigmistica vanta innumerevoli tentativi di imitazione. Merito di Besso che alcuni mesi fa ha preso in mano il timone dello sport dandogli una struttura adeguata all’obiettivo di mantenere la leadership regionale: il rientro di Fabio Ravezzani come direttore-conduttore e Federica Zanella con inviata d’assalto, il faccione di Gian Luca Rossi davanti e dietro al microfono in coppia con Evaristo Beccalossi, l’uomo che faceva delirare il popolo interista dribblando anche le borracce a bordo campo e che ora continua a lanciare assist precisi anche come commentatore. Del successo di martedì Besso dice che ha pagato la politica dei piccoli passi: «Abbiamo acquistato l’evento a 260 mila euro e i ricavi hanno coperto quasi completamente i costi. Il terzo polo? A noi non interessa: per prendere i diritti di otto società di serie A ci vuole un’organizzazione come quella di Telepiù e Stream che non a caso hanno i bilanci in rosso. Qui da noi ci sono 60 dipendenti e 80 collaboratori fissi: allo stadio avevamo circa una trentina di persone, quando la Rai ne avrebbe mandate almeno cento». Per Fabio Ravezzani invece «è stata una scommessa vinta: quando abbiamo preso i diritti non avevamo ancora alcun accordo con altre emittenti. Ci siamo affidati ad una regia esperta e a tecnici preparati, in più abbiamo messo in campo la nostra struttura giornalistica che è di primo piano: la qualità di chi lavora nell’emittenza privata non è differente da quella delle tv più grandi. Loro, magari, hanno avuto più fortuna a finire lì, ma da parte nostra non c’è alcuna invidia: torneremo alla nostra missione, quella di produrre ore di televisione senza immagini di gioco facendo i soliti miracoli. Poi, alla prossima occasione, vedremo». Intanto però è nata la nuova coppia gol. Gian Luca Rossi (nelle veci dello Spillo Altobelli della tribuna) e Evaristo Beccalossi. Rossi, 35 anni, da 14 segue l’Inter per TL («Ho cominciato vincendo lo scudetto con Trapattoni», ricorda) e siccome è anche un amico il plauso sembrerebbe combinato. In realtà la promozione unanime degli addetti ai lavori (vabbè, qualcuno dice, «un po’ di parte»), ne fa l’uomo del giorno, quello di martedì, e quindi intervistabile comunque. «Inter-Sporting è stata una tappa importante della mia carriera e sono contento di aver vissuto questo momento con Telelombardia. Qui sono nato e cresciuto professionalmente, e anche quando mi è successo di avere un momento di difficoltà, l’azienda mi ha aspettato: “Torna quando sei pronto“, mi hanno detto. Praticamente una famiglia,e questo è il risultato». Rossi tornerà a bordo campo per il campionato, quando le telecamere di TL dovranno di nuovo voltare la schiena al campo: «Nessun problema: Qui studio a voi stadio è il nostro fiore all’occhiello, siamo una squadra pronta a giocare in qualsiasi condizione. L’esperienza di martedì è stata importante, spero che si possa ripetere anche perché col Beck e con tutti in colleghi ci siamo davvero divertiti. Però sappiamo aspettare e, intanto, lavorare». L’amico direbbe: e la Rai? e Mediaset? e il grande calcio? «Certo: Rai e Mediaset vuol dire grande calcio, ma abbiamo dimostrato che il grande calcio può prendere anche strade alternative. E poi vincere il campionato con Milan e Juve è troppo facile: vincerlo con la Sampdoria, anzi di questi tempi potrei dire con l’Inter, dà più soddisfazione…».
CALCIO: INTER SU TV LOCALI; TIFOSI PROMUOVONO TELELOMBARDIA LA PRIMA VOLTA DI UN GRANDE EVENTO IN UNA TV REGIONALE
(ANSA) – MILANO, 28 AGO – Una scommessa vinta: il giorno dopo nella redazione di Telelombardia si brinda ai dati dell’Auditel e insieme si contano i messaggi di complimenti arrivati da telespettatori sconosciuti e illustri.I tifosi interisti e gli appassionati di calcio in generale promuovono Gian Luca Rossi, Evaristo Beccalossi e Massimo Franchi, il tris di telecronisti di Telelombardia che hanno commentato le immagini di Inter-Sporting Lisbona, rovente preliminare di Champions League, al popolo del pallone sparso per tutte le regioni italiane attraverso altre 16 emittenti regionali che hanno acquistato i diritti (come hanno fatto anche romeni, greci e un’emittente degli Emirati Arabi). Apprezzamenti anche per il lavoro dell’equipe tecnica della televisione regionale che, per qualità tecnica – a parere unanime – non ha fatto rimpiangere l’assenza della Rai, nè quella di Mediaset. La pensa così, per esempio, l’on. Ignazio La Russa, capogruppo di An alla Camera, ma soprattutto tifoso nerazzurro, uno di quelli che ieri sera hanno fatto l’esperienza di smanettare sul telecomando per cercarsi la partita. ”Complimenti alla professionalità di Telelombardia – dice il parlamentare – per una telecronaca e per immagini di livello eccellente, assolutamente all’altezza di quelle alle quali siamo abituati, anzi per certi aspetti migliore”. ”Ho visto la partita a Taormina, su Telecolor – racconta La Russa – trepidando per l’Inter, e l’unico elemento di sostanziale differenza rispetto a quello che siamo abituati a vedere era, tra un replay e l’altro, la pubblicità di un formaggio locale con lo slogan ‘i siciliani lo fanno meglio’. Per il resto tutto era di livello eccellente, la telecronaca di Rossi e le spiegazioni di Beccalossi, essenziali e precise, senza parlarsi addosso”. Tifoso ed esperto anche Michele Santoro. ”Non c’è trasmissione – ha scritto il giornalista televisivo ai colleghi di Telelombardia – che tenga il confronto con una televisione ‘povera ma bella’. Complimenti per il successo e la qualità della diretta”. A Telelombardia sono consapevoli di aver scritto una ”pagina storica per la televisione e per il calcio” anche se nessuno ritiene che quella di ieri sera possa essere la soluzione che il mondo del calcio si aspetta. Anche se Telelombardia e le sue partner ieri sera hanno dimostrato di essere in grado di arrivare dove non possono o non vogliono esserci i colossi Rai e Mediaset. ”Ci siamo inseriti nelle indecisioni della Rai e abbiamo comprato l’esclusiva per una cifra intorno ai 200.000 Euro, spesa coperta per l’80% con gli sponsor e il resto con la vendita dei diritti a 16 emittenti regionali e a tre tv estere”, spiega il milanesissimo Gian Luca Rossi, 35 anni, che commenta per Telelombardia le gare dell’Inter dal 1988, ”quello dello scudetto di Trapattoni”. Rossi è la voce nerazzurra di ‘Qui studio a voi stadio’, una specie di radiocronaca dai campi in diretta televisiva con un conduttore in studio, una trasmissione molto nota agli appassionati di calcio, soprattutto ai tifosi di Inter e Milan. Ieri per Gian Luca Rossi, che finora aveva commentato tutte le gare dell’Inter in campionato e coppe, è arrivato il ‘vero’ debutto di fronte a una platea nazionale, insieme a Evaristo Beccalossi, con il quale da dieci anni fa coppia fissa. ”E’ stata una grande emozione – confessa – mi sono sentito in campo anch’io, sotto esame come l’Inter, atteso ad un appuntamento di quelli che non si possono sbagliare”. E’ stato difficile? ”No. Del resto, qualunque giornalista – risponde – si augura di poter seguire l’Inter, squadra che nel bene e nel male dà spunti in continuazione”. Per l’occasione il team di Telelombardia ha proposto anche una piccola rivoluzione. ”In un settore dove non c’è più molto da inventare – dice Rossi – abbiamo pensato di invertire i ruoli tradizionali, le posizioni del commentatore tecnico, mandato a bordo campo, e della seconda voce, ieri Massimo Franchi giornalista di Tuttosport, esperto di calcio internazionale portato in cabina per descrivere meglio la squadra avversaria”. Beccalossi, da grande ex giocatore, è stato ”preziosissimo in quella posizione – continua Rossi – perché in grado di comprendere e spiegare non solo gli stati d’animo, ma di tradurre per i telespettatori i gesti di Cuper e le disposizioni tattiche”. Gian Luca Rossi e Evaristo Beccalossi si godono i complimenti, pronti però ”a tornare nei ranghi”. Con la ripresa del campionato si torna all’antico, con la radiocronaca in diretta tv dai campi sui quali giocano i nerazzurri. Dietro le quinte ma solo – promettono – fino alla prossima occasione. Da adesso in poi sul mercato televisivo del calcio ci sono anche loro. (ANSA).
CALCIO: INTER SU TV LOCALI; 4 MILIONI TELESPETTATORI SECONDO AERANTI-CORALLO 18,19% DI SHARE, MEGLIO DI RAI E MEDIASET
(ANSA) – ROMA, 28 AGO – Quasi quattro milioni di telespettatori hanno visto ieri sera la partita Inter-Sporting Lisbona trasmessa in diretta da alcune tv locali. A diffondere il dato è l’Associazione di radio e tv locali Aeranti-Corallo. ”I risultati di ascolto dell’incontro di calcio Inter-Sporting di Lisbona dimostrano – per l’Aeranti-Corallo – che se l’emittenza locale riesce ad acquisire i diritti relativi a programmi di qualità, diviene fortemente competitiva con le reti televisive nazionali. La trasmissione del 27 agosto ha avuto quasi 4 milioni di spettatori con uno share del 18,19%, battendo negli ascolti i programmi trasmessi da RAI e Mediaset”. (ANSA).
CALCIO: INTER SU TV LOCALI; 4 MILIONI TELESPETTATORI (2)
(ANSA) – MILANO, 28 AGO – Volano insieme all’Inter per una volta le emittenti minori, quelle che Auditel, la società degli ascolti televisivi, chiama semplicemente ‘Altre’ per distinguerle dalle grandi, Rai, Mediaset e La Sette. Ieri sera lo share più alto in prime time è stato toccato da queste emittenti regionali, in tutto 68, tra le quali 11 delle 16 tv regionali che hanno trasmesso l’incontro di calcio Inter-Sporting Lisbona. Nella fascia oraria più temuta e ambita, dalle 20.30 alle 22.29 ‘le ‘Altre’, hanno registrato un ascolto di 3.949.000 telespettatori per uno share del 18.19%. Nella stessa fascia Canale 5 ha raggiunto i 3.922.000 spettatori (18.07) e Raiuno i 3.553.000 (16.37). Tra le ‘Altre’ ci sono Telelombardia, che ha prodotto la ripresa e la telecronaca dell’incontro di Champions League per la Lombardia, Rete 7(Piemonte), Rtr (Veneto), E-Tv (Emilia Romagna), Tv Centro Marche (Marche), Canale 10 (Toscana), Umbria Tv (Umbria), T9 (Lazio), Telenorba (Puglia), Videocalabria (Calabria), Videolina (Sardegna). La partita è stata inoltre trasmessa da altre sette emittenti che non vengono rilevate da Auditel: Telecittà (Liguria), Canale 34 (Campania), Telearena (Veneto), Teleducato (parma), Telescirocco (Sicilia), Telecolor (Sicilia). La messa in onda del preliminare di Champions League ha fatto passare l’ascolto serale delle 11 emittenti rilevate da una media di 173.000 telespettatori dei tre martedì precedenti (un dato che può sembrare basso, ma occorre tenere presente che è riferito ad agosto), ai 1.828.000 di ieri sera. Secondo dati Auditel, Telelombardia, ad esempio, è passata da 57.000 dei martedì precedenti ai 674.000 spettatori di ieri sera, Videocalabria da 326 spettatori medi a 103.000, Telenorba da 19.000 a 285.000, E-Tv da 10.000 a 119.000. ”Per la prima volta un’emittente regionale è stata la più vista d’Italia – ha scritto in una nota il direttore della redazione sportiva di Telelombardia, Fabio Ravezzani – con uno share superiore a tutte le emittenti nazionali: 20%, 770.000 di ascolto medio. In Italia ieri sera hanno seguito la partita dell’Inter 4.000.000 di persone”. (ANSA).
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