29C: Inter-Sampdoria 1-0
10 partite e 842′ senza gol e finalmente Adriano è tornato a segnare un gol pesante e decisivo, che rilancia l’Inter all’inseguimento del Milan per il secondo posto. Nel primo tempo la squadra di Mancini è piaciuta poco anche per quel pensiero fisso e nemmeno tanto inconsapevole rivolto all’Ajax, in arrivo martedì sul binario di San Siro. Seccante dover aspettare una settimana in più rispetto agli altri, sorteggio compreso, per dedicarsi alla Champions, col rischio di tendersi come corde di violino nell’attesa. Toldo è tornato in porta e non ho mai avuto dubbi sulle sue qualità: tra i pali e sulle punizioni è più bravo di Julio Cesar che però è più sicuro nelle uscite. Prima o poi il Mancio dovrà scegliere il titolare una volta per tutte. Migliore in campo Pierre Wome, autorevole sulla fascia sinistra come i migliori interpreti del ruolo: bel mistero anche questo! Se non è un caso, val la pena di rivederlo! E val la pena di rivedere anche Recoba, che è andato male, anche perché ogni volta è schiacciato psicologicamente dalla troppa attesa nei suoi confronti. Quando gioca, e succede poco, sente di dover spaccare il mondo dal primo istante perché è convinto che se non farà la partita della vita e almeno una tripletta tornerà a marcire in panca. Invece deve sforzarsi di stare calmo, il Chino, giocando per la squadra, e rassegnarsi: non basterebbero venti grandi partite di fila per scacciare l’idea che non sia un campione ma solo una promessa mai mantenuta. Campione Recoba può diventarlo in extremis solo togliendosi dalla testa di esserlo, ma ora sotto con l’Ajax che per le seghe mentali c’è sempre tempo!
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