30C: Inter-Lazio 3-1
Dopo 13 stagioni senza successi a San Siro di cui le ultime 5 con un’alternanza di pareggi per 1-1 e 0-0, l’Inter di Mancini batte 3-1 la Lazio, grazie all’immenso Figo che ha aperto le danze con un gol da Pallone d’oro e a Recoba che, dopo l’assist per il portoghese, ha finalmente confezionato una doppietta che fa morale e classifica. La corsa al secondo posto resta più che mai aperta e l’Inter, sempre a due incollature dal Milan, dispone ancora di otto giornate, derby compreso, per scavalcare i cugini. Missione assolutamente alla portata della squadra di Mancini, dove anche Pierre Wome pare essersi finalmente integrato, a patto di poter contare su un Adriano in buone condizioni, cosa che continua a non accadere. Contro la Lazio infatti, l’Imperatore ha fatto registrare un nuovo preoccupante passo indietro rispetto alla gara di otto giorni fa con la Sampdoria. Primo tempo da attaccante smarrito e un po’ egoista e ripresa con maggior impegno ma senza gol, purtroppo. E i numeri ora sono diventati impietosi: Adriano ha realizzato la miseria di due reti nelle ultime dodici gare, un dato inquietante che priva l’Inter di un’arma fondamentale per il rush finale e che, conseguentemente, non fa che dare nuova linfa all’interminabile dibattito sulla nostalgia per Ronaldo. Mancini sta continuando a tenere Adriano in campo il più a lungo possibile, pur di rivederlo segnare con una certa continuità, ma le pause in zona gol dell’Imperatore non sono più una coincidenza. Con la Lazio Mancini ha anche pensato di scuoterlo facendo alzare dalla panchina Cruz dopo una manciata di minuti, ma Adriano ha risposto solo con l’impegno, che resta apprezzabile ma non sufficiente. E senza i gol di Adriano per l’Inter la vita potrebbe essere dura, e non solo nella corsa al secondo posto.
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