Calciopoli/Il PM fa il PM, ora tocca alle difese
Il procuratore federale Stefano Palazzi ha presentato le sue conclusioni per Calciopoli: siccome delle persone frega poco o niente, vediamo le richieste del PM per le società. Per la Juventus: esclusione dal campionato di competenza e 6 punti di penalizzazione nel campionato in cui verrà assegnata, che dovrà essere inferiore alla serie B. Inoltre revoca dello scudetto 2004-05 e non assegnazione del titolo 2005-06. Per Lazio e Fiorentina: retrocessione all’ultimo posto in A e conseguente retrocessione in B con 15 punti di penalizzazione. Per il Milan: retrocessione all’ultimo posto della A e conseguente retrocessione in B con 3 punti penalizzazione. Va ricordato che in questo processo sportivo, benché del tutto atipico rispetto ai processi ordinari, il PM, che gioca il ruolo dell’accusa, è per natura colpevolista ed è ovvio che le sue richieste siano assai punitive. Il nostro però è uno Stato di diritto, e ora tocca alle difese rintuzzare e ridurre le accuse. Poi sarà il turno dei giudici. I PM, anche nei processi ordinari, chiedono sempre il massimo per ottenere il giusto, ed è per questo che le richieste sembrano così punitive, ma si può dire che Palazzi abbia sostanzialmente accolto le conclusioni delle indagini di Borrelli e, d’altronde, non poteva essere diversamente, visto che il procuratore federale ha seguito passo per passo la fase istruttoria, presenziando direttamente o attraverso i suoi uomini a tutti gli interrogatori. Da qui alla Juve in C e alle altre in B ce ne corre! Vi sono comunque discreti margini di manovra per le difese, anche se ridotti rispetto ai processi ordinari per via dell’atipicità del processo sportivo, nato appositamente con soli due gradi di giudizio anziché tre e criteri di maggior speditezza. Resta avventuroso sbilanciarsi in proiezioni sulle sentenze definitive, che arriveranno solo al termine del secondo grado di giudizio da parte della Commissione Disciplinare. Personalmente, credo che la Juve non scenderà più in basso della B con penalizzazione, come Lazio e Fiorentina con minori penalizzazioni, ma qui non si può escludere a priori la permanenza in serie A, così come per il Milan, che ha buone possibilità di restare nella massima serie, magari penalizzato e senza Champions. Da parte mia dissento però da chi vorrebbe salvare le società, ‘sfogandosi’ solo sulle persone. Prima di tutto perché le persone hanno sempre agito più o meno direttamente per conto delle società e secondariamente perchè, così facendo, si creerebbe un precedente pericolosissimo: prossimamente infatti, una società potrebbe ingaggiare un manager ricompensandolo lautamente per corrompere arbitri e falsare partite, il tutto senza alcun rischio, perché pagherebbe eventualmente solo il la persona e mai la società! Come dire: proviamoci, finché non c’è il rischio della sanzione più temuta, quella sportiva! Senza contare che il calcio storicamente nasce come mondo regolato da un ‘contratto tra soggetti privati’ con apposite regole e sanzioni, assai diverse da quelle ordinarie. Chi ha scelto di farne parte, ha accettato contestualmente regole e sanzioni: dalla partecipazione a campionati al rispetto di verdetti sportivi, unitamente al complesso di norme che da sempre regola l’intero sistema. Minacciare di rivolgersi alla giustizia ordinaria, oggi attraverso il Tar del Lazio, non è consentito, anche se poi per la posta degli interessi in gioco lo si è fatto e, temo, lo si farà ancora. Come al solito, il mondo del calcio resta distante da quello reale finché conviene, salvo poi rientrare alla base quando rischia grosso. Ora stiamo a vedere che succede!
Caro Gian Luca, ritorno a scriverti circa due mesi dopo la mia prima mail, nella quale “ipotizzavo” delle pene severe per le squadre coinvolte in “calciopoli”, ed ero logicamente in apprensione per il “mio” Milan. Ricordo molto bene anche la Tua risposta dove, con precisione certosina, elencavi i vari casi (a seconda di responsabilità oggettiva o diretta) dove poteva essere inquadrata la “malefatta” compiuta dai dirigenti rossoneri. Proprio pochi minuti fa, ho appreso le richieste di Palazzi: Juve in C, Fiorentina, Lazio e Milan in B (con penalizzazione)! Ti confesso che non ero impreparato a richieste di condanna così “pesanti”. Il mondo del calcio è veramente scivolato in basso e più che mai in questa occasione, la gente si aspetta (giustamente) una condanna dura e senza appello: chi ha sbagliato DEVE PAGARE! Ricordo che quando espressi le mie preoccupazioni, venni indicato dai miei amici rossoneri come pessimista, jettatore, ed anche anti-milanista. Non è che, invece, sono semplicemente un “realista” e senza le bende sugli occhi? Certo, questa non è la sentenza definitiva, ma sono le richieste del Procuratore e, se tutto ha una logica, presumo che i verdetti non si discosteranno molto dalla realtà. Ribadisco come già scrissi, non mi fa paura “ancora” la serie B: è il modo che mi dà veramente fastidio e che non tollero. Come non tollero gli articoli circa la campagna abbonamenti del Milan pubblicati sul sito ufficiale rossonero, ove si enfatizzava sul costante aumento delle tessere. Si, ma le tessere della serie B! E tollero sempre di meno il nostro onnipotente Fester-Galliani, ed il suo amichetto mitomane Meani. Non sto fasciandomi la testa prima che questa sia rotta, ma sinceramente il mio pessimismo è cresciuto. E’ anche quasi “comico”, che un milanista si sfoghi sul sito di “cugino nerazzurro”! Sono proprio a terra, Cantamessa pensaci tu…
Ciao Gian Luca, alla luce degli ultimi avvenimenti riguardo Calciopoli, non pensi che tutti noi interisti dovremmo chiedere scusa al nostro Presidente? O perlomeno quegli interisti (me compreso) che trovavano in Moratti la ragione dei nostri insuccessi, a cominciare da quella specie di Curva Ultras che da 2 anni lo insulta domenicalmente? Vorrei tanto che alla prima giornata del prossimo campionato la curva se ne rimanesse fuori per penitenza. Ciao