RitFCI: Inter-Roma 3-1. All’Inter la Coppa Italia 2005-06!
La stagione si chiude esattamente come un anno fa con l’Inter di Mancini che si conferma detentrice della Coppa Italia superando a San Siro per 3-1 una Roma troppo rimaneggiata per fare paura. Peccato che la Curva Nord non abbia partecipato alla festa. D’altronde era l’ultima casalinga e non c’erano altre partite per manifestare il proprio dissenso su una stagione che avrebbe dovuto portare l’Inter a conquistare i massimi traguardi e non alla conferma di quelli precedenti. Ma in un momento in cui, inevitabilmente, si parla così poco di calcio, sarebbe stata più elegante una tregua, ma ormai sono rassegnato: mai una volta che l’Inter possa vivere una serata di sola gioia. Io penso sempre che sia meglio vincere la Coppa Italia piuttosto che niente e poi chissà cosa si sarebbe detto in caso di sconfitta ma, evidentemente, la delusione patita con il Villarreal brucia ancora troppo per sapersi accontentare. Di questa finale rimangono il gol stupendo in apertura di Cambiasso e quello di Cruz che ha portato l’attaccante argentino al 20° centro complessivo stagionale, mentre Adriano si è fermato a 19. Poi ha triplicato Martins. Mancini si è confermato specialista e recordman della Coppa Italia con dieci successi, sei da giocatore e quattro da allenatore, di cui tre di fila, una con la Lazio e due con l’Inter. Ma ora è già calcio-mercato, almeno per l’Inter, con l’ombra di Capello che si allunga sulla panchina nerazzurra e lo sconforto di Mancini in sala-stampa, spiegabile con i segnali che temevo: la sua conferma da parte di Massimo Moratti non è poi così sicura, al di là delle solite parole di circostanza. Non a caso in molti hanno notato l’espressione in tribuna d’onore di Moratti durante la festa in campo: a voler pensar male si potrebbe credere che stia riflettendo su come dare il benservito a Mancini. Si vocifera di un incontro qualche giorno fa a Lugano tra il figlio maggiore del patron, Angelo Mario, Fabio Capello, suo figlio Pierfilippo e l’avvocato Agostino Guardamagna, da sempre consulente legale del tecnico di Pieris per i suoi contratti. Mediatore del curioso meeting sarebbe stato l’ex direttore sportivo dell’Inter Giuliano Terraneo (?). Pare che Fabio Capello, preso atto delle imminenti sciagure di casa Juventus, stia esplorando altre opportunità professionali e avrebbe contattato proprio Terraneo. La presenza del figlio del patron Angelo Mario induce a intravedere una certa disponibilità dell’Inter. C’è chi va pure più in là dicendo che Capello nell’incontro si sarebbe già sbilanciato su certe valutazioni tecniche, come la permanenza di Adriano e su quella di Cristiano Zanetti, il cui passaggio alla Juventus resta congelato. Tutto come al solito insomma, fermo restando l’indiscutibile valore di Capello, palmarès alla mano, ma allora perché Moratti avrebbe trascorso due serate di fila, martedì e ieri sera, a parlare del prossimo mercato con Mancini? Tanto più che lo stesso Mancini, una quindicina di giorni fa, avrebbe detto al patron di essere pronto eventualmente a lasciare la panchina dell’Inter alla fine di questa stagione, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto, ma avrebbe ricevuto ampie rassicurazioni. Chiaro che la bufera sulla Juventus e la paura di Capello di trovarsi in mezzo al guado lo avrebbe spinto a guardarsi attorno, trovando l’Inter assai interessata alla sua candidatura. Fosse anche così, nulla da eccepire ma basterebbe dirlo chiaramente a Mancini e salutarlo. Invece ho la sensazione che si rischi di fotocopiare la vicenda di due anni fa con Zaccheroni: solo che adesso la poltrona più scomoda tocca a Mancini. Intanto, dopo la partita, il patron con dirigenti, tecnico e squadra hanno festeggiato la vittoria della Coppa Italia: tutti tranne Adriano, già in partenza per il Brasile. Mah.
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