E’ ancora mal d’Europa
E’ ancora mal d’Europa in casa Inter? Ricordando l’ultima stagione e mettendo in fila i risultati negativi raccolti dai nerazzurri nel calcio d’agosto il tema resta giornalisticamente florido perché prolunga le interminabili discussioni su una squadra storicamente capace di polverizzare ogni record in Italia ma balbettante al di là delle Alpi. In realtà, il mal d’Europa di metà estate non ha sufficienti riscontri per un’analisi seria, perché il calcio d’agosto poggia su fondamenta tecniche troppo friabili e ha ragioni che vanno al di là del campo: serve alla società per far respirare un bilancio provato dalla campagna acquisti e all’allenatore per curiosare tra i giovani più promettenti. Per il resto i titolari provano stanchi movimenti in moduli sperimentali e badano soprattutto a non farsi male. Quindi non è il caso di esaltarsi né per le vittoriose sgambate napoletane al Trofeo Moretti, né per la gagliarda prova dell’Old Trafford, dove l’Inter ha messo sotto il Manchester United incassando i sinceri complimenti di sir Alex Ferguson. E parimenti, non vale la pena di preoccuparsi più di tanto per le figure barbine con Aston Villa e AZ Alkmaar, squadre che nel campionato italiano lotterebbero per l’Uefa. Però di calcio bisogna pur parlare ogni giorno e il tema del mal d’Europa dell’Inter resta un bell’argomento da spiaggia. La verità però arriverà solo a ombrelloni chiusi.
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