21C: Inter-Empoli 1-0
A San Siro l’Inter supera di misura l’Empoli con un calcio di rigore di Ibrahimovic alla mezz’ora e non solo si riprende il vantaggio sulla Roma, ma addirittura lo aumenta, in virtù della netta sconfitta a Siena dei giallorossi. Anche la Juventus, terza inseguitrice, bloccata sul pareggio casalingo dal Cagliari ultimo in classifica, perde terreno: ora il margine sulla Roma è di 8 punti e quello sulla Juventus addirittura di 12. Un turno decisamente favorevole all’Inter di Mancini, anche se per tutta la prossima settimana, più che di calcio giocato, si discuterà dei soliti sospetti. In effetti Tagliavento ha diretto male e non è la prima volta che gli succede. Paolo Tagliavento non è un giovane arbitro, ma un internazionale che vanta decine di direzioni con errori frequenti che hanno penalizzato un po’ tutte le squadre, segno che evidentemente non è all’altezza del compito. In Inter-Empoli il fischietto di Terni non ha sbagliato solo nell’occasione del rigore accordato all’Inter, dove il pallone ravvicinato calciato da Stankovic ha colpito Vannucchi prima sul volto. Collina era stato molto chiaro in settimana, spiegando, a proposito del caso Couto in Inter-Parma, che se il gesto preminente riguarda altra parte del corpo rispetto al braccio non va decretata la massima punizione. Tagliavento ha visto male e ha sbagliato. Se n’è reso conto dopo l’intervallo e ha perso serenità: da lì non ha più ‘tenuto’ la partita e ha scontentato tutti. A mio giudizio, il rigore concesso all’Empoli nel finale di partita, resta compensativo, ma Julio Cesar è stato bravissimo a ipnotizzare Saudati. Inoltre, per la terza volta nelle ultime quattro gare, circostanza mai accaduta ad alcuna capolista del passato e che ancora una volta indebolisce la tesi di arbitri psicologicamente sudditi, l’Inter si è trovata a giocare in inferiorità numerica per oltre un tempo a causa dell’espulsione di Vieira poco prima dell’intervallo. Chiarisco subito che il secondo cartellino giallo che ha chiuso anzitempo la partita di Vieira è sacrosanto, perché i ripetuti insulti del francese all’arbitro, chiarissimi pure dal labiale, sono da sanzione massima. E’ il primo cartellino che non esiste, perché il contatto spalla contro spalla con Marianini non è assolutamente grave. Ribadisco quel che scrivevo l’anno scorso: Vieira deve darsi una regolata, perché non è la prima volta che il francese rientra dopo lunghe assenze e finisce negli spogliatoi prima degli altri con un cartellino rosso, cosa inaccettabile da un calciatore della sua esperienza. Ammetto senza remore che questa volta l’Inter ha vinto per un errore arbitrale e mi spiace per l’Empoli, che non lo meritava, ma non certo per coloro che in annate passate si sono vantati per vittorie più o meno analoghe, poi cancellate da sentenze di tribunale e non certo solo dal chiacchiericcio da bar-sport. Certo colpa dell’Inter se questa volta ha vinto per un rigore inesistente, e non mi frega nulla se questo mio assunto non piacerà per niente ai beceri interisti, perché i beceri non hanno colore e si annidano in ogni tifoseria. Non avrei voluto approfittare di un errore di Tagliavento, ma non per questo penso che l’Inter non avrebbe comunque vinto questa partita in altro modo.
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