La Roma? Io penso a Manchester
Pubblicato su Il Giornale, Curva e Controcurva di lunedì 2 marzo 2009
Sarò sincero. So bene che in questo spazio dovrei scrivere qualcosa su Inter-Roma, posticipo della 26.a giornata del campionato di serie A, ma mi frulla continuamente in testa Manchester United-Inter, ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Buon segno a guardar bene, perché la Roma un anno fa mi preoccupava decisamente più di oggi. Stavolta è l’ultima settimana europea ad agitare i miei pensieri. Spiego. Martedì ero decisamente convinto che l’Inter fosse ricaduta per l’ennesima volta nella sua patologia cronica: la sindrome d’Europa. Il secondo tempo col Manchester non mi aveva tranquillizzato rispetto al primo in cui i Campioni d’Europa e del mondo ci avevano preso a schiaffi. Per me, il giudizio complessivo Inter-Manchester è bugiardo: al di al di là del risultato, teoricamente favorevole, ci hanno fatto un mazzo così e, per non lasciarci le penne, all’Old Trafford serve un’impresa. Poi però ho guardato i nostri compagni di viaggio in Europa, scoprendo che, Udinese a parte, l’Inter è stata l’unica a non perdere. E nessuna italiana, proprio nessuna, ha dimostrato in questo turno la sua statura europea. Allora mi sono ricordato di quel vecchio adagio per cui se ti giudichi spesso ti senti un fesso, ma se poi ti confronti ti senti un genio. Lo so, dovevo scrivere della Roma: beh, abbiamo pareggiato. Ma il campionato per ora non mi preoccupa.
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