Bar Sport Libero: 9a giornata
Pubblicato su Libero, martedì 2 novembre 2010
La zazzera di Allegri? Ci pensa la Signora a dargli una pettinata
FESTA JUVE – A due giorni dalla vittoria della Juventus a San Siro, la festa bianconera prosegue. Lo studente Ivan, che sta ripetendo per la terza volta l’ultimo anno di ITIS, urla come un ebete mentre corre attorno al bancone sventolando una bandiera bianconera pre-calciopoli con lo scudetto sormontato dal numero 29!
Lo insegue per strappargliela di mano il claudicante tapparellista milanista Domenico, vomitandogli addosso insulti irriferibili. Se la ridono gli interisti, col borioso rappresentante Giordano, in arte Jordy, che urla “Bunga Bunga Juve”, mentre il portinaio Vittorio introduce la serata dell’Inter a Londra col Tottenham: “Incoeu l’è il dì dei mort (oggi è il giorno dei morti, ndr) – ironizza – e dovrebbe giocare il Milan, mica la grande Inter!”
Nel frattempo il carrozziere juventino Salvatore si coccola un santino di Del Piero e per celebrare il 179° gol del suo idolo, record assoluto in bianconero, si scola tutto d’un fiato un doppio Cynar. E l’impiegato del catasto interista Beppe va giù pesante: “Domani al Milan un’altra bella ripassata ce la dà il Mourinho” – preannuncia, ingozzandosi di olive che, per mandarle giù, ci vorrebbe il Niagara, altro che Campari!
MILANISTI CONTRO MAX – La pattuglia milanista è ancora furiosa con Allegri. Il calzolaio Oreste lo prenderebbe a calci con un paio dei suoi camperos, mentre il tassista milanista Gigi chiama in causa anche Berlusconi, che dovrebbe mandarlo via subito, invece di consigliarlo su come pettinarsi per le interviste. Un’uscita quella del Premier che ha indotto il sarcastico parrucchiere juventino Rosario, uno del mestiere, a ricordare lo shampoo bianconero a San Siro, con la prima passata di Quagliarella e la seconda di Del Piero. L’assicuratore milanista Vito poi ce l’ha col mondo: con Pato, che pensa sempre più al Barcellona, con Robinho e Ronaldhino, che in due non ne fanno uno, e pure con Seedorf, colpevole di essere subentrato con una supponenza da mandarlo in bestia: “Se ne stia in panchina coi suoi ciabattoni – polemizza – ché lui è il più lavativo di tutti!”
CASSANO DIVIDE – Il pensionato interista Armando continua a pensare a Cassano e la butta sul sociale: “Ai giovani d’oggi ci vorrebbe un’altra guerra per insegnarci l’educazione – borbotta – pieni di orecchini, tatuaggi e con tutti i capelli in piedi! E se Moratti prende Cassano, cambio squadra”, mentre il barman Franco filosofeggia: “Chi da giovane – domanda – non ha combinato guai?” Ma l’anzianissimo e rugoso pensionato Carletto rimpiange quando i giovani ai suoi tempi venivano cresciuti a cinghiate e olio di ricino e, alzando fieramente il braccio destro, si lascia andare ad un nostalgico “Eia, Eia, Alalà!”
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