Il derby delle ciance-106

Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – venerdì 1 aprile 2011

Vigilia di un derby comunque storico anche al Bar Sport, dove per quasi due settimane si è cianciato a vuoto, in attesa della stracittadina. “Finalmente si gioca” – annuncia il barman Pinuccio, stufo delle panzane di mercato ascoltate con fastidio per quasi due settimane.
“Si sa che quando non si gioca si inventano notizie di mercato assurde” – osserva lo studente fuori-corso juventino Boris, più che mai neutrale – “Sono quindici giorni che parlano di derby per il Ganso, Kakà, Robben, Sanchez, Montolivo, addirittura Balotelli. Il derby vero si gioca in campo!”
Il postino Donato, rientrato al bar proprio alla vigilia del derby, chiude una volta per tutte i discorsi di mercato: “Balotelli all’Inter non lo vogliono più manco in fotografia – spiega – e spero che non venga più da noi! Per lui il cervello è un optional e so io dove dovrebbero mettergli le freccette che ha tirato ai ragazzini del Manchester!”
Il concessionario interista Walter riporta finalmente la contesa sul campo: “Cari cugini di campagna, le sentite le campane che suonano a morto? – domanda – Sono per il vostro funerale! Se c’avete qualche ultimo desiderio prima del massacro, ditelo adesso!”
Anche il tassista milanista Gianni ha sorprendentemente ritrovato l’antica baldanza: “Domani sera saremo noi a spazzarvi via come rifiuti – replica – e vi dico già che dopo il secondo gol non ci fermiamo! Lunedì vediamo chi avrà avuto ragione!”

Sghignazza sguaiatamente l’elettricista interista Kevin, tecnico manutentore del videopoker: “Senza quello zingaro dell’Ibra e con quel fifone del Pato, voglio proprio vedere chi ci fa gol – provoca –scommetto un bicchiere di quello buono per ogni gol che ci fate, ma vedrai che toccherà a voi milanisti pagarmi una bottiglia intera!”
L’ortolano Gaetano preferisce rimanere allineato e coperto: “A noi ci va bene anche il pareggio – propone – l’importante è che l’Inter ci resti dietro” subito contestato dal pensionato interista Artemio: “Io per il pareggio non firmo – proclama – io voglio sorpasso e scudetto! E’ finita la pacchia, come quando c’era quel ciccione del Benitez!”­­­­

Intanto gli juventini, in attesa della sfida con la Roma, si fanno prendere dalla nostalgia: “Io mi ricordo quando Juve-Roma valeva lo scudetto – si lamenta il carrozziere Ignazio – ma ormai il calcio è diventato un affare tra milanesi e io sul vostro derby ci sputo!” Nel parrucchiere Tonino traspare invece una leggera invidia: “Tanto il derby sarà una partita inguardabile – preannuncia – è sempre così quando ci si aspetta chissà cosa! Vedrete quanta gente s’addormenta a San Siro!”
E’ stranamente d’accordo l’anzianissimo pensionato Ambrogio, memoria storica del Bar Sport,e non è un Pesce d’Aprile: “Anche nella vita quando sei convinto che ti sta per arrivare il massimo alla fine ti arriva il minimo – sentenzia – anche io ogni tanto mi aspetto qualche cosa intelligente da voi, ma poi sento sempre scemenze! 0-0 e tutti a casa!” (106-continua, purtroppo…)

 

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