Inter Nos 12
Pubblicato su San Siro Calcio, sabato 2 aprile 2011
DERBY DECISIVO, MA…
Comunque vada, questo derby sarà ricordato per essere stato il più ‘chiacchierato’ degli ultimi anni.
Complice la sosta della Nazionale, per quasi due settimane non si è parlato d’altro. Completamente diversi gli stati d’animo delle due tifoserie, dopo che col successo interista sul Lecce e la contemporanea sconfitta milanista a Palermo il distacco in classifica si è assottigliato a soli due punti.
Resta da capire come abbiano reagito le squadre durante la pausa: quanto ha rimuginato il Milan sulla delusione di Palermo? E la carica psicologica dell’Inter dopo i successi in Champions League sul Bayern e in campionato sul Lecce è rimasta intatta?
I protagonisti da una parte e dall’altra si sono affrettati a precisare che il derby è “importante ma non decisivo”, parole e musica dell’’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani, mentre il grande assente Zlatan Ibrahimovic ha spiegato che “se il Milan dovesse perdere lo scudetto, sarebbe solo per colpa sua!”
Da parte nerazzurra ha tenuto banco il consueto disincanto di Leonardo, il grande ex, che non ha mancato di ricordare che “dopo il derby ci saranno ancora sette partite con 21 punti in palio” ma che nel frattempo l’Inter “è tornata padrona del proprio destino”, nel senso che se dovesse vincere tutte le partite di qui alla fine sarebbe comunque Campione d’Italia per la sesta volta consecutiva.
Molti addetti ai lavori continuano a considerare in corsa per lo scudetto anche Napoli e Udinese, almeno a parole, anche perché le due outsiders incroceranno ancora le milanesi: l’Inter infatti giocherà a Napoli nella penultima giornata e il Milan a Udine nell’ultima. Insomma, i crismi per una soluzione del campionato sul filo di lana ci sono tutti, ma è certo che se il Milan vincendo rimetterebbe 5 punti tra sé e l’Inter, che poi sono 6 in virtù degli scontri diretti, mentre l’Inter se vince fa il sorpasso.
LEO, IL GRANDE EX
Per Leo è comunque una serata speciale. Tredici anni al Milan da giocatore, dirigente e allenatore prima di andarsene sbattendo la porta per divergenze con Silvio Berlusconi, al quale non le ha certo mandate a dire. Poi il contestato passaggio all’Inter a dirigere una rimonta che sembrava impossibile.
Dai 13 punti di distacco del 29 dicembre scorso, giorno della sua presentazione ad Appiano Gentile, ai 2 di oggi, vincendo i recuperi con Cesena e Fiorentina che solo Galliani dava per scontati.
Difficile che Leonardo si emozioni, difficile che smarrisca il suo aplomp, anche se l’accoglienza che riceverà dai suoi ex-tifosi, giocando in casa il Milan, non sarà per nulla amichevole. Certamente che Leo ha una gran voglia di rivalsa e vuole fortemente togliere al Milan uno scudetto che qualcuno al considerava già vinto a Natale.
Dovesse riuscire nell’impresa, non aspettatevi da Leonardo chissà quali rivincite nei confronti di Berlusconi: non gli tirereste fuori una dichiarazione polemica nemmeno sotto tortura, perché Leo è così. La sua battaglia personale con chi lo definiva un indossatore prestato alla panchina in ogni caso l’ha già vinta avendo portato l’Inter a giocarsi il derby da protagonista.
GLI UOMINI DERBY DELL’INTER
Scontato individuare nell’Inter che con 56 gol realizzati ha il miglior attacco del campionato l’uomo decisivo in Samuel Eto’o, che quest’anno ha già segnato 32 gol ed è vicinissimo a battere il suo record personale di 36 centri con il Barcellona nella stagione 2008-09. Occhio all’esordiente Pazzini, sei reti con l’Inter una più pesante dell’altra. Anche Wesley Sneijder ha già dimostrato di avere un ottimo feeling col derby, visto il suo esordio nell’andata della scorsa stagione nel 4-che ha fatto storia. In panchina scalpita Diego Milito, al rientro dal quinto infortunio muscolare della stagione. Nel Milan non c’è Ibrahmovic, ma nella difesa interista, che oltre a Samuel per infortunio, ha perso anche Lucio per squalifica, Ranocchia e a Chivu non stanno benissimo. I centrocampisti hanno contribuito con 19 reti e sono in gran forma Esteban Cambiasso e Thiago Motta, reduci da ottime prove con gol nelle rispettive nazionali. Stankovic con i suoi inserimenti può invece essere la mossa a sorpresa.
I DERBY DI MERCATO
Oltre a quello sul campo, Inter e Milan stanno giocando anche un derby di mercato per assicurarsi per la prossima stagione le prestazioni di Paulo Henrique Chagas de Lima, meglio noto come Ganso, classe 1989, centrocampista offensivo del Santos e della Nazionale brasiliana.
Il Ganso ha una clausola rescissoria di oltre 50 milioni di euro, ma si sta lavorando per abbassarla a meno di 30. L’Inter, proprio grazie a Leonardo, può disporre di una via preferenziale ed è pronta a formalizzare un’offerta al Santos tramite la Dis, l’agenzia che detiene il 48% del cartellino del talento brasiliano, mentre il Milan gli ha già messo alle calcagna il procuratore Raiola e gli ex Cafu e Serginho. I nerazzurri però seguono da tempo anche il cileno dell’Udinese Alexis Sanchez e hanno fatto un sondaggio per l’olandese del Bayern Arjen Robben. A Moratti non interessa invece Kakà che, al contrario di quel che si dice, è solo in orbita Milan così come l’ex nerazzurro Balotelli. Al limite, le due milanesi potrebbero incrociarsi sul mercato anche nella corsa al centrocampista della Fiorentina Riccardo Montolivo.
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