Euro 2012: Spagna ancora campione
Anche dopo la sconfitta più pesante in una finale Europea, ben diretta dal portoghese Pedro Proença, credo sia giusto rendere l’onore delle armi all’Italia di Prandelli. Dopo lo 0-4 firmato da Silva, Jordi Alba, Torres e Mata, ci sarà sicuramente chi rimproverà al tecnico, osannato fino a tre giorni fa, alcune scelte, come quelle di insistere su Chiellini anzichésu Balzaretti da subito o sull’uso di Thiago Motta, in campo solo cinque minuti nella ripresa e costretto a dare forfait per infortunio a cambi esauriti, con i nostri in inferiorità numerica nell’ultima mezz’ora. Ma in realtà, contro ogni cabala, la Spagna ha messo in fila Europeo 2008, Mondiale 2010 ed Europeo 2012 e questo la dice lunga sulla forza di una squadra che nei prossimi decenni sarà ricordata, esattamente come l’attuale Barcellona, come una delle più forti di ogni tempo. Mettere in fila due Europei e un Mondiale non era riuscito nemmeno alla Germania di Beckenbauer e Gerd Müller che dopo aver vinto l’Euro 1972 e il Mondiale 1974, nel 1976 si arrese in finale alla Cecoslovacchia ai rigori. I più anziani ricorderanno il penalty decisivo, calciato ‘a cucchiaio’ da Panenka, più di trent’anni prima di Totti e di Pirlo. Al di là delle proporzioni storiche della sconfitta, l’Italia esce comunque dall’Euro 2012 a testa alta, se non altro per il gioco espresso. E con lei Prandelli per l’idea, per noi italiani abbastanza nuova, di badare più a creare gioco piuttosto che a distruggere quello degli avversari, con la volontà di imporci più che di sfruttare i punti deboli altrui. Mai prima di questo Europeo la nostra Nazionale aveva affrontato avversarie del calibro di Inghilterra e Germania rinunciando del tutto a catenaccio e contropiede. Questa Nazionale invece lo ha fatto, ma questa Spagna, quando Xavi, Iniesta e Fabregas giocano a questi livelli tutti insieme, è imbattibile. Non a caso La Roja ha stabilito anche un altro record storico: nessuno aveva mai chiuso un Europeo subendo la miseria di un gol, quello del nostro Di Natale nella sfida d’esordio. L’Italia ora deve solo continuare sulla strada intrapresa, sperando di poter contare già tra due anni ai Mondiali in Brasile anche su una nuova generazione di calciatori.
Ora il dubbio è: Pirlo come lo si sostituisce? Da solo fa il 30% della squadra, con tutto il rispetto per gli altri.
E’ stato un ottimo europeo quello dell’Italia, che ha giocato un calcio spumeggiante, la base è buona occorre proseguire su questa strada, Prandelli merita totale e incondizionata fiducia, è un grande allenatore .
In finale il divario con la Spagna si è visto, le furie rosse sono extraterresri, complimenti a loro, ma anche agli azzurri che escono a testa altissima.
Ecco, Monti è andato a vedere la finale e ne abbiamo beccate addirittura 4… poteva starsene a casa! Ridateci Pertiniii!!!!
Sto scherzando…
La banda Prandelli è stata quella che, fino a prima di ieri sera, aveva fatto vedere le cose migliori in questi europei. Nessuno se l’aspettava, quindi un plauso al c.t. e concediamo l’onore delle armi ai nostri. D’altronde, contro una nazionale di fenomeni come lo è la “Roja” non sarebbe stata in ogni caso una passeggiata. Figuriamoci, poi, dopo che ci si trova sotto già poco dopo il quarto d’ora di gioco; aggiugiamoci l’infortunio immediato, tanto per cambiare, di T. Motta, che ci ha lasciato in dieci sotto di 2 gol (e qui l’unico piccolo rimprovero a Prandelli l’avrei fatto: che importa mantenere equilibrata la squadra se devi recuperare un doppio svantaggio? A quel punto metti Giovinco, che, grazie alla sua velocità, se non altro qualche grattacapo là davanti agli spagnoli probabilmente l’avrebbe dato…), quello precedente di Chiellini e i successivi problemi che hanno avuto Balzaretti, Abate e Bonucci, recuperare o solo resistere è diventata un’utopia.
C’è solo da sperare che la Spagna nei prossimi anni rallenti la “produzione in serie” di campioni, e che da noi prima o poi riaffiori qualche nuovo Baggio, Vialli, Maldini, Baresi, Scirea, Conti, Vieri, etc. (gente che ha fatto la storia della Nazionale), altrimenti saranno ancora dolori…
Un’ultima stuppidaggine consentimela: è lapalissiano che l’Italia senza interisti nella rosa non vince… almeno noi interisti consoliamoci così, no?
Saluti!
Paolo – NO
L’Italia ha disputato un ottimo europeo, e questo nessuno lo mette in dubbio. E condivido anche i complimenti espressi al gioco degli azzurri. Una domanda dobbiamo peró porcela: una volta arrivati in finale, si poteva fare meglio di quanto si è fatto? Scrivere pagine indimenticabili in un romanzo non esonera ‘autore da critiche se poi si “stecca” l’ultimo capitolo. Non voglio parlare di singoli, ma continuare a dire che siamo arrivati fisicamente a pezzi alla finale non stride col fatto che il Ct può contare su una rosa di 23 giocatori? Tanto vale portarne 15/16 allora. A parte Pirlo non vedo giocatori insostituibili in questa rosa. Iniziare una finale con difensore menomato e con qualche centrocampista con poco ossigeno non sono errori di poco conto. Inserire un paracarro anziché il centrocampista che quest’anno ha segnato di più, dovendo recuperare 2 goals tra l’altro, mi pare identificabile come una “cappella” universalmente percepita da tutti i milioni di telespettatori, italiani e non.
Il tuo editoriale non fa una piega, hai saputo trovare il giusto equilibrio tra i meriti ed i limiti della nostra nazionale e di Prandelli posti di fronte alla Spagna campione di tutto.
Solitamente non mi attacco a queste cose ma penso che con un minimo di condizione atletica in più il primo gol non lo avremmo preso in quel modo, e ci sarebbe stata più partita, anche se alla fine ha vinto il più forte per cui complimenti a loro e bravi a noi ugualmente.
Guardando al futuro, spero che Prandelli sappia far crescere bene gli elementi più giovani che si è portato all’Europeo, perché non saprei cosa, con due anni di più i bravissimi Pirlo, de Rossi e Cassano, possanno ancora dare in Brasile.
Secondo me De Rossi ha fatto un Europeo incredibile (lo avrei voluto da qualche anno all’Inter è un peccatao non esserci mai riusciti…)
Per me il passaggio ulteriore per non avere rimpianti è: contro le squadre che ti permettono di giocare (inglesi tedeschi, forse olandesi e portoghesi) cerca di importi, contro quelle troppo superiori nel palleggio chiuditi e riparti. Ieri un centrocampo più folto e arretrato a protezione della difesa e una sola punta (Balo) ci avrebbero evitato una sconfitta di tali proporzioni. Inter Barcellona 3-1 va studiata a memoria. Non è entrata come meriterebbe nella cultura collettiva.
Caro GLR, apprezzo il risultato finale, ovvero un ottimo secondo posto dietro alla grande Spagna di questo periodo. Però analizzando il cammino della nostra nazionale, non vedo per ora una grande squadra, infatti abbiamo tremato per passare in un girone doev esclusa la solita Spagna, le altre non avevano neppure le sembianze di una squadra. Poi l’Inghilterra nei quarti ed in semifinale, credo che abbiamo sfruttato al meglio il fattore psicologico. Mi spiego meglio, prima l’Inghilterra timorosa, troppo timorosa di prendere gol e dopo la Germania, che dopo 15 minuti di buon calcio ed appena subito la rete di Balotelli si è vista trasportata nel solito “incubo azzurro”, vedendo scorrere tutte le partite precedenti… Poi la finale, dove sono emerse tutte le lacune difensive, con i centrali sempre a rincorrere e mai ad anticipare il gioco degli avversari! Certo avevamo di fronte un centrocampo ed una squadra molto tecnica e veloce, però alcune situazioni andavano evitate.
Comunque GRAZIE AZZURRI
Presumo che la sindrome dell’interista medio — sindrome che ti fa cambiare idea sulla tua squadra ogni 45 min (quando va bene) — abbia contagiato il resto d’Italia. Non si sono spenti gli echi degli improvvisati e maldestri peana per gli azzurri che già cominciano le filippiche col senno di poi.
La verità è che bisogna tributare un plauso per gli azzurri, tutto sommato squadra decente (tra infortuni, stanchezza e pochezza tecnica in alcuni reparti): essere seconda dopo la Spagna equivale ad avere ad oggi poche rivali al mondo. E non è poco.
E’ stato come aver giocato contro un mix tra barcellona e real ovvero una squadra dal gioco inpeccabile. Bravi anche ai nostri azzurri per aver dato tutto fino alla fine. Mi sento un pò come quando l’inter non ha vinto il campionato ma ha battuto il milan 4-2: sempre una bella soddisfazione. ciao.
Brava Italia. Non credevo arrivasse in finale e invece ci è riuscita regalandoci partite da incorniciare sopratutto con Inghilterra e Germania. I criticoni forse preferivano uscire al girone umiliati come in Sud Africa o con il biscotto tipo il 2004? Prandelli comunque ha lavorato con materiale umano inferiore rispetto al Mondiale 2006. Direi che è riuscito a tirare fuori il meglio da ciò che aveva a disposizone. La batosta di ieri, ahimè, è maturata contro una delle squadre più forti in assoluto a livello planetario che se trova in serata i soli Xavi, Iniesta e Xabi Alonso, ti fa a pezzi per 90 minuti. Quindi niente rimpianti ma solo un caloroso applauso per questi ragazzi che ci hanno dato l’anima. E speriamo che in questi due anni non emergano (o si affermino) talenti Italiani su cui investire come ad esempio Ranocchia, Poli, Samuele Longo, Destro e via dicendo.
E’ stato un grandissimo europeo per la nostra squadra e sinceramente sono orgoglioso. Spero ritorni l’amore per la nostra nazione e nazionale! Eppure solo 6 anni fa eravamo campioni del mondo…ma tutti si sono già scordati…
Onore e un grazie all’Italia per essere arrivata in finale.
Arrivata, appunto, perché non l’ha proprio giocata ed è un peccato: resto dell’idea che con una formazione più avveduta ce la saremmo potuta giocare…A Cesare (Prandelli) quel che è di Cesare, nel bene di averci portato ben oltre le previsioni come nel “male” (parliamo sempre di un gioco) di ieri sera.
Non lo dico io, lo pensiamo in migliaia e lo scrivono pure i giornali: la stanchezza era palese anche prima della partita, e forse proprio per questo occorreva partire con Diamanti, Nocerino e Balzaretti che già avevano offerto in questo Europeo ottime prestazioni, anche superiori rispetto a chi ieri era in campo dall’inizio, già spompato o “rattoppato”. Del Bosque è partito con Fabregas, NON titolare col Portogallo: è stato uno degli artefici del successo. Vabbè… Amen.
Perdere con la Spagna ci sta, anche se non così male.
La differenza tra Spagna e Italia è stata imbarazzante.
La nostra è una squadra mediocre, con al massimo tre campioni e poi solo onesti pedalatori.
Cassano doveva essere il nostro genio, uno che a 30 anni non ha mai vinto nulla e gioca alla grande 10 mezze partite in una stagione. questo la dice lunga sul livello del nostro calcio.
vogliamo parlare della difesa? Benissimo provare a giocarla invece di difendere ma per giocare la partita ci vogliono gli uomini e noi non li abbiamo. Siamo arrivati in finale in maniera imprevedibile, ma proprio in finale si è rivelato il valore di questa squadra.
Grazie azzurri. La sfida sara’ proprio quella di trovare i sostituti ed ampliare la rosa.
Purtroppo noi italiani abbiamo spesso il vizio di innamorarci di un’ idea (o di un’ideologia…) perdendo di vista la realtà. Abbiamo giustamente osannato la novità di un’Italia non più catenacciara e l’abbiamo sposata in pieno. Ieri sera probabilmente (ma del senno di poi….) valeva la pena di fare un’eccezione e tornare all’antico…. guardando la partita ho cercato invano tra le maglie azzurre un Gattuso con il sangue agli occhi, a caccia di caviglie iberiche! Due anni fa l’Olanda costrinse la Spagna a una delle più brutte partite della storia, ma tenne botta fino al 115°: oggi la ricordiamo con orrore ma, se avesse vinto ai rigori, parleremmo di un capolavoro tattico!
Da parte mia ammetto di aver toppato completamente il pronostico. Come diceva Brera i pronostici li sbaglia chi li fa.
Onore alla Roja che in finale ci è stata decisamente superiore in tutto: tecnica, corsa, condizione atletica e forse anche voglia con gli azzurri un pò scarichi dopo l’indigestione di complimenti per la magnifica prestazione contro i tedeschi.
Giusto ripartire da Prandelli che è riuscito a farci dinuovo innamorare della nazionale dopo i minimi storici di quella drammatica di Lippi del 2010.
Adesso bisognerà pensionare qualcuno e promuovere qualche giovane di prospettiva.
L’importante è che le società aiutino il CT in questo suo lavoro.
A presto a tutti e sempre Forza Inter.
Io penserei anche a chi potrebbe sostituire Balotelli: troppo osannato dopo i 2 gol alla germania, troppo “pompato”. Mancini ha pure detto che “è cambiato”, “non è più un bambino”: io in questo europeo mi ricordo dei soliti atteggiamenti da bambino con imprecazioni a non so chi, cercando di istigare avversari.
Pochi i momenti in cui Balotelli, ultimo vero affarone di mercato nerazzurro (vendendolo), si è fatto valere per il fisico, la cifra tecnica e per il valore che gli attribuiscono.
Il tempo partorirà altri giocatori buoni, non disperate.
Premesso che la Nazionale è arrivata spompa alla finale, che si è meritata a prezzo di notevole dispendio di energie psicofisiche e avrebbe perso con qualunque modulo, mi pare che il Chelsea abbia eliminato il Barcellona con la tattica del catenaccio e tanta fortuna. E Non mancano precedenti illustri. Sei più debole, più stanco, e te la vuoi giocare alla pari? Pura presunzione.
Se uno continua vedere questa Nazionale con gli occhi del tifoso di club inutile discutere. Per una volta ci si dovrebbe sforzare di non piombare nella solita Italia medievale dei Comuni.
GLR
Solita mail da poltrona che non tiene mai conto del valore eccelso degli avversari. Quando non ce n’è, chi non fa sport pensa sempre che gli scarsi siamo noi. No, solo loro che sono fortissimi e diventano praticamente imbattibili quando Iniesta, Xavi e Fabregas girano così.
GLR
I tifosi dell’Inter a gennaio 2011 si era già scordati di essere Campioni del Mondo da nemmeno un mese…l’Inter solo due anni fa vinceva la Champions League ma due anni nel calcio vengono visti come un’eternità. Figurati sei.
GLR
In quell’Inter c’erano ben altri giocatori, però
GLR
Sono sempre daccordo con quello che dici e scrivi Gianluca, ma vorrei precisare una cosa visto che in tutte le varie trasmissioni sportive sento “…La Spagna, prima squadra a fare il triplete…”. Nessuno ha mai detto invece che la nostra nazionale ha vinto mondiale (’34), olimpiadi (’36) e mondiale (’38)…2 mondiali e un’Olimpiade valgono di più di 1 mondiale e due europei!
Trovo a dir poco assurde, ma non e’ certo la prima volta che accade, le critiche mosse da alcuni giornalisti italici all’Inter senza italiani: pur non considerando il fatto che Moratti e’ un’investitore privato e che punta a guadagnare, non tanto a livello economico quanto, volendo, d’immagine e percio’ ha pieno diritto a comprare chi vuole, l’Inter quest’ anno aveva in rosa ragazzi come Pazzini, Poli e Ranocchia che potevano a pieno diritto far parte della spedizione azzurra
Un “bravi” agli azzurri per l’umiltà e la voglia di fare. Un bravo a Prandelli, che in una squadra di medio-basso livello riesce da sempre a spremere il meglio.
Però, GLR, consentimi una riflessione. Se guardi la rosa dei convocati, trovi che, dopo Milan e Juve, abbiamo una rappresentanza risibile delle squadre dal terzo al settimo posto (credo 5 in tutto, tanti quanti quelli provenienti da squadre di bassa classifica e dalla serie B). La Juve, oggi come oggi, non è tra le prime 10 squadre europee per club (mio modestissimo avviso, ma tolti i vecchi Buffon e Pirlo, non ci vedo neppure un mezzo fuoriclasse), i tre convocati del Milan sono dei comprimari nella propria squadra. In altri termini, con i giocatori italiani, al netto di una stagione propizia (la stessa squadra senza Pirlo era arrivata settima l’anno prima), non arrivi nei primi 5 nella peggiore serie A degli ultimi 30 anni. E non si vede all’orizzonte una generazione di fenomeni.
Ciao, si è parlato molto di programmazione e settore giovanile, più italiani nel campionato ect. … e poi, nella finale, quando ci voleva il coraggio di fare 4/5 cambi (utilizzando giovani di talento, seppure dubbio, ma almeno non anchilosati) per cercare di dare almeno un po’ di noia agli spagnoli… no, si è preferito schierare titolari bolliti e mezzi rotti.
Nonostante i proclami pure Prandelli è caduto vittima della “riconoscenza” per i senatori, cosa che già ci costò figure non belle nei mondiali del Messico e del Sud Africa.
Nelle competizioni internazionali bisogna far giocare chi è più in forma, cioè chi se lo merita, non si vince con il fantacalcio. Mah… che paese… .
Di tutto questo europeo tengo gli applausi per un secondo posto. Finalmente si apprezza non solo il risultato, ma anche come si gioca. L’avevo solo visto fare a pochi tifosi italiani (tifosi del Genoa qui a Milano sconfitti pesantemente in coppa Italia) e qualche tifoseria inglese.
E’ quello che vorrei sempre vedere della mia Inter, giocarsela con onore. Nessuno mi togliera’ dalla testa le sconfitte con Roma e Novara, dove in campo non si e’ lasciato tutto…
Io imparerei a memoria le due Inter Barcellona del 2010, le due Barcellona Chelsea di quest’anno e…Getafe Barcellona 2011.
Probabilmente avremmo perso lo stesso, ma non 4-0 e con piu’ occasioni in contropiede.
Ma come mai la spagna spadroneggia da anni nel calcio, nel ciclismo, nel tennis….’? Tutti sport di fatica..anche la errani si e’ dovuta trasferire la per diventare quello che e’. Solo questione di preparazione o altro? Complimenti all’Italia per quello che ha fatto! Ciao sei il migliore
Tutte queste polemiche tra juventini, milanisti o bolognesi mi danno fastidio. L’Italia è la nostra Nazionale e basta.A proposito nella Spagna convivono madridisti e giocatori del Valencia e del Barça e soprattutto convivono spagnoli baschi e catalani e anche se qualcuno ha accampato presagi di disgrazia per questo, sono stati smentiti autorevolmente dal sonoro 4 a o che ci hanno rifilato.Quanto gioca la Nazionale da Balotelli a Buffon una volta Materazzi e Totti e così via sono” i Nostri” giocatori e basta. Se non diventiamo grandi tutti noi, giornalisti compresi, non aiuteremo mai nessuno a diventare “grande”.
bacioni bacioni mamma Viviana
Quando uno è troppo forte si dice che si dopa. Occorrerebbe dimostrarlo però, altrimenti è il solito complesso di inferiorità. E non tiratemi in ballo la storia del ciclismo: là è stato tutto dimostrato e il doping ha peraltro coinvolto mezzo mondo. Il calcio non è il ciclismo: qui se uno ha le prove denuncia, altrimenti se solo avanza un sospetto tanto infame sarebbe anche giusto che venisse querelato all’istante e gli portassero via la casa
GLR
Gli stessi giornalisti di parte che hanno avuto la vita ‘rovinata’ dal Triplete dell’Inter: tutti stranieri ma in una squadra italiana! Leggere l”Albo d’Oro pelase…
GLR
Vero. Ottima annotazione, ma erano altri tempi e il calcio alle olimpiadi non veniva considerato sport principale, tant’è che il CT Pozzo a Berlino non portò Meazza e Piola, ma altri giocatori, iscritti ufficialmente a Università
GLR
Complimenti a te per il modo di trattare gli argomenti calcistici che sono atrraenti ma non fondamentali. La conclusione dell’incontro con la Spagna, con Casillas che chiedeva la fine dell’incontro per evitare che i suoi compagni infierissero troppo, mi ha fatto ricordare l’intervista a qualcuno della Federazione che ho ascoltato per radio dopo la partita con la Croazia (che non avevo visto e della quale cercavo di captare le impressioni). Durante tale intervista, per più o meno un quarto d’ora, si sono minacciate Spagna e Croazia di ricorrere a non so quale Commissione nel caso avessero pareggiato il loro successivo incontro.
Non credo che valga la pena di commentare oltre il parallelo tra i due episodi; tutto considerato, con simile modo di pensare credo che gli sforzi dei pur bravi giocatori non siano destinati ad avere successo se, prima di vincere sul campo, si pensa sempre al “biscotto” o ad altre forme di imbrogli.
parole di Mamma!!