Derby per Claudio
Con Claudio ho lavorato poco, ma penso di averlo capito subito. Poco, perché lui è sempre stato sul Milan e io sull’Inter, ma grazie alla collega Rossella Rambaldi anni fa abbiamo comunque avuto l’opportunità di lavorare un po’ insieme a Radio Lombardia.
Credo ci unisse la voglia di non prenderci troppo sul serio e, di conseguenza, di distinguerci dagli invasati di ogni colore che popolano il nostro mondo, quelli per intenderci che se la loro squadra del cuore perde gli si rovina la settimana. Per Claudio, come per me, ho sempre pensato che il calcio fosse sì un lavoro, ma mai la cosa più importante della vita. A me poi sono sempre piaciuti quelli che che non si prendono mai troppo sul serio. In fondo io continuo a vivere prendendo per il culo un po’ tutti, me stesso compreso, a costo di perdere più di una simpatia. Ma il giorno che divento uno che parla di calcio con toni da crisi in Siria, fermatemi! Claudio però riusciva ad essere simpatico a tutti e tutti gli volevano bene. Perfino i colleghi, cosa praticamente impossibile nel nostro ambiente. Claudio giocava bene a pallone e giocava a volte nella stessa squadra in cui ogni tanto gioco pure io, la Nazionale Calcio Tv di Vittorio Fagioli. Non fosse successa la tragedia il 26 marzo scorso, avremmo presto giocato insieme.
Claudio amava giocare a calcio e non c’era modo migliore di onorarlo se non giocando a calcio, come si è fatto a Segrate, al campo sportivo Pastrengo. Almeno duemila spettatori, tra cui un paio di vecchi pensionati idioti a lanciar insulti a questo o a quello, senza minimamente capire il senso della giornata: buon per loro che da quella parte corresse Lapo de Carlo, che è un tipo pacifico.
Ma è stata una partita di calcio quasi vera, quella organizzata dal mio grande amico e collega Massimo M.Veronese de Il Giornale, con l’ausilio del Milan Club Segrate e della Polisportiva Città di Segrate. Un derby anni ’60, perché Veronese e il suo giovane alter-ego Davide Francioso, che gli anni ’60 li ha solo sentiti raccontare, adorano calcisticamente quei formidabili anni e hanno ragione!
Per la cronaca ha vinto il Milan 2-1, con doppietta di Inzaghi, ma con Pippo in campo era facile, visto che ha smesso da pochissimo e a veder il nostro campionato la metterebbe ancora più di tanti altri. Con Pippo nel Milan c’era pure Angelo Carbone, un altro dal fisico ancora asciutto e dalla corsa sempre fluida. Nell’Inter invece, ex decidamente più datati, capeggiati da capitan Nazzareno Canuti. Giusto in ogni caso che abbia vinto il Milan, la squadra di Claudio, nella giornata di Claudio. Prima che qualcuno me lo ricordi, chi l’ha vista sa che mi sono mangiato un gol grande come una casa a tu per tu col portiere, ma tanto ci avrebbe comunque pensato Pippo Inzaghi a riallungare. Comunque, ciao Claudio e alla prossima. Perché si giocheranno ancora tante partite per te e con te, con la Nazionale Calcio Tv e con tutte le altre squadre in cui ci sia un po’ di Milan e un po’ di Inter.
Segue breve Photogallery e la pagina 39 del numero di novembre di Forza Milan (!!!), dove tra le foto hanno messo pure me (ma come si permettono? eh!eh!) insieme al difensore-attore rossonero Andrea Bove. Credo di essere l’unico interista finito sull’house organ rossonero!
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