8iCI: Inter-Cagliari 3-0
MARCATORI: Palacio al 24′ p.t.; Brozovic al 26′, Perisic al 36′ s.t.
INTER (4-4-2): Carrizo; Montoia, Medel (dal 32′ s.t. Gnoukouri), Juan Jesus, D’Ambrosio; Biabiany (dal 40′ s.t. Dodò), Brozovic, Kondogbia, Nagatomo; Manaj, Palacio (dal 28′ s.t. Perisic). (Handanovic, Santon, Murillo, Telles, Melo, Guarin, Ljajic, Jovetic, Icardi). All. Mancini.
CAGLIARI (4-3-3): Cragno; Pisacane, Benedetti, Krajnc, Murru; Deiola, Di Gennaro (dal 28′ s.t. Farias), Tello (dal 49′ s.t. Colombatto); Joao Pedro, Giannetti (dal 32′ s.t. Melchiorri), Cerri. (Colombo; Balzano, Barreca, Ceppitelli, Salamon; Fossati; Sau). All. Rastelli.
ARBITRO: Russo di Nola.
NOTE: Ammoniti Brozovic, Medel, Deiola, Colombatto.
Beh, se anche con le seconde linee finisci 3-0 contro il Cagliari, che come organico è ancora assimilabile ad una squadra di A, vuol dire che i margini di miglioramento del gruppo di Mancini restano ancora imprevedibili. Sette gol in quattro giorni, come media non c’è male, per l’Inter che la statistica aveva ormai bollato come la squadra dell’1-0 e tutti a casa. Dopo i quattro schiaffoni piazzati in piena faccia all’Udinese, anche l’Inter delle seconde linee quasi emula quella dei titolari e col 3-0 al Cagliari accede ai quarti di Coppa Italia.
Mancini, in stato di grazia come mai prima, ha sperimentato anche stavolta, perché in partite ufficiali D’Ambrosio il centrale di difesa lo ha fatto stabilmente solo agli albori della carriera, mentre Carrizo non difendeva la porta nerazzurra dall’eliminazione col Wolfsburg della scorsa stagione, con annesse papere all’andata. E al fianco di Palacio capitano ecco pure il 18enne Rey Manaj titolare per la prima volta in un match ufficiale, così come Dodò in fascia. Dopo qualche rischio iniziale, perché Carrizo e Juan Jesus han sempre bisogno di qualche minuto per prendere e prendersi le misura, col Cagliari che ha sciupato con Benedetti, prodotto del settore giovanile nerazzurro, l’Inter ha cominciato a carburare con Biabiany e Palacio murati entrambi da Cragno. E proprio da un cross di Juan Jesus, rimasto insppiegabimente in attacco, ma di questi tempi sono disposto a sopportare tutto, è arrivato il cross sul quale, a vuoto Manaj è arrivato Palacio, Dopo l’1-0 comprensibile reazione sarda con Giannetti e Cerri, ma intanto anche Carrizo è entrato in partita.
Ripresa avviata dal palo di Pisacane, prima che Brozovic tirasse fuori il suo numero migliore, già visto più volte con Inter e Nazionale: il destro a giro sul palo lungo a cadere in rete. Sul 2-0 è diventata accademia e poco dopo ecco pure il 3-0, quando Perisic, appena subentrato a Palacio, ha ribadito in rete un destro del solito Brozovic sul palo. Nel finale uscita a kamikaze di Carrizo, giusto per finire anche lui imbattuto, mentre Medel a fine gara ha divertito tutti quando si è presentato in sala interviste col turbante medico giusto per ricordare: “Adesso, testa alla Lazio”.
Come sempre occhi puntati su Kondogbia che, siccome è costato caro, dovrebbe risolvere da solo ogni partita, ma il suo rientro dopo l’infortunio è stato positivo: il primo tempo un po’ incolore è stato riscattato da una ripresa da protagonista.
Ora per la Coppa Italia ci si rivedrà a gennaio: ancora a Napoli, dove l’anno scorso si uscì beffati da ‘scivolino’ Ranocchia, ma quest’anno magari è un’altra musica.
Highights
11′ Benedetti, sinistro a lato
15′ Cragno in uscita mura Biabiany
19′ Cross di Biabiany, testa di Palacio, Cragno in corner
24′ 1-0 Cross di Jesus per il destro vincente di Palacio
32′ Da Tello a Giannetti, Carrizo respinge
35′ Montoya in spaccata scavalca Cragno, ma Palacio è in ritardo
42′ Giannetti conclude a lato
45′ Botta di Cerri, Carrizo in due tempi
50′ Punizione di Di Gennaro prolungata da Pisacane sul palo
55′ Cross di Brozovic, Medel con la testa fasciata ci va
64′ Di Gennaro perde palla, Manaj e Brozovic non ne approfittano
71′ 2-0 Destro a giro di Brozovic all’incrocio
81′ Kondogbia innesca Brozovic che centra il palo, Perisic ribadisce in rete
89′ Farias stoppato dall’uscita kamikaze di Carrizo
90′ Montoya per Nagatomo, Cragno para in tuffo
… e pure Dodò si mette a fare il Garrincha! E’ mancato giusto il gol di Manaj! Scherzi a parte, qui sta nascendo davvero una grande squadra!
Tutti i giocatori hanno capito che il Mancio è un grande intenditore di calcio e mettono in pratica la sua idea di gioco. Solo i rosiconi e gli incompetenti insistono a negare l’evidenza. Amala!
Non c’è da esaltarsi troppo, in fondo si è vinto “solo” contro la seconda di B: il Milan sì che ha fatto l’impresa con il Crotone!
Quindi, “volare bassi” che loro son stati più bravi… 😉
Inter (non solo di seconde linee, GLR…) bella e tosta, eppure mi tocca leggere che Brozovic (stasera il migliore, due pennelli al posto dei piedi) a gennaio partirà. Do più credito a: “Messi al Carpi”… 😀
Dall’inizio della stagione in 9 partite in casa l’Inter non ha subito reti in 8 di esse, ossia in 7 di campionato ed 1 di Coppa Italia. Un inizio tale non era mai successo, migliorando quanto fatto nel 1914/15 ossia 101 anni fa quando la Coppa Italia non si disputava e l’Inter non subì reti
in 7 delle prime 8 partite casalinghe che si svilupparono così: L’Inter giocava nel girone E (a 6 squadre) dell’Alta Italia e queste furono le 5 partite in casa:
INTER-MODENA 8-0
INTER-BRESCIA 8-0
INTER-COMO 6-0
INTER-CREMONESE 6-0
INTER- US MILANESE 12-1
Poi seguì il girone D (a 4 squadre) di semifinale Alta Italia e queste furono le seguenti 3 partite in casa:
INTER-VICENZA 16-0
INTER-ANDREA DORIA 3-0
INTER-JUVENTUS ITALIA 4-0.
Pasquale.
Unico neo Rey Manaj, ha 18 anni, migliorerà ma mi sembra tecnicamente grezzo.
Caro Babbo Natale, vorrei che in tutti gli uffici pubblici ci fosse appesa la foto di Brozovich che, dopo il goal di Udine (o di Cagliari, in fotocopia) si tiene il mento nella sua oramai indelebile posa “EPICBROZO”
mi sono divertito a vedere la partita. ottime risposte da parte dei singoli, Kondo e Brozo su tutti. L’abbiamo fatta sembrare un allenamento…
Mancini è un grande! Abbiamo giocato molto bene e si è formato un bel gruppo unito. Grande Palacio, ma eccezionale Brozovic, diventerà un campione. Molto bene anche Montoya, ci conviene tenercelo! Anche Biabany e tutti gli altri hanno giocato bene! E a Napoli nei quarti di Coppa Italia sono sicuro che vinceremo stavolta, non possiamo sempre perdere a Napoli. ORA E SEMPRE FORZA INTER! Danilo
Si gioca, si segna, si corre fino all’ultimo con qualsiasi formazione o giocatore, questa Inter mi piace in tutte le partite, erano anni che non si vedevano certi risultati, non si può certo per ora lamentarsi. Ottimo lavoro di Mancini.
Ieri sera ho visto la voglia di giocate, di provare anche qualcosa di difficile, in pratica la voglia di divertirsi a giocare a calcio. ricordiamoci che il calcio è appunto un gioco e ci si dovrebbe divertire a giocarlo. Go ahead
Ecco cosa succede quando nella Rosa ci sono giocatori forti…emulazione ed allenamenti più intensi….
Leggo questa frase di Mancini su Montoya: “Ha avuto pazienza, ora spero che rimanga”.
Ecco, pur sottolineando ancora una volta che le cose importanti della vita NON sono un pallone che rotola, in questa frase c’è il Mancini-uomo. Una persona intelligente e di buon senso, oltre che ottimo manager. In tanti dovrebbero imparare da lui, anziché invidiarlo e sparlarne “per dare aria ai denti”!
Ho sempre misurato il “bel gioco” valutando le emozioni, la tranquillità (mancanza di patemi d’animo in difesa), imprevedibilità e in ultimo risultati. Ebbene, cosa mancherebbe allora all’Inter? Pure cambiando gli attaccanti si vedono classe, tecnica e imprevedibilità!!
In una squadra che gira così, diventa anche difficile scegliere chi mandare via tra le seconde linee. Al momento gli unici che veramente non convincono sono Nagatomo e l’emarginatissimo Ranocchia; non so se tenuto fuori per scelta tecnica o per infortunio/squalifica. Buonissima prova di Manaj, che ha sfiorato più volte il gol entrando nel vivo delle azioni con regolarità, ma che soprattutto ha preso botte per 90′ con grande maturità. Il ragazzo ha fame e si vede.
L’unità di intenti ed i progressi vengono palesati ad ogni partita. La manovra è fluida solo a tratti, ma la risolutezza dei difensori e dei centrocampisti atti a difendere (leggerezza di Gnokouri a parte, ndr) e i lampi improvvisi dei giocatori offensivi (quando non atti ad ambo le fasi come Brozovic), mi lasciano impressionato dal lavoro di assemblaggio che Mancini e società hanno posto in essere nel recente. Bravi, bravi tutti. Ogni partita è un toccasana, davvero.
La differenza tra due centrali veri e due improvvisati si vede anche se D’Ambrosio non ha demeritato in un ruolo non suo. GLR, cosa ne pensi di Kondogbia? A me è piaciuto, al netto di qualche pausa fisiologica, e secondo me in un centrocampo a due ci starebbe eccome: tecnica e forza fisica.
Qualche rischio lo abbiamo corso a causa di una difesa un po’ improvvisata, ma, nel complesso altra buona partita. Molto bene Kondogbia e Brozovic. Domenica ci facciano un bel regalo di Natale, guai a sottovalutare la Lazio.
Sai qual’è la nota più lieta? Il pressing, continuo e costante, su quelle che oggi chiamano le “seconde palle”: impediamo all’altra squadra di organizzarsi, e ciò vuol dire che hai un allenatore che ti sta trasmettendo la mentalità e soprattutto che stai bene fisicamante. Inolte molti dimenticano che probabilmente nei prossimi mesi avremo il vero Kondogbia: ieri sera ad un certo punto pensavo volesse entrare in porta con pallone tra i piedi, e avversari e arbitro attaccati alla maglia……
Arrivati a quasi metà stagione possiamo fare qualche considerazione, con un certo discernimento, sui giocatori arrivati quest’estate. Nella media molto bene. Però purtroppo dobbiamo ammetterlo… Kondogbia è un giocatore mediocre. Anche ieri, lento, spaesato, tocco corto e pochissima personalità.
Le attuali “seconde linee” erano le prime fino allo scorso campionato, eppure pare che abbiano frequentato una nuova scuola calcio
Buona partita: la 500XL per piccoli tragitti funziona. La squadra c’è, ma ci sono pure gli Altri. Se si riesce a fare un filotto positivo fino alla 5° giornata di Ritorno, poi possiamo vivere il tuor de force di scontri diretti (quasi tutti fuori casa!) con una tranquillità maggiore e senza rischi di ricaduta psicologica: il calendario ci può aiutare. Sono un fan della coppetta, ma forse uscire col Napoli non sarebbe del tutto negativo: al momento non sembriamo squadra da scontro-diretto, ma…
Ho sentito tante critiche x kondo. Non ha ancora dimostrato di valere 35 Mln ma si vede che ha grandi colpi e anche tanta sostanza (recupera 10 palloni a partita). Sia lui che perisic si stanno ambientando e non mi sorprenderebbe se da febbraio saranno i migliori. Anche eto’o ha fatto vedere ciò che valeva da marzo, non vedo perché non si ha pazienza per loro due.
Sono contento per le “seconde linee”, la conferma di quei giocatori in stato di grazia (#epicBrozo), per la spinta sulla destra di Montoya, per la gara da centrale di D’Ambrosio e della garra del Medel insanguinato.
Peccato che questo Natale ci blocchi sul più bello.
In questo momento l’entusiasmo è al massimo ed è giustificabile visto che all’inizio della stagione nessuno pensava di poter lottare per lo scudetto.
Il problema è che c’è una grande differenza fra lottare e vincere!
Ci sono ancora molti difetti da correggere sia sui singoli sia sul collettivo. Anche ieri per esempio abbiamo concesso qualche occasione di troppo!
E’ vero che si trattava di seconde linee ma sono proprio loro che, quando sono chiamate in causa, possono fare la differenza!
Molto, molto bene!
Claudio – Parma
Altra buona partita senza prendere gol anche senza Handa Miranda e Murillo. Evidentemente è non solo il valore dei giocatori a fare la differenza, ma anche l’atteggiamento in campo dei giocatori. Negli altri anni la scarsa attenzione dei difensori e del portiere vanificava sempre tutto. Soprattutto in queste partite di coppa Italia emerge la voglia di vincere sempre e comunque grazie al lavoro sapiente del Mancio.
Per dirla tutta, e senza nulla togliere alla nostra buona partita, non è che il Cagliari abbia proprio giocato con i titolari, anzi…
Bella Mancio! Bella l’Inter! Velika Epic Brozo!
Fermo restando che deve dare di più e che si pensa a lui continuamente per quanto è costato, penso che il tuo giudizio sia relativo al primo tempo. Forse sei uscito e non l’hai visto nella ripresa…il mondo è bello perché è vario, ma non a caso tutti gli altri, che credo abbiano visto anche la ripresa, la pensano in modo diverso
GLR
Così così il primo tempo, bene nella ripresa. Può solo crescere e se non fa ogni volta la gara della vita ‘paga’ nella considerazione generale l’alto prezzo di acquisto. Ma gli addetti ai lavori, Mancini su tutti, hanno ovviamente altri parametri di valutazione rispetto al costo del cartellino
GLR
Non convincono perché nelle ultime partite non hanno giocato. Poi se giocano bene si cambi idea subito. Lo so già. Vedi Montoya.
GLR
Non ho mai conosciuto un addetto ai lavori per il quale il pallone sia la cosa più importante della vita. E’ il loro lavoro, certo, ma si solito quelli che per cui il pallone è la cosa più importante dell’esistenza non hanno mai calciato un corner a San Siro
GLR
Caro Babbo Natale invece io vorrei che quelli che mi scrivono imparassero una buona volta la grafia giusta dei loro beniamini senza costringermi ogni volta a correggerla: Brozovic e non Brozovich, Handanovic e non Andanovich, Thohir e non Toir, Thoir, Thohihr (qui ci possiamo sbizzarrire!)
GLR
Beh certo, il mondo è pieno di 18 anni coi piedi di Higuain!
GLR
E devo dire che con l’imprevisto Spezia-Alessandria in questa Coppa Italia sembra quasi di essere tornati all’Anteguerra!
GLR
A proposito di cose da Anteguerra vorrei segnalare che in quel 1914/15 poi seguì
il girone finale e lo scudetto lo vinse il Genoa, ma a fine stagione l’Inter poteva
annoverare i seguenti numeri: AEBI 21 presenze – 21 gol, CEVENINI III 17 presenze
e 24 gol, AGRADI 21 presenze – 31 gol, ossia numeri da Messi e C. Ronaldo, solo che
oggi questi numeri li fa al massimo un calciatore per squadra, allora l’Inter ne
aveva 3 in un colpo solo…cose da Anteguerra, appunto.
Pasquale.
Il problema con il francese è sempre il medesimo: qual è quello vero? Il “Bell’Addormentato” o l'”Uomo di Gomma” ammirato nel secondo tempo? Ai posteri l’ardua sentenza… 😉
onestamente GL ci sentiamo da anni tra sito e twitter ecc., e di solito mi piace parlare di calciomercato e valore dei giocatori. se quasi sempre ci troviamo d’accordo, qui non penso, perché ti so molto cauto, comunque, a parer mio Brozovic, e lo dicevo già l’anno passato, è il più forte centrocampista che gioca da noi dai tempi di Dejan Stankovic (Cuchu a parte, il più forte degli ultimi vent’anni).
Permettimi una battuta scherzosa: ma neanche la tua grafia è corretta: Brozović (la ‘z’ è pronunciata come la ‘s’ di ‘rosa’), Perišić (pronuncia Periscich), meno male che non abbiamo giocatori polacchi!
Ottima serata, ho visto un Biabiany fantastico recuperare palle sulla nostra linea di fondo. Montoya ha difeso molto bene, Brozovic oltre al gol vede sempre i compagni su tutta l’ampiezza del campo. Nota di merito per Manaj; sono sempre più convinto che, sul gol di Palacio, abbia voluto prolungarla: quando arriva il cross, lui è sbilanciato, non un movimento per controllo/tiro. Kondo accettabile, mischia triangolazioni e ottime giocate a momenti di “passeggio” seccanti. E con un Verratti a caso
Bello vedere gli juventini schiumare rabbia perché la classifica non comincia con Juve, se Dybala avesse segnato due gol come quelli di Brozovic direbbero che vale 150mln; bello anche sentire i milanisti, prossimi al delirio paranoide, dire che Mihajlovic é mandato da Mancini, l’Udinese ha passato apposta la palla all’Inter per tre volte, Romagnoli é stato espulso perché l’Inter é indebitata e annullano i loro gol a gioco fermo. Sarà un Natale bauscia, buone feste anche a chi ci vuole male.
Tra qualche anno magari è da vertice tuttavia per il momento è da prestare al Frosinone. Fisicamente per 18 avere anni è comunque potente.
Purtroppo anche io non vedo questo fenomeno, mi fido di Mancini e Gigi Simoni che amo dal lontano 98 (anche perché io l’ho visto veramente pochissimo).
Detto questo non dico che ci siano tanti 18 coi piedi di Higuain, però ci sono diversi giovanotti che negli anni mi hanno impressionato di più, anche lo stesso Livaja. Magari però lui avrà più testa e otterrà di più, lo spero per lui e per l’Inter.