Il Milan sorride ma canta Napoli!-79
Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – lunedì 24 gennaio 2011
Riapre il Bar Sport con i milanisti di nuovo felici e, anche se la squadra di Allegri non è ancora in fuga, il tassista Gianni ha le idee chiare: “L’importante era levarsi di torno quei rompipalle dell’Inter – osserva – le altre tanto si fanno male da sole!” Le altre sono la Roma e, soprattutto, il Napoli, che insegue a quattro lunghezze, ragion per cui al bar si rivede il pittoresco idraulico napoletano Salvatore Jacoviello detto Ciccio, a suonare la gran cassa: “Stavete accuorti (state attenti, ndr), tifosi nordici, che quest’anno o’ scudo sta in coppa o’Vesuvio (lo scudetto andrà sul Vesuvio, ndr) – minaccia – canta Napoli!”
Il postino milanista Donato ha ripreso fiducia, ma continua ad essere prudente: “Prima l’Inter, ora il Napoli alle calcagna – sospira – io mica sto tranquillo e adesso abbiamo perso pure Nesta per infortunio!”
“Fai bene a non star tranquillo perché il tuo Milan vince ma non convince – irrompe il concessionario interista Walter – e a Udine ve l’avevo detto io per primo ch’era dura, ma cambia poco. Anche voi continuate a perdere i pezzi e se si fa male Ibra, ci sarà da ridere!”
Il pensionato e compagno di tifo Artemio però è tornato inquieto: “Il Castellazzi ormai è peggio di un citofono – attacca – se il Moratti non torna sul mercato diventa dura. E le riserve dell’Inter fanno ridere!”
L’ortolano milanista Gaetano non a caso gira il coltello proprio nella piaga del mancato mercato interista: “Intanto il Milan i giocatori li compra, come quello lì dell’Ajax (Emanuelson, ndr) – replica – mentre Moratti non spende più!”
Gli juventini invece restano imbronciati anche dopo lo scialbo pareggio a Genova con la Sampdoria. Il parrucchiere Tonino se la prende con Delneri: “Io non ci capisco più niente – si dispera – un giorno si fa fuori Buffon e l’altro lo si recupera. Un giorno si torna sul mercato e l’altro si dice che non ci sono soldi!” Ma il più giovane del gruppo, lo studente fuori-corso Boris prova a risollevare il morale alla truppa: “Se allo scudetto ci crede il Napoli, la Roma e l’Inter ci dobbiamo credere anche noi” – sentenzia, mentre il carrozziere Ignazio è sempre più depresso: “In Andrea Agnelli io c’avevo fiducia – frigna inconsolabile – ma questa non è più la mia Juve! E quell’Amauri là davanti non la butta dentro neanche con la maschera di Zorro (Amauri, ndr)!”
L’anzianissimo pensionato interista Ambrogio, memoria storica del bar, stavolta però non afferra la questione: “Ma chi è che va in giro con la maschera di Zorro? – domanda – E’ appena passato il Capodanno ed è già Carnevale! Come corre questo tempo bastardo! (79-continua, purtroppo…)
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