Austria Svizzera 2008: l’Italia fallisce l’Europeo
A differenza dei Mondiali del 2006 non ho seguito questo Europeo con editoriali quotidiani, perché francamente mi aspettavo il flop! Me lo aspettavo perché la storia ci insegna che qualsiasi squadra, dopo aver vinto un Mondiale, difficilmente si ripete nell’Europeo a soli due anni di distanza. Bearzot dopo Spagna ’82 nemmeno si qualificò, me lo ricordo benissimo. Uscire con la Spagna dopo i calci di rigore non è bello, ma c’è di peggio nella vita. Certamente è giusto parlare di fallimento se la Nazionale Italiana, per la sua storia e il suo prestigio, non arriva sempre almeno alle semifinali di qualsiasi torneo. A differenza di altri però, assolvo Donadoni per insufficienza di prove, perché, al di là degli errori commessi, anche per inesperienza, mi resta il dubbio che Roberto, classe 1963, fosse ancora inesperto per guidare la Nazionale post-Mondiale, non tanto per età quanto per il suo background. In realtà Donadoni si è ritrovato in mano la patata bollente dell’Italia Campione del Mondo in carica e non è mai stato nè amato nè appoggiato dalla nostra Federcalcio. Il Palazzo, con l’arrivo di Abete, non aspettava altro che di vederlo naufragare per richiamare Marcello Lippi. Se Donadoni avesse vinto l’Europeo, sarebbe rimasto da sopportato, la cosa peggiore per un allenatore. Dopo le dimissioni di Lippi, nessuno dei grandi allenatori italiani, da Capello a Ancelotti, se l’è sentita di prendersi in eredità la Nazionale Campione del Mondo, per l’impossibilità di fare meglio e per timore di una figuraccia. Donadoni in quel momento era l’unico tecnico disponibile. Ora Per Lippi la strada sarà in discesa perché il fallimento dell’Europeo per certi versi ha fatto dimenticare il Mondiale e si parlerà della necessità di ricostruire sulle macerie lasciate da Donadoni. Ma quali macerie? La squadra effettivamente non è più quella di due anni fa, senza contare i ritiri di Totti e Nesta, con cui la Federcalcio avrebbe dovuto avere ben altro atteggiamento. Se ora Totti, più che Nesta, decidesse di tornare nella Nazionale di Marcello Lippi sarebbe francamente vergognoso. Ho pochissimi motivi di orgoglio per sentirmi italiano, tra cui la Nazionale e credo che qualsiasi calciatore abbia il dovere imprescindibile di vestire la maglia azzurra. Totti resta un campione, ma in questa vicenda mi ha deluso, come Nesta del resto. L’unico ritiro che ho accettato resta quello di Paolo Maldini, che alla Nazionale ha dato tantissimo. Tornando all’eliminazione dall’Europeo, mettiamoci il cuore in pace: restiamo Campioni del Mondo e non è poco. Ai rigori abbiamo vinto l’ultimo Mondiale, ai rigori abbiamo perso questo Europeo. Certamente la Nazionale che andrà in Sudafrica sarà diversa da quella di oggi e Lippi non dovrà commettere l’errore di largheggiare nella gratitudine agli eroi del Mondiale tedesco.
Ciao Gian Luca, siamo stati eliminati dagli Europei e ritengo giusto che ognuno si debba assumere le proprie responsabilità, ma non condivido per niente l’accanimento mediatico nei confronti di Donadoni. Secondo me il C.T. bergamasco, oltre ad essere stato bersagliato dagli opinionisti che praticano abitualmente “il tiro al piccione”, è stato anche maltrattato dalla federazione, che non ha mai creduto in lui e non lo ha tutelato nei momenti difficili, lasciando che la minaccia del ritorno di Lippi incombesse ad ogni suo errore. Un saluto