2011-12/2C: Palermo-Inter 4-3
L’Inter di Gasperini esordisce in campionato con l’impresa di buttar via a Palermo una partita che con un minimo di cervello avrebbe portato a casa. Eppure i rosanero, dopo la cacciata di Pioli in pre-campionato, erano segnalati allo sbando. Invece sono diventati un gruppo in meno di dieci giorni, stretti attorno ad un tecnico sconosciuto, tale Denis Mangia, già ribattezzato il Wenger di Cernusco sul Naviglio, dopo il 4-3 all’Inter. Una piccola rivincita sull’Inter dopo la finale persa in Coppa Italia, ultima gara della stagione scorsa.
Il nostro Gasperini, in arte Gasperson, invece brancola nel buio da quasi due mesi e la squadra pare seguirlo annoiata come si fa con le guide turistiche nei posti che hanno poco da dire. Altro che alchimie tattiche, altro che organizzazione! L’Inter sbanda, soprattutto per la stramaledetta difesa a tre, concedendo agli avversari occasioni a raffica.
Mi sono bastate un paio di mail di amici e la visione degli highlights all’arrivo a Tahiti in Polinesia: ogni palla persa a centrocampo ha messo un uomo solo davanti a Julio Cesar che, dal canto suo, ha dormito parecchio. Se il mondo invita Gasperini a tornare in fretta al modulo che la squadra conosce a memoria ci sarà un motivo e non è certo segno di carattere proseguire su una strada piena di burroni. Spesso l’intelligenza delle persone sta anche nella loro capacità di rimettersi in discussione. Alla fine Il Palermo ha meritato di vincere per aver sfruttato al meglio l’anarchia tattica di Gasperini, già alticcio nel preferire Zarate a Sneijder in avvio.
Eppure al riposo l’Inter ci è andata col vantaggio capitalizzato da Milito, ma nella ripresa si è capito subito che la partita stava per volgere al peggio. Dopo il pareggio di Miccoli, Milito ha riportato l’Inter in vantaggio su rigore concesso da Brighi per fallo di Silvestre su Samuel. Poi il buio. Prima il pareggio di Hernandez con l’intera difesa interista fuori pozione, poi la gran punizione di Miccoli e Julio Cesar spettatore distratto sulla conclusione dalla distanza di Pinilla. A tempo scaduto ha chiuso Diego Forlan col suo primo gol nerazzurro su splendido assist di Sneijder: una lucciola nelle tenebre!
Beccare quattro gol in campionato non capitava dai tempi di un Roma-Inter dell’era Zaccheroni e sotto accusa con la difesa finisce quindi anche il centrocampo, incapace di fare filtro.
La prima Inter di Gasperini è apparsa divisa in due tronconi: appena perde palla c’è da raccomandarsi l’anima a dio di trovare Samuel o Lucio come ultimo baluardo. Ancora più incredibile la mezz’ora iniziale di Zarate, speso inutilmente in compiti di copertura che non sono nelle sue corde. Meglio allora con Sneijder e non ci voleva un genio a capirlo. Non pervenuto neppure Alvarez, subentrato a Stankovic: non copre, sebbene sia bravo a portare palla, ma a che serve in una squadra che non si muove? Insomma più brutto di così l’esordio in campionato di Gasperini non poteva essere.
PS: un ringraziamento speciale all’utente Luciano Vasta per essere stato il primo a raccontarmi in cronaca una partita che non ho potuto vedere. Poi grazie a tutti gli altri: le vostre mail sono state utilissime per redigere questo edit!
Ciao GLR,
Devis Mangia è di cernusco sul naviglio, è vicino di casa di un mio amico.
Li mortacci sua!
Ovviamente se non pubblichi questo commento capisco…. :-))
Ciao!