Moratti e Mancini non si capiscono
Diverse le chiavi di lettura sul momento nerazzurro: all’esterno pare che l’Inter debba giocare una gara per salvarsi più che per lo scudetto, con rosicanti rivali ad incoraggiare Beretta perché il suo Siena spari proprio a San Siro l’impresa della vita, mentre dell’Atalanta di Del Neri in trasferta a Roma pare in visita di cortesia! All’interno però, i suoi massimi protagonisti non fanno proprio nulla per abbassare la tensione, giudicata evidentemente decisiva per chiudere in bellezza. Moratti dopo il derby perso male ha punzecchiato pubblicamente Mancini per aver visto una squadra troppo trattenuta. Mancini non l’ha presa bene e si è sentito ancora una volta messo alla berlina dal suo Presidente. Guai a domandare sul contratto perché i due si passano il pallone regolarmente. Il tecnico ribadisce al mondo di avere un triennale, come non avessimo visto mille volte contratti firmati e subito stracciati. E’ forse il momento peggiore del rapporto tra Moratti e Mancini che umanamente continuano a volersi bene, ma professionalmente si capiscono poco. Tutte le questioni restano aperte, ma intanto il raduno è già stato fissato a Brunico e il mercato procede secondo le indicazioni di Mancini. Oggi però nessuno scommette su un futuro insieme. Il rischio vero è di una conferma a orologeria: come accadde a Cuper nel suo ultimo anno con risultati disastrosi. Intanto l’Inter sta vincendo lo scudetto!
A proposito dei contrasti tra presidente e allenatore, le dichiarazioni post-derby di Moratti a mio avviso sarebbero state legittime a tu per tu con allenatore e staff tecnico ma non ai microfoni: non è parso vero di poter scatenare un altro putiferio sull’Inter! Moratti incarna il tipico tifoso ‘gatto nero’, come li chiami tu. Dopo 6 anni si parla ancora del 5 maggio, ma i tifosi delle altre squadre che hanno avuto delusioni simili, come quelli della Juventus dopo il diluvio di Perugia, quelli del Milan due volte nella fatal Verona, quelli della Roma con il Lecce retrocesso. Loro ne parlano? Non mi pare, e fanno bene. Istanbul du una tragedia per i milanisti ma oggi il 25 maggio è tornato un giorno come gli altri. Fosse successo a noi se ne sarebbe parlato fino al 2020. Grazie, Carmelo.