Invincibili d’Europa
di Andrea Ciprandi da http://andreaciprandi.wordpress.com/
La pausa per gli impegni delle Nazionali ci offre l’opportunità di dare un’occhiata all’andamento dei principali campionati dopo quasi un terzo di stagione.
Gli spunti sono numerosi e uno dei più curiosi è quello che tiene conto dell’imbattibilità. E’ curioso ma certamente non decisivo e il fatto che squadre fortissime che hanno meritato i complimenti di tutti comandino le classifiche di alcuni Paesi pur avendo già conosciuto la sconfitta è il primo elemento a confermare la relativa importanza dei record che saranno ricordati.
Quel che il famoso zero in corrispondenza della casella delle sconfitte può indicare, al di là di tutto, è comunque una solidità che se già può possedere anche una forte squadra che però sia caduta di certo contraddistingue chi non l’ha ancora fatto, soprattutto dopo aver giocato già parecchi incontri.
Fra i casi più chiari di questa solidità ci sono senza dubbio quelli inglesi di Mancheter City e Newcastle United, rispettivamente primi e terzi in classifica dopo 11 giornate. La squadra di Mancini quest’anno ha fatto il definitivo salto di qualità grazie ad investimenti che, in questo caso, contano quanto un buon motore per le fortune di un pilota di Formula 1 abile ma non più di altri. E’ chiaro però che la graniticità del City sia da ricondurre anche all’assetto dato dal tecnico italiano che, ogni mese che passa, sembra riuscire a puntellare sempre più un gruppo che dai primi acquisti conclusi coi soldi dello sceicco in poi si dimostra in costante miglioramento. A colpire ancor più, e favorevolmente, è però l’andamento del Newcastle che, avendo invece venduto i suoi pezzi migliori senza poterli degnamente rimpiazzare, tallona proprio il City insieme allo United e potenzialmente al Tottenham che deve recuperare una partita. Che i Magpies stiano riuscendo in questa impresa nonostante la cessione di giocatori per loro preziosi quali Nolan, Ireland, José Enrique, Barton e soprattutto Andy Carroll è motivo di grande sollievo. A confronto proprio della lussuosa scorciatoia presa dal City, è infatti dimostrato che il calcio alla fine ruota sempre intorno a gambe, fiato e testa. Non importa quanto valgano, a patto che funzionino.
In Gran Bretagna sono ancora imbattuti anche i Rangers, che se le cose non cambiano sono avviati a vincere il loro 55° titolo. Che a guidare la classifica sia uno dei due colossi scozzesi non sorprende, ma è notevole che di 14 partite giocate i Gers ne abbiano vinte addirittura 12 e pareggiate appena 2, avendo anche già battuto il Celtic nel primo Old Firm della stagione.
In Spagna è avanti il Real Madrid ma ad essere ancora imbattuto è il Barcellona. I numeri delle due vere superpotenze europee sono strabilianti già adesso: 14 i gol fatti da Messi, 13 e 11 quelli realizzati rispettivamente da Cristiano Ronaldo e Higuain, appena 6 quelli incassati in totale dai ‘blaugrana’ che in 8 occasioni non ne hanno proprio presi. Il tutto dopo 11 giornate. Alla fine ci sarà come sempre da perdercisi e la differenza, fra tante cifre da capogiro, sarà paradossalmente minima. Il numero più basso in assoluto, a oggi, è però quello ‘zero positivo’ che solo gli uomini di Guardiola possono vantare.
Per chiudere coi maggiori campionati europei, in Italia resiste la Juventus pur con una partita sulla carta insidiosissima, la trasferta di Napoli, che è stata rinviata e se così non fosse stato adesso potremmo forse considerare diversamente il suo tabellino. In Germania invece nessuno è più imbattuto e anzi il Bayern che è primo – ed è anche quello che ha perso di meno – ha già patito 2 sconfitte.
Altre squadre a non essere ancora cadute sono Benfica e Porto (appaiati in testa) e all’estremo quasi opposto del continente, in Grecia, Olympiakos, Panathinaikos e Atromitos – i sorprendenti ateniesi che dopo 8 partite sono terzi in graduatoria dietro proprio ai rivali cittadini che più si detestano. E poi gli ungheresi del Debrecen, i ciprioti dell’Omonia, i maltesi dell’Hibernians, i serbi del Radnicki e gli ucraini della Dinamo Kiev che dopo la vittoria esterna di domenica sul Metalist sono rimasti gli unici imbattuti della Premier League locale.
In Francia, Olanda, Turchia, Svizzera e il resto d’Europa invece hanno tutti già perso. Discorso a parte per la Russia e i numerosi tornei dell’Est che si sono svolti a cavallo dell’estate, tutti finiti o sul punto di farlo e nessuno dei quali, ragionevolmente, ha visto o sta vedendo squadre senza macchia dopo una quarantina di giornate.
Come in Russia così in Brasile, dove il campionato nazionale finirà a dicembre. E con questo passiamo al Sud America. Dopo che il Peñarol è capitolato per la prima volta solo nell’ultimo fine settimana dopo dieci risultati utili consecutivi, a parte la Universidad de Chile e i venezuelani del Deportivo Lara solamente Boca Juniors e Racing, rispettivamente primo e scondo in Argentina, non si sono mai fermati. E il caso vuole che proprio alla ripresa dell’Apertura sia in programma lo scontro diretto, che si prospetta quanto mai tirato perché solo un eventuale successo della squadra di Simeone potrebbe riaprire i giochi: vincesse il Boca, infatti, potrebbe decidersi tutto già la giornata successiva, appena la quartultima.
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