Peppino, cinque anni fa…
Cinque anni fa saliva in cielo Peppino Prisco, il più grande interista di ogni epoca. Fosse ancora qui, quanto si sarebbe divertito Peppino di questi tempi? Proprio qualche mese prima di andarsene, era solito rilanciare una sua storica battuta: “Vorrei che chi mi incontra per strada mi gridasse in faccia Peppino campione d’Italia! E oltre all’Inter campione, vorrei il Milan ancora in serie B. Peppino godrebbe da pazzi in questi giorni in cui l’Inter sembra non avere avversari in campionato ed i cuginastri stentano a tirarsi fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica, al punto che i bookmakers inglesi di betway.com ne hanno pure quotato la retrocessione in cadetteria. Per lui massimo del divertimento era lo sfottò di classe e veniva ancora prima della sua speranza, la stessa ad ogni campionato, di vedere contemporaneamente l’Inter campione e il Milan in B, com’era davvero capitato al termine della stagione 1979-80 tra l’incredulità generale. Di Peppino Prisco mancano la grande umanità e quell’ironia che fortunatamente nessuno ha mai nemmeno provato a riproporre, perché non potrebbe competere. E ora che anche Giacinto Facchetti se ne è andato, il ricordo di Prisco è ancora più vivido! Piace pensarli a braccetto su una nuvoletta a godersi l’inarrestabile Inter del Mancio, che Peppino aveva a lungo vagheggiato e Giacinto in buona parte costruito, come quando Facchetti fece un gol al Napoli – raccontava sempre Peppino – “e io stavo in panchina a San Siro con un nebbione che Facchetti ci mise tre minuti per trovarmi ed abbracciarmi!”
Ciao Peppino, sembra ieri…E guarda quanto si è fatta grande la tua Inter!
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