Massimo Moratti e il Cagliari
Secondo alcuni Massimo Moratti avrebbe già una tale nostalgia dell’Inter che starebbe meditando addirittura di lasciare presto la carica di presidente onorario dell’Inter e di conseguenza di cedere il suo 30%. Abituato a muoversi in prima persona sul mercato e nei rapporti con i giocatori, Moratti non si riconosce più nella gestione del club di Erick Thohir ma, detto tra noi, era prevedibile. Moratti l’Inter l’ha sempre gestita col cuore del tifoso, Thohir con la freddezza del manager. Difficile però immaginare Massimo Moratti al Cagliari con un ruolo ufficiale, un conto è segnalare i suoi uomini all’amico neopresidente Tommaso Giulini, un altro è vederlo di nuovo in prima linea. Quando sei stato il presidente più vincente tutto il resto non può che essere una diminutio. Lo confidava anche Ernesto Pellegrini, quando pativa l’astinenza da calcio e gli offrivano società a raffica. Alla fine essere stato presidente dell’Inter lo ha sempre bloccato. Tra l’altro va ricordato che Tommaso Giulini, che ha ereditato dal padre, il conte Carlo Enrico, grande amico di Massimo Moratti, l’azienda di famiglia Fluorsid operante nel settore dell’estrazione, della lavorazione e della commercializzazione dei fluoroderivati, ha i suoi stabilimenti proprio in provincia di Cagliari, nell’area industriale di Macchiareddu, nel comune di Assemini.
Comunque, al di là dei rumours, è difficile credere ad un imminente disimpegno totale di Moratti dall’Inter: anzi, chi lo conosce bene, ribadisce che è più facile che, passati i tempi grami, tra qualche anno Massimo l’Inter se la ricompri
MM ha dimostrato in 18 anni di amare perdutamente l’Inter e anche nelle stagioni più buie o ladrate da Calciopoli non ha mai lasciato.Immagino quanto sia dura accettare di non occuparsi in prima persona di molte cose.Anche io credo che non si farà da parte.Bisognerebbe sapere i dettagli dell’accordo con ET.Se il progetto decollerà magari ET vorrà essere padrone totale,se invece arranca,magari MM se la riprenderà davvero.
La rinuncia alla carica di Presidente Onorario sarebbe solo una blanda modifica all’organigramma.Sarei più preoccupato x la rinuncia al 30% di share, perché l’ho sempre vista come garanzia in caso di vicissitudini future da parte di Thohir.Non credo ke MM sia così in disaccordo con le guidelines di ET,visto che in un anno di negoziazione si era chiarito il nuovo modello di gestione.Sul Cagliari:MM potrebbe investire solo con la certezza di un rendimento.Onestamente non vedo queste condizioni.
Visto il buon, anzi ottimo, rapporto con Giulini consiglio al nostro Maximo Presidente di facilitare la cessione all’ Inter di Astori ed Ibarbo in quanto abbiamo bisogno di esterni veloci ed a quanto pare l’acquisto di Rolando non è così scontato come sembrava. Poi mi piacerebbe fosse confermato Ranocchia (e diamogli ‘sta fascia da capitano) piuttosto che vederlo a strisce bianconere.
Penso che Moratti si senta come l’amante tradito: ha dato tanto all’Inter ma ora vede che per primi gli interisti non lo sopportano più e anzi, nonostante l’impossibilità di fare colpi mercato, credono di più in Thohir che sta facendo quello che lui non ha avuto mai il coraggio di fare!
Penso che gli faccia bene staccarsi dall’Inter e capire che tutto quello che considerava giusto fare non è detto che lo sia stato veramente!
Spero che Thohir o un ALTRO Moratti lo dimostri con i successi futuri!
E poi a dircela tutta se ci fossero degli scambi continui di forze, o come dicono in molti il Cagliari fungeresse da officina per la maturazione di taluni giovani che se ci sarebbe? Certamente si insinuerebbe il sospetto ma il diktat del presidente e’ chiaro, far sturare i giovani per ridare un’ossatura nerazzurra all’Inter e alle sue casse. E dato che le istituzioni del cacio sono mummifiche bisogna trovare soluzioni per proseguire nel progetto. E questa e’ la strada, del presidente manager.AF
Il calcio è ormai un’azienda,parola incomprensibile per Massimo Moratti,quindi stia dove sta,in quanto ET ci metterà anni a raddrizzare ed impostare la baracca.
L’Inter di ET,a livello dirigenziale sarà completamnete diversa e questo è un bene,in quanto sono certo che,comunque vada,la società sarà poi capace di camminare per suo conto e non rischierà più ne di portare i libri in Tribunale ne di ridursi per anni a non potere fare un mercato decente,ne di ritrovarsi certi personaggi all’interno.