10C: Inter-Ascoli 2-0
Non prendetemi per matto, ma la miglior Inter l’ho vista nei venti minuti del primo tempo in cui l’Ascoli era più intraprendente. Spiego: dopo i successi nel derby e a Mosca c’era da aver un po’ di timore per la partita con l’Ascoli perché c’erano tutti i rischi di prenderla sottogamba o di non riuscire ad essere concentrati per tutta la gara. Fino a qualche partita fa, l’Inter viveva di fiammate: dieci minuti male, poi magari venti molto bene, poi di nuovo male e così via. Con l’Ascoli invece l’Inter ha offerto una prestazione nel complesso uniforme, non ha perso la testa nel momento di maggior aggressività dei marchigiani e gradualmente ha preso in mano la partita, chiudendola senza grandi patemi. A segno capitan Zanetti e Cudini su autorete, ma il vero protagonista della giornata resta Ibrahimovic, capace di ispirare entrambi i gol e di regalare al pubblico colpi di genio e di spettacolo puro! Zlatan è un calciatore fantastico, capace di divertire e di divertirsi molto in questa avventura nerazzurra. Vieira, dopo il litigio nel derby, ha rapidamente recuperato dall’infortunio e, quando tiene i nervi a posto, fa la differenza. Confermo quel che ho sempre pensato: i due ex-juventini restano di eccezionale levatura e hanno nettamente elevato la personalità dell’intera squadra. Una citazione finale per Maicon: lo ammetto, per colpa delle esperienze personali con Ronaldo e Adriano, non sono più un grande estimatore dei calciatori brasiliani, a parte Zico, Dunga, Leonardo, Kakà e qualche altra rara eccezione, sono un po’ prevenuto quando vedo un brasiliano in Italia. E anche su Maicon ero piuttosto perplesso, ma non ho alcun problema a riconoscere quando sbaglio: pur difettando in fase difensiva, il Maicon che ho visto oggi, è un calciatore fantastico! Oggi Maicon ha tenuto la fascia con l’autorevolezza che ho visto solo nei campioni! L’ho visto andare avanti e indietro per 95 minuti, sovrapporsi e piazzare cross deliziosi: sembrava il miglior Cafù! Insomma se questo è il vero Maicon, l’Inter ha trovato un grandissimo interprete di fascia. Ora torna la vecchia e cara Coppa Italia, dove tutto è cominciato per l’Inter di Mancini, che stranamente non sento più criticare: giovedì sera a Messina sarebbe bello omaggiare il trofeo della mitica coccarda tricolore con una buona prestazione.
Caro Gian Luca, dopo il disastro di Bergamo, in parte dovuto anche all’arbitraggio, mi rendo conto che SIAMO FINITI e che il derby è stato il passaggio di consegne. Siamo finiti perchè la squadra è la stessa da 4/5 anni, perchè siamo prevedibili, perchè abbiamo gente vecchia e fuori forma, non siamo in grado di imporre cambi di ritmo alle partite e non abbiamo grandi alternative. Perché non dare Pirlo al Real per 30 milioni da girare all’Arsenal per Fabregas? Quest’estate qualcuno scherzava sul fatto che abbiamo vinto il derby nel trofeo Tim con Borriello e Favalli, ma i 2 attaccanti che il Milan doveva prendere, Crespo e Ibra, sono finiti all’Inter e nel derby ci hanno fatto piangere! Si continua a dire che Moratti sbaglia a spendere tutti quei soldi per l’Inter, ma noi milanisti negli ultimi anni abbiamo visto arrivare solo Kakà e Gilardino, mentre l’Inter ha preso Vieira, Figo, Ibra, Samuel, Cambiasso, Crespo e l’ottimo Maicon. I dirigenti del Milan avranno il coraggio di cambiare? Secondo me Oddo, Fabregas o De Rossi, Mexes, Frey e Torres potrebbero diventare la nuova spina dorsale del Mlan, e basta con Maldini, Costacurta, Pirlo, Seedorf, Cafu e Inzaghi che non può giocare con il Gila. Aria Nuova! Ciao, Ale.