17C: Inter-Empoli 4-1
Non c’è che dire: è un’Inter da stropicciarsi gli occhi. Contro l’Empoli a San Siro è arrivato un altro poker, dopo quello a Reggio Calabria, ed anche la sesta vittoria consecutiva in campionato. L’attacco grazie a queste due partite e al derby ha messo a segno la bellezza di 11 gol in 3 gare ed è ora a sole due reti da quello della Juventus e a tre da quello del Milan. L’Inter è finalmente tornata a segnare a grappoli, anche grazie ad un centrocampo ispirato dalla classe immensa di Cambiasso, Figo e Veron: li ho messi in rigoroso ordine alfabetico, anche perché tra i tre trovare il migliore è cosa ardua e con Stankovic credo che siamo di fronte ad uno dei reparti nevralgici più completi degli ultimi anni. E’ stato delizioso vedere Veron e Figo servirsi da un capo all’altro del campo con lanci telecomandati di 40 metri e nella battuta a rete del portoghese per il terzo gol ho rivisto il solito intelligente e raffinato piede destro. La difesa concede sempre pochissimo, al punto che Julio Cesar può anche permettersi qualche momento di sonnolenza, come in occasione del gran gol di Vannucchi, sul quale non ho visto del tutto incolpevole il portiere brasiliano, ma non importa. Quando davanti si insaccano minimo tre reti a partita, non c’è problema. Buone notizie naturalmente anche dall’attacco dove la ‘riserva’ Cruz manca raramente all’appuntamento con il gol, mentre Martins è tornato, per dirla con Mancini, ad avere i piedi un po’ meno storti e la mente maggiormente rivolta alla squadra. Adriano è tornato dopo un periodo di buon allenamento ad essere più che mai letale soprattutto in certe situazioni offensive. L’Imperatore non è ancora al massimo della forma, ma ha aperto ancora lui le danze con l’Empoli, prima che il pauroso scontro aereo con Raggi, assolutamente fortuito, lo spedisse direttamente al Niguarda. Adriano ha perso conoscenza per qualche istante ed è stata fondamentale la prontezza del ‘nemico’ Veron che gli ha spostato la lingua permettendogli di tornare a respirare. Tutto quello che ne è seguito fa parte delle normali procedure mediche su un calciatore colpito violentemente alla tempia, punto delicatissimo. Adriano avrebbe dovuto partire subito per il Brasile ma, passatemi la battuta, è destino che per una ragione o per l’altra il ragazzo non riesca mai a presentarsi puntuale agli imbarchi. Continui intanto ad essere puntuale con il gol! Ora la lunga sosta natalizia interrompe un eccellente momento di forma della squadra e alla ripresa l’Inter dovrà riprendere a correre come e anche più forte di quanto ha fatto finora. Ma il problema interessa anche le altre tre rivali, Fiorentina, Milan e Juventus. Intanto onore a Roberto Mancini e a quest’Inter che non sbaglia una partita, sia facile o difficile, con i migliori auguri di buon Natale e felice anno nuovo a tutti i tifosi.
PS. Non credo a Ronaldo, che resta una fantatrattativa natalizia nè a Cassano, assai più reale ma al momento ancora complicato. Benvenuto invece ad Obinna, sperando egoisticamente che la Nigeria disputi la Coppa d’Africa più breve della sua storia, in modo da averlo a disposizione il più presto possibile insieme a Martins, sempre ammesso che l’attaccante che l’Inter ha parcheggiato al Chievo da preallertato diventi convocato.
Io Ronaldo lo riprenderei di corsa. Alla fine credo che tutti vogliano che l’Inter vinca e basta, i giocatori vanno e vengono. A volte ritornano. Alla fine conta solo che siano bravi e credo che su questo Ronaldo metta tutti d’accordo.
Inoltre non si può in pochi giorni dimenticare ogni volta gli anni in cui ci siamo divertiti a vedere Ronaldo. Stesso discorso per Bobo Vieri. Se abbiamo un brutto ricordo di loro due, Gresko come dovremmo ricordarlo?
Ciao GL,
proprio ora che la squadra sembra girare, lo spogliatoio è compatto e rema nella stessa direzione, è assurdo parlare del ritorno di Ronaldo.
Bisogna dare fiducia al gruppo attuale, cambiare il meno possibile, e soprattutto puntare su giocatori giovani e motivati.
Già arriveranno a giugno un paio di brasiliani se non sbaglio, credo che sia più che sufficiente. Sono bravi tutti a spendere, avendone la possibilità, ma la vera forza di una società si valuta anche in altre maniere, ad esempio rinnovando contratti in scadenza a giocatori importanti come C.Zanetti e Cruz, oppure trattenendo Veron un’altra stagione.
Gestire un giocatore con quel carattere non è semplice, purtroppo l’Inter in passato ha dato segnali di debolezza in questo senso…..voglio proprio vedere cosa farà e dirà Mancini se Ronaldo e Adriano dovessero ritardare al ritorno dal Brasile, oppure se dovessero puntare i piedi per andare al Carnevale di Rio.
Si aprirebbero tanti “casi” e “gialli”, già mi immagino i titoli dei giornali, ci prenderebbero in giro all’infinito.
La cosa più assurda è riacquistarlo e pagarlo tutti quei soldi, hanno ceduto Cannavaro e Vieri anche per liberarsi di due ingaggi così pesanti, ed ora potrebbe arrivare uno che prende anche di più.
Ronaldo non si discute dal punto di vista tecnico, ma nel nostro Campionato, avrebbe qualche difficoltà a segnare con continuità, le difese qui sono buone anche nelle piccole squadre, lo vediamo ogni domenica, non ci sono le praterie che ci sono in Spagna.
Lui vorrebbe tornare solo perchè il Real non lo ama più, nel 2002 ha voluto andare via perchè voleva vincere, Cuper è stato usato, ora ha bisogno di Moratti e finge di essere pentito.
Concludo dicendo che se dovesse arrivare, scordiamoci pure il prolungamento dl contratto di Veron, da leader non accetterebbe situazioni nello spogliatoio come quelle passate.
Io non sono una tifosa che non lo vuole solo perchè ci ha tradito ed è scappato di notte come un ladro, riconosco che è ancora un grande campione, fra i migliori al mondo, ma il nostro Ronaldo è ADRIANO.
Ti seguo sempre.