8C: Udinese-Inter 0-1
Il titolo della Gazzetta dello Sport di domenica mattina diceva tutto: “Inter: o svolta o crisi!”. Proprio così, perché la sconfitta col Porto in Champions League, al di là delle ridotte implicazioni sulla classifica europea, aveva tolto un po’ di sicurezza e non solo per l’imprudente cambio di modulo operato da Mancini. Una nuova sconfitta a Udine avrebbe provocato una delle classiche reazioni a catena che negli anni scorsi hanno rovinato il cammino stagionale dell’Inter oltre ogni logica umana. Invece al Friuli l’Inter è tornata al più affidabile 4-4-2 con Adriano affiancato da un ottimo Recoba, com’era accaduto nella prima giornata con il Treviso, dove l’Imperatore, assistito al meglio da Materazzi, Stankovic e Pizarro, aveva realizzato i suoi finora unici tre gol in questo torneo. Ma Adriano, al di là dei presunti problemi sentimentali, alzi la mano chi non ne ha mai avuti, non è nemmeno fortunato in questo periodo, visto che un colpo alla spalla lo ha tolto di mezzo dopo soli venti minuti. Poco male, perché il miglior bomber nerazzurro, Julio Cruz, ha firmato con opportunismo la pesantissima vittoria di Udine, dove era passata con identico risultato anche la Juventus. Poi è toccato alla difesa mettere in cassaforte il vantaggio e, oltre a Cordoba e Materazzi, sempre bravissimi, merita una citazione particolare Walter Samuel, che ha alzato il rendimento dell’intera difesa. E così si tiene botta a sei punti dalla Juventus, capace con la sua striscia di successi record, otto su otto, di creare quasi un senso di frustrazione in chi la insegue. Ma l’importante in questo periodo è tenersi in scia. Prima o poi anche la Juventus dovrà rallentare la sua corsa e si dovrà essere lì, pronti ad approfittarne. E per esserci occorre che la vittoria di Udine sia una svolta. In questo periodo non sono pensabili altri stop, a meno che non succeda anche a Juventus e Milan. Intanto l’Inter è diventata cinica e prosegue a suon di 1-0: in Supercoppa contro la Juventus, in Champions League contro Artmedia Bratislava e Rangers Glasgow, in campionato contro Chievo, Udinese e Fiorentina. Un 1-0 vale sempre tre punti e, rispetto ad un 4-3, è molto meno faticoso per chi attacca e più tranquillizzante per chi difende!
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