Il Giorno – Bar dello Sport 97
Pubblicato su Il Giorno, venerdì 17 novembre 2017
Torna la Serie A ed è meglio così
L’esclusione dell’Italia dai Mondiali di Russia 2018 ha fatto calare un silenzio tombale sul Bar dello Sport. Nessuno apre più bocca sull’argomento e il buon barman Pinuccio, il solo davvero libero dal tifo per questo o quell’altro club, ripiega con gli occhi lucidi lo sgualcito tricolore risalente ai Mondiali di Spagna ’82 che aveva appeso speranzoso alla porta del locale. L’unica stringata dichiarazione sulla Nazionale arriva dall’idraulico napoletano Gennaro: “Stavolta bisogna ammettere che questi svedesotti dell’Ikea ci hanno smontato come i loro mobili!” – chiosa intristito.
“Ma dài, su con la vita – si accende impiegato delle Poste romanista Tiberio – torniamo al Campionato che questo bel derby della Capitale me lo voglio proprio vincere!”
“Macché su con la vita – fa spallucce il tassista milanista Gianni – a Napoli per il mio il Milan sarà un altro calvario!”
“Per piacere, vediamo di occuparci almeno di alta classifica – sghignazza l’Assicuratore interista Walter – io conto molto sulla Sampdoria per fare uno sgambetto alla Juve, perché se aspetto che il Milan fermi il Napoli, ti saluto!”
“Ma quale sgambetto – ribatte il carrozziere juventino Ignazio – ormai ci siamo rimessi in carreggiata per l’ennesima corsa scudetto e questi marinaretti della Sampdoria li buttiamo nell’acqua alta!”
A far traballare le certezze di ognuno, come al solito, c’è l’anzianissimo pensionato Ambrogio, il vecchio saggio del Bar dello Sport: “Ma non vi è bastata l’Italia fuori dal Mondiale? – urla rosso come un tacchino strozzandosi con una patatina rancida in gola – Non avete ancora capito che il calcio è un mistero agonistico e che del doman non v’è certezza? Chi si sente già in tasca i tre punti, poi si ritroverà con un pugno di mosche!”
Forse meglio così. Partecipare ai mondiali per poi venire eliminati al primo turno sarebbe stato peggio.
Eh sì, anch’io purtroppo ero sicuro di eliminare la Svezia, ma come dice Forrest la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!
Capisco lo sconforto, ma e contro le più elementari leggi dello Sport consolarsi per non partecipare a una competizione per paura di uscirne subito. Ce la siamo cercata e voluta, purtroppo. E se penso che nella Svezia non c’era neppure Ibrahimovic…
GLR
Lo sappiamo tutti quali sarebbero le soluzioni per rilanciare il calcio italiano al ruolo che storicamente gli compete (ridurre drasticamente gli stranieri, valorizzare i vivai, ampliare gli spazi per la Nazionale diminuendo le squadre in Serie A, ecc.). La domanda è: ai piani alti c’è la volontà di farlo o dobbiamo rassegnarci a essere nobili decaduti come Uruguay e Ungheria, assistendo impotenti al teatrino di chi se la canta e suona da solo fingendo di non accorgersi della nave che affonda?