Forze fresche, finalmente
Finalmente, dopo oltre due mesi, l’Inter è tornata a vincere e Spalletti, come noi tutti, capirà presto se la luce in fondo al tunnel sia davvero l’uscita dalla crisi o il prossimo treno che sta per arrivare.
L’Inter è terza, ossia la miglior posizione possibile a 14 giornate dalla fine e ora tra Genoa e Benevento servono almeno 4 punti, ovvero proprio il minimo sindacale per tenere il ritmo.
A Genova, se rientra Icardi probabilmente escono Miranda e Perisic, che potrebbe comunque riposare al di là dell’infortunio alla spalla, come ha fatto Candreva. Perché adesso ci sono anche forze fresche: Karamoh, al di là del gran gol, ha fiammate importanti, ma adesso guai a vederlo già fenomeno. Poi c’è Rafinha. Ogni volta che tocca la palla, ti accorgi che è il più forte di tutti: meno di mezz’ora col Crotone, quasi un tempo con il Bologna. Ora la ‘mission’ è portarlo alla partita intera sperando che, sotto la sua guida, tutta l’Inter torni a giocarle per intero le partite che restano. Troppo spesso, soprattutto negli ultimi mesi, non lo si è fatto e si è pagato, anche più del previsto, soprattutto negli ultimi minuti. Ma in fondo, per come la vedo io, anche fino a dicembre si era fatto più del previsto. Juve e Napoli fanno un campionato a parte: lo penso, lo dico e lo scrivo da quest’estate. Inter, Lazio e Roma, in rigoroso ordine alfabetico, si giocano i due posti per la Champions, con vari alti e bassi e quindi anche con meno certezze per mettersi definitivamente al riparo dal resto del gruppo e mi riferisco alla Sampdoria dell’intramontabile bomber Quagliarella. Mancano 14 partite, non poche. Delle 24 giocate l’Inter ne ha perse solo 2 come la Juventus e una più del Napoli capolista. Chissà che l’indigestione di pareggi che, giustamente abbiamo disprezzato, alla fine non porti comunque quella piccola dote di punti che ci consentirà di infilarsi tra le due romane per il quarto posto finale, che continuo a ‘sentire’ come piazzamento finale. Se arriva qualcosa in più e si chiude dove si è oggi, è tanta roba, ma bisogna essere prudenti. Col Bologna, nella ripresa, ho visto un discreto ritorno della condizione fisica, ma bisogna recuperare quella mentale, scrollandosi di dosso quella maledetta ansia che subentra al primo episodio negativo, quasi sempre dovuto ai singoli: una volta un rigore sbagliato da Icardi, altre volte gli svarioni di Miranda o Santon, solo per citare quelli che mi vengono in mente al volo. Ma ce ne sono stati altri. Bisogna lavorare ancora molto su questi difetti per tenere botta fino al traguardo.
Credo che Rafinha e Karamoh oltre alle buone doti tecniche (indubbie di Rafinha e comunque dimostrate in questa partita di Karamoh) ci porteranno un pò di entusiasmo. Una domanda GLR. Tutto il discorso sui giornali della crisi tra Icardi e lo spogliatoio dell’Inter che c’è su alcuni giornali è vera, vera a metà o totalmente falsa? Perchè io ho sempre pensato a Icardi come a un giocatore sicuramente molto esposto mediaticamente ma anche un ottimo professionista. Grazie.
Forze fresche. Già. Talmente fresche che al 20mo del secondo tempo Karamoh aveva le mani ai fianchi, piegato in due (indurimento) e Rafinha nonappena allargato esterno, arrancava. Parliamo di valori aggiunti, di qualità. Freschezza, insomma. Si chiama visione d’insieme, GLR.
I vari Candreva, Perisic e Miranda restano affidabili. Di certo chi deve trovare posto è Rafinha che è palesemente superiore a tutti i centrocampisti in rosa. A mio avviso è il modulo che va cambiato. Vergognosi i fischi a Perisic che seppur negli ultimi 2 mesi ha combinato poco è probabilmente l’artefice maggiore dei punti sin d’ora raccolti, oltretutto rimasto in campo con spalla “sfasciata”. Gagliardini va aiutato, non fischiato sistematicamente
L’infortunio farà quello che il mister non ha avuto il coraggio di fare, lasciare fuori Perisic. Non credi GL che in questo momento sarebbe più saggio abbandonare il modulo con il 3-1 davanti per un rombo con trequartista e due punte? Si copre maggiormente la difesa con un centrocampista in più e si sfrutta la classe di Rafinha sulla 3/4
GLR d accordo su tutto ma quanto tempo perso. In un campionato non puoi giocare sempre allo stesso modo. Ti prendono le misure e non avendo fuoriclasse scadi nell’impotenza riproponendo un gioco stantio con l’aggravante che i risultati mediocri portano incertezze e insicurezza mentale. È da tempo che invoco uno Spalletti più creativo. È vero cambiare non sempre ti porta al risultato ma non farlo sai già cosa ti capiterà. Citando Ligabue: certe notti o sei sveglio o non lo sarai mai. Amala…
Tra le definizioni di ‘fresco’ nella lingua italiana c’è anche quello di nuovo, non usuale, perdindirindina, come credo si possano intendere le nuove opzioni Rafinha e Karamoh.
Fin qui la risposta politically correct per spiegare un titolo che capirebbe anche un bambino di quattro anni, solo per intendere che di qui in avanti si potrebbero vedere giocatori diversi dal solito.
Poi c’è l’altra risposta: ma come cazzo sta uno che scrive non sui contenuti ma solo per romperti i coglioni pure sul primo titolo che mi è venuto in mente, ovviamente non riferito alla condizione fisica dei due ‘nuovi’ ma proprio alla visione d’insieme e a come siamo abituati da tempo. Cose da pazzi.
Tutti quelli che sentono di far parte di una Nuova Accademia della Crusca sul web evitino questo bruttissimo sito e si aprano un blog, titolando su Rafinha e Karamoh quel che gli pare: non so tipo ‘Due nuovi paralitici in nerazzurro’ o ‘Forze già stanche per l’Inter’ o ancora’ ‘Tutti zoppi appassionatamente’……e che cazzo!!!
PS Ovviamente fingo di arrabbiarmi ma in realà c’è gente che mi fa rotolar dal ridere e spero ci sia sempre!
GLR
Mediaticamente si espone lui da sempre e per scelta: ed essendo anche il più bravo e il più richiesto certamente non è simpatico a tutti. Diciamo che i Capitani che ricordo io di solito si ponevano in un altro modo.
GLR
MI fido ciecamente di Spalletti! In settimana si provano tante cose ma poi si torna sempre a giocare in un certo modo e una ragione ci sarà: leggo sempre robe da squadra settima e non terza in classifica: aspettiamo almeno che ci finisca. Poi mi tocca leggere anche di quelli che hanno ancora dubbi sulla bravura di Spalletti che ha fatto 48 punti con una rosa che non mi pare irresistibile. Meno male che c’è il cestino.
GLR
LOL
Si vabbè: la citazione dalla canzonetta va sempre bene…Sono sicuramente più svegli quelli che mi scrivono piuttosto che Spalletti che sta facendo un Campionato ben al di sopra delle mie aspettative. Forse però siamo tra il settimo e il decimo posto e io non me ne accorgo…
GLR
Siamo terzi, ma dai commenti che leggo, molto probabilmente finiremo il campionato 12esimi, ci supererà anche il Chievo e dovremo portare i libri contabili in tribunale…ah no quelli li abbiamo già portati 2 anni fa!
Si è passati da Mancini che non schierava mai la stessa formazione per 2 partite di seguito al mister che sceglie massimo tra 12-13 giocatori. Le rotazioni bisogna farle (ovviamente in maniera ragionata) per assorbire i periodi di scadimento di forma e preservare dagli infortuni. Io punterei sulla soluzione con 2 punte (peraltro a mio parere Icardi-Eder si completano a meraviglia). Adesso speriamo di consolidare il 3° posto magari sfruttando gli impegni europei delle altre. Amala.
Essere freschi potrebbe voler dire avere anche la testa libera e non avere paura di provare la giocata, soprattutto in uno stadio in cui passi da essere un campione a brocco nel giro di 2 partite, domanda da quanto non facevamo gol da fuori area? Forse siamo diventati troppo prevedibili
Io mi chiedo se è possibile che, alla fine, l’allenatore non sia mai all’altezza, che l’11 schierato non sia mai quello giusto, che sarebbe meglio un altro modulo?
Non capisco come si possa essere scontenti dell’andamento dell’Inter. Siamo al terzo posto, in piena corsa per i nostri obiettivi. Un pò di realismo dovrebbe dire che se prendi il centrocampo della fiorentina non è che puoi ambire a chissà quali risultati. Ad oggi siamo dietro solo a Juve e Napoli che fanno un campionato a parte. Certo lo so anche io che non abbiamo vinto contro Udinese, Sassuolo, Spal e Crotone però non abbiamo mai perso contro Juve Napoli Roma Lazio e Milan… scusate se èpoco
secondo me anche un tecnico dall’enorme esperienza e bravura di Spalletti si è trovato in una situazione nuova per lui e difficile da gestire: una squadra che da 1 in classifica alla prima sconfitta perde inopinatamente tutte le certezze faticosamente guadagnate col lavoro; ora sta cercando le soluzioni, ma è chiaro che da questa situazione se ne esce tutti insieme, non basta solo il lavoro dell’allenatore, i giocatori devono metterci l’anima.
Caro Gian Luca quando ti firmi per le risposte aggiungi Q. P. “Quanta Pazienza” Forse qualcuno non apprezza la tua disponibilità a rispondere alle nostre questioni sottolineando e mettendo i puntini sulle le tue considerazioni come un maestrino di terza elementare. Io posso solo ringraziarti per dedicare il tuo tempo alle nostre domande ciao e viva l’inter⚫⭐⚫
Molti tifosi dell’Inter li frequento da 30 anni e mi fanno scompisciare dalle risa ogni giorno di più e quindi guai a farne senza!
GLR
A me sembra che il mister, che è numeri alla mano un fenomeno, abbia lasciato intendere che in settimana si provano robe nuove. Perisic mezz’ala è una di queste, ad esempio. Ma ci vuole tempo, anche in virtù del fatto che in questa rosa luminari di medicina nucleare non se ne vedono e oltre a non riuscire a rimanere concentrati per più di 10 partite consecutive molto probabilmente assimilano con difficoltà nuovi concetti. Del resto nessuno di loro è mai stato titolare nel Barca, Real o United.
Spalletti sta facendo un campionato sopra il livello della rosa però si può fare di più…
Si può sempre fare di più, a parole, ma poi nei fatti si fa sempre meno se non hai una rosa davvero all’altezza
GLR
Condivido il post ed aggiungo un mio personalissimo parere. Forza fresca puo’ essere anche dirottare un giocatore, o più di uno, in una zolla di campo diversa da quella in cui ha sempre giocato. Ad esempio l’esperimento di Perisic mezz’ala: questo puo’ essere una fonte di nuova motivazione per un giocatore che è chiamato a fare qualcosa di diverso, per lui o rispetto a chi, prima di lui, ricopriva quel ruolo. Lo stesso si puo’ fare con Candreva, che in passato ha già ruotato a centrocampo.