Brozo come l’Inter: c’è da fidarsi?

A Genova blucerchiata, la solita pazza Inter, stavolta nel bene, con addirittura una manita di gol come schiaffo alla crisi. Da sempre e in questi ultimi anni più che mai l’Inter non ha mezze misure: o non batte un chiodo per settimane o fa il partitone da record statistico. Così a Marassi, riecco la vittoria in trasferta che mancava dal 25 novembre 2017 a Cagliari, riecco Perisic e riecco soprattutto Icardi con un poker di gol che lo rilancia prepotentemente per la classifica cannonieri. Maurito potrà far storcere il naso per certe vicende extra-campo o per l’apporto non sempre visibile al gioco di squadra, ma le sue statistiche restano impressionanti: 103 reti di cui 100 con l’Inter, ovvero 1 rete ogni 43 tocchi e ogni 136 minuti, per un media di 0,53 gol a partita. Tra le vittime preferite ci sono Fiorentina e Sampdoria a cui ha segnato 10 gol, mentre ne ha fatti 7 alla Juventus. A Genova per la sesta volta in carriera ha segnato tre o più gol portandosi a casa il pallone, mentre le doppiette sono ben 18. E, dopo la goleada di Marassi, nella miglior tradizione della tipica volubilità calcistica, tutti tornano a credere al quarto posto, al momento ripreso visto il mezzo passo falso interno della Lazio col Bologna. In realtà la strada è ancora lunghissima con 30 punti in palio che possono rimettere tutto in discussione. Quel che è acclarato è comunque un certo recupero della condizione psico-fisica cominciato già nella ripresa col Benevento, come confermato da Luciano Spalletti, con l’innesto ora davvero possibile di Rafinha che consente finalmente soluzioni tattiche diverse, perché coi calciatori di classe superiore tutto migliora, ma adesso guai a credere di essere in salvo. Qui bisogna nuotare ancora a lungo.
E poi c’è l’annosa questione Brozovic, forse il calciatore interista più che mai sull’ottovolante, tra i migliori in campo sia con Napoli che con Udinese. Brozovic arrivò con Mancini nel mercato invernale della stagione 2014-15 con Shaqiri Podolski e Santon e da allora lo si è visto a volte su in versione Epic Brozo, a volte giù fino a non volerlo più vedere manco in fotografia. Gli accadde già con Franck De Boer, prima di diventare un leader con Pioli. Da lì rinnovo di contratto fino al 2021, con adeguamento economico da 1.4 a 2,5 milioni. Anche con Spalletti la solfa è sempre la stessa: discontinuo, a volte addirittura apatico, altro che leader. Dopo la bella doppietta a Benevento, si è smarrito ancora e nell’ultimo mercato Spalletti era pronto a salutarlo per avere Pastore ma appena sfumata in extremis l’operazione per la tirchieria di Zhang Jongdong, il tecnico nerazzurro lo ha fatto subito scendere a forza dall’aereo. Il resto è storia recente ma sempre uguale: a febbraio Brozovic ha litigato coi tifosi ritrovandosi di nuovo ai margini ma la sua fortuna è che l’Inter ha sempre una rosa cortissima. Così Spalletti, ancora una volta, lo ha pungolato e recuperato. Intanto ha già giocato più di 100 partite con l’Inter con 17 gol. Nelle ultime due è stato tra i migliori ma c’è da fidarsi?

24 Commenti su Brozo come l’Inter: c’è da fidarsi?

  1. E’ da 4 anni che su 10 partite 3 le fa benissimo e 7 malissimo e questo nell’inter non basta. però nello stesso tempo se impiegato come uno dei 2 davanti alla difesa specializzato nel raddoppio conquista del pallone e ripartanza secondo me puo fare bene ed essere utile perche ha fiato e qualità sicuramente non è un regista dietro la punta

  2. Si deve fare di necessità virtù. La rosa è scarsa e lui è uno dei pochi che può cambiare la partita, quando ne ha voglia. Già… ma QUANDO?
    Comunque, questo passa il convento e a me basta che faccia bene 3 partite: Juve, derby e Lazio a Roma all’ultima.

  3. Marcello // 20 marzo 2018 a 17:40 //

    Tecnicamente parlando Brozovic è uno dei giocatori migliori che abbiamo in rosa. Ha tiro e lancio lungo. Pecca (purtroppo) di continuità. Spesso appare indolente e svogliato. Spero davvero che prima o poi possa dimostrarsi continuo: diverrebbe un giocatore imprescindibile. Ora vediamo se Verona confermerà la nostra crescita o meno.

  4. Ferruccio // 20 marzo 2018 a 17:43 //

    Spero che faccia un buon finale di stagione e che salti fuori qualcuno che ci mette una 15 di MLN. Lo porto io in aereoporto….

  5. Fabio // 20 marzo 2018 a 18:09 //

    Personalmente penso che Brozo sia uno dei migliori giocatori che abbiamo in rosa, purtroppo però gli manca quasi sempre la voglia e senza quella non vai da nessuna parte.
    Speriamo che con un bel mondiale a qualcuno venga voglia di prenderlo…

  6. Antonio // 20 marzo 2018 a 19:30 //

    Non c’è da fidarsi, a fine stagione si impacchetta e si vende al miglior offerente. In All’Inter servono giocatori veri con personalità, non mezze tacche che imbroccano 5 partite all’anno.

  7. Roberto Scibetta // 20 marzo 2018 a 19:33 //

    Parto da lontano: il Mancio di calcio ne capisce più di molti direttori sportivi blasonati. Lui era innamorato don Brozo, e il rapporto con Thohir e Suning si incrinò quando lui chiese Tourè e gli comprarono Joao Mario che “è la copia di Brozovic”.
    Io sono un manciniano di ferro: vedo in Brozo una classe che oggi non vedo in nessun altro mediano in rosa. E anche a guardare in altre squadre di serie A, a quel livello c’è n’è pochi.
    Certo è molto discontinuo, ma .. avercene di gente con quei piedi

  8. roberto // 20 marzo 2018 a 21:17 //

    L’é un fanigutun!

  9. Stefano M // 21 marzo 2018 a 07:34 //

    Di certo tecnicamente è uno dei migliori centrocampisti della rosa, ma è altrettanto certo che è inaffidabile per continuità.. Passami il paragone, mi ricorda Alvaro Recoba.. Ogni volta che scendono in campo è una roulette russa.non so se maturando troverà continuità, io ne dubito..una cosa è altrettanto certa,se ha voglia è un ottimo centrocampista corre,lotta e dà del tu al pallone ma una grande squadra ha bisogno di certezze e continuità.. E credo che non sia il suo forte!

  10. Alessandro // 21 marzo 2018 a 08:41 //

    E’ sotto gli occhi di tutti che Brozo è l’unico ad avere l’apertura: nemmeno BValero la applica in partita, preferendo il fraseggio stretto. Se sta bene e risponde come contro Napoli e Samp, va fatto giocare. E comunque no, sul lungo termine non mi fido. Tant’è.

  11. Stefano // 21 marzo 2018 a 09:23 //

    Non è uno dei migliori giocatori che abbiamo in rosa perché di giocatori come lui ne esistono migliaia in questo mondo.
    Può darsi che qualche giocatore di serie c faccia bene come brozovic una partita su 5, se lo fai giocare nell’inter.
    Sinceramente la storiella che “è bravo ma non si applica” è scaduta a parer mio.
    Non devo ricordare io chi erano i centrocampisti dell’ultima inter vincente, che se paragonati a brozo lo mettono solo in imbarazzo.

  12. roberto // 21 marzo 2018 a 10:01 //

    A volte mi chiedo se ci è preso a tutti una strana forma di amnesia. Ce li ricordiamo o no i giocatori che hanno vestito la maglia della fc internazionale? Gente che non mollava 1 cm da agosto a giugno? Gente che a Pinzolo tirava il gruppo in un bagno di sudore con una Champions appena alzata.
    Questi sono dei parvenu, fino a qualche anno fa avrebbero giocato nel Catania come un Ciccio Mascara qualsiasi e oggi, inspiegabilmente sono titolari a San Siro.
    Non possiamo costruire coi brozovic,suvvia

  13. Mauro // 21 marzo 2018 a 10:20 //

    poca fiducia in Brozovic, ormai le prove per non credere che sia un talento continuo sono più che numerose. Purtroppo è uno dei migliori che abbiamo e forse questo basta per chiarire la situazione inter.
    Sarebbe più interessante vedere Rafinha in modo continuativo e sopratutto essere certi che anche l’anno prossimo sia nel progetto inter.

  14. STEFANO // 21 marzo 2018 a 10:42 //

    100 partite e 17 gol…ci sono attaccanti che non hanno questo score. Lui è un centrocampista. Va bene è discontinuo, va bene quando scende dal letto con il piede sbagliato è come non averlo in campo, va bene tutto, ma da milanista a parte forse Suso e Cutrone, lo cambierei al volo con un uno qualsiasi dei nostri giocatori.

  15. Il futuro di Brozovic lo possiamo leggere dal suo passato. Spero tanto che ne imbrocchi altre due o tre.

  16. eugenos // 21 marzo 2018 a 12:29 //

    Speriamo almeno che abbia voglia di giocare con questa intensità per le prossime 10 partite; vedendolo da un pò di anni sono pessimista. Non voglio fare il corvo nero ma la testa è quella che è ……..
    Speriamo, non rimane altro da dire su questa personaggio che ha molto deluso
    Spero solo che il buon lucianone abbia visto meglio degli altri
    ciao

  17. Roberto // 21 marzo 2018 a 15:07 //

    Brozo fa parte di quei giocatori che messo nelle condizioni giuste con la squadra tutta attenta sa dare il suo apporto. Questo vuol dire che se ti aspetti che sia lui a suonare la carica puoi aspettare e basta. Non è un leader, non è maturo? Ma mai maturerà. Concordo con chi si aspetta un buon mondiale per poterlo vendere bene.

  18. Daniele // 21 marzo 2018 a 23:12 //

    Brozo simbolo della pazza discontinuità dell’Inter ma secondo me lo e stato più L’altra nostra croce e delizia croata: Ivan domenica era nelle vesti del terribile dopo aver indossato per una decina di giornate quelle del…coniglio.Lo stacco imperioso sul gol nel primo tempo e degno del miglior CR7.Come ti spieghi questa alternanza di rendimento GLR, al di là della follia congenita nel dna interista? Domenica c’era tutto: agonismo,grinta,detetminazione,corsa e tanta ma proprio tanta…qualità.

  19. Io direi che ha a sua disposizione il resto della stagione per fugare qualsiasi dubbio in un senso o nell’altro. In ogni caso non lo svenderei, soprattutto in Italia, col rischio di vederlo finalmente maturare in una diretta concorrente Quello visto contro Napoli e Samp è un bel centrocampista, completo, efficace in entrambi le fasi.

  20. Dubito fortemente che Rafinha l’anno prossimo sia all’Inter. Per sua scelta, prima ancora che per scelta dell’Inter.
    GLR

  21. emmit // 22 marzo 2018 a 11:31 //

    Brozovic e Perisic sono lo specchio della nazionale croata. Ha due fenomeni come Modric e Rakitic + una serie di giocatori eccellenti, quando gioca è uno spettacolo, ma non vince mai niente

  22. Spillo1960 // 22 marzo 2018 a 12:06 //

    Una volta ho letto un articolo di Sconcerti, col quale concordo. Diceva che i calciatori slavi, per loro natura, non sanno mantenere la continuità per essere dei campioni, soprattutto nel calcio. Tecnicamente fortissimi, a parte rarissime eccezioni (Jugoslavia 1968, Croazia 1998, giocatori tipo Džajic, Modric, Suker, Stankovic, Savicevic) dopo esserci arrivati, non sanno mantenere alti livelli, cioè non c’è mai stato un ‘crack’. Cosa ne pensi? Speriamo che i nostri resistano ancora per una decina di partite

  23. Paf67 // 23 marzo 2018 a 00:45 //

    Brozovic ha 26 anni, piedi buoni ma non è ancora un giocatore completo, in altre parole non è continuo. Ha margini di crescita, dipenderà anche dalla squadra. Prima di sbolognarlo, chi arriva? Facendo le debite proporzioni, JZanetti e Stankovic hanno dato il meglio dopo i 28 anni, ed io c’ero a SanSiro quando venivano fischiati. Se arriva un sostituto migliore (non JMario) puo partire, ma in caso di CL andrebbe confermato.

  24. Credo poco a questi luoghi comuni, per cui gli svizzeri sono tutti puntuali, gli spagnoli casinisti,gli inglesi isolazionisti, i tedeschi indistruttibili. In realtà ci sono molte eccezioni per ogni popolo, soprattutto calcisticamente per gli slavi.
    GLR

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