E’ calcio-pandemia: fermi tutti!
Videoeditoriale del 12 marzo 2020
Videoeditoriale del 12 marzo 2020
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Caro GL ti seguo con piacere e interesse da anni. Ho sempre apprezzato l’intelligenza dei contenuti dei tuoi interventi, adeguati agli argomenti che affronti. In questo caso non posso che condividere ogni singola parola. Dobbiamo essere pazienti, intelligenti e rispettosi del diritto primario di tutti alla salute. Un pensiero riconoscente anche agli operatori del SSN di cui troppo spesso non apprezziamo la dedizione e la competenza.
D’accordo al 100%, specialmente sul concetto dell’ansia del tempo. Di fronte alle esitazioni ed ai pasticci delle ns istituzioni sportive,segnalo il comportamento di quelle americane. Il Commissioner ha immediatamente sospeso l’NBA ed è stata annullata tutta la fase finale dell NCAA. Chi sa cosa ciò rappresenti per i tifosi yankee può comprendere la gravità della situazione. Fondamentali anche in ben altri settori sono la rapidità e la chiarezza delle decisioni… Speriamo bene ..
Ciao GL. Mi aspettavo quanto prima questo tuo post. Detto cio’ per quanto riguarda la signora Evelina Christillin (persona che quando parla, dice PANZANATE O OVVIETA’ SENZA SENSO, che, uno si chiede da quale pulpito o merito disquisisca su certe tematiche) … che dire? Si capisce di quali persone e’ formata la FIFA, il dio denaro in primis a discapito della salute. Ora finalmente si sono fermate molte attivita’, cosa secondo me, da fare molto ma molto prima. VIVA LA VITA
Salve dottor Rossi. Io ho appena visto un suo video che ha parlato della positività di Coronavirus di Rugani e mi hanno molto colpito le sue parole. Fermare il campionato di serie a la serie b e tutti i campionati professionistici mi è sembrato non giusto ma giustissimo perché ci troviamo in una situazione di assoluta emergenza e ho sentito in questi giorni le parole del nostro premier Conte e ho capito in che situazione ci troviamo. io putroppo ho pianto di rabbia e non posso uscire in bici
Ne usciremo per primi? Forse. Però, quando? Ma soprattutto: come?
E a volte è impossibile non avere l’ansia del tempo. Io – potendo – ho scelto di rinunciare a spostarmi e – pur rimettendoci – faccio solo telelavoro. Ma chi lavora in ditte che non chiudono e ha una famiglia da mantenere non si può fermare. E deve fare i conti con questa pandemia, considerata “come una grossa influenza” solo da beoti ai quali la testa serve solo per tener separate le orecchie.
Che ci importa più del pallone?