7C: Milan-Inter 0-0
Rivedendolo e rianalizzandolo non è stato poi un derby così spettacolare. Sono mancanti soprattutto Adriano e Vieri, per come ci avevano abituati, s’intende, mentre Vieri e Kaka a loro volta non sono riusciti a sostituirsi agli altri due. Uno 0-0 come questo può essere bellissimo per i tecnici, perché dal punto di vista tattico si sono viste cose utili per chi ha frequentato, frequenta o frequenterà il Supercorso di Coverciano, ma per i tifosi c’è poco da ricordare, perché i tifosi sono più propensi ad entusiasmarsi per un gol che per una buona chiusura difensiva. Già perché questo è stato il derby delle difese, che hanno giocato ad alto livello. Bravissimo Nesta nel Milan, ottimo Favalli, il migliore del pacchetto arretrato dell’Inter. Ma nel digiuno di Adriano, Schevchenko. Vieri e Kakà, si abbuffa la Juventus, che ha raccolto l’incredibile messe di 19 punti sui 21 disponibili. C’è di buono che con il campionato a 20 squadre la stagione è completamente diversa dalle precedenti, perché ci sono ben quattro partite in più, e quindi rispetto agli anni scorsi è come se fossimo solo alla terza giornata. Ne mancano infatti 31 che signicano qualcosa come 93 punti disponibili, troppi per qualsiasi calcolo. Certo, se la Juve non dovesse rallentare, si giocherebbe per il secondo posto, ma ci sono ancora tutti e quattro i confronti diretti per Capello, due con il Milan e due con l’Inter, che potrebbero ridurre notevolmente il gap tra le grandi. Intanto giovedì la partita con la Roma propone la prima volta di Capello da ex, oltre a tanti altri significati. L’Inter, che riceve per il suo gioco anche i complimenti del premier Berlusconi e, quindi, a seguire quelli del vicepresidente rossonero Galliani, raccoglie sempre meno di quello che propone in campo: su sette partite, cinque pareggi e due vittorie, ma è ancora imbattuta, con la Juve e il sorprendente Chievo. Insomma, tutto quasi come prima, se come credo, la Juve prima o poi rallenterà il passo, ma attenzione al turno infrasettimanale, che ora diventa una tappa obbligata per la vittoria con la visita ad un il cliente che è il peggiore che poteva capitare in questo periodo: il Lecce di Zeman, travolgente in casa e corsaro in trasferta, predede l’Inter di tre punti in classifica, 14 contro 11, vanta il miglior attacco della serie A con 18 reti segnate e con 9 reti al passivo, una difesa migliore di quella nerazzurra che ha subito 11 reti ma che per la prima volta in questo campionato ha chiuso imbattuta proprio la gara più difficile. In ogni caso il suggerimento a Mancini nella vignetta dell’amico Rob è quanto mai pertinente.
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