20C: Inter-Sampdoria 1-0
Vittoria di misura, faticosa ma fondamentale perché ha chiuso una settimana di passione, anzi di pressione. Adriano, facendo l’Ibra, ha risolto in finale di primo tempo, imbeccato dal solito inesauribile Maicon. Peccato perché pagherà certamente caro un colpo allo stomaco a Gastaldello in area doriana, sfuggito all’arbitro Celi e passibile di prova-Tv. Non conto su Adri per le prossime partite, ma rientrerà Ibra e l’Inter deve sganvare al meglio un periodo di bassa. La partita infatti non passerà certo alla storia per il gioco ma per la direzione dell’arbitro Celi che, oltre a scontentare tutti, è il primo ad aver espulso Mourinho in Italia. Lo Special One è nervoso e quel “tu hai paura!” ripetuto in faccia all’arbitro non poteva che costargli l’espulsione. Mourinho non è certamente sereno: la settimana fuori dal campo non è stata delle migliori, e si è conclusa con polemiche con arbitri e media. Non a caso, alla faccia di coloro che hanno interpretato poco ‘nerazzurre’ le presunte dichiarazioni dopo Bergamo, Mourinho nel dopo-partita ha menato fendenti a destra e manca. Per carattere non condivido sempre il vittimismo di certa parte del popolo nerazzurro: l’Inter dà fastidio perché da tre anni è troppo forte e i rivali masticano sempre più amaro. Ammetto però che dopo sei mesi nel nostro campionato Mourinho su stampa e arbitri comincia ad assomigliare a Mancini, che nel nostro calcio ci è cresciuto. Dal primo giorno Mancini e Mourinho non mi sono parsi poi così distanti e credo che anche Mancini avrebbe reagito male alle diverse valutazioni dei certi media. Nessuno nega che qualche volta all’Inter le cose siano andate bene ma, come si è visto, succede pure alla Juventus. Solo l’anno scorso la Juve ha vinto a San Siro con un gol viziato da un evidente fuorigioco iniziale, ma nessuno ha fatto le sceneggiate che si annuniano ora ad ogni partita dell’Inter. Sia ben chiaro: io sono felicissimo di vincere e di essere protagonista antipatico, perché il ruolo del simpatico comprimario da qualche tempo è passato ad altri. Poi chi è forte storicamente piange meno, a patto di non passare per coglione. L’Inter tutto quello che ha se lo è meritato sul campo, e la Juve al momento resta l’avversaria più accreditata per lo scudetto. Vediamo alla lunga chi la spunta. Per il resto l’Inter deve ritrovarsi rapidamente nel gioco prima ancora che nei risultati: al di là del gol di Adriano, ho avuto pochi sussulti, tra cui la traversa di Stankovic, sempre tra i migliori, e un tiro centrale di Muntari sventato da Castellazzi. Null’altro, perché l’Inter di questi tempi crea poco e Mourinho deve tornare sereno come prima di Natale: la risposta di Cordoba è stata ottima, così come la prova di Santon, ormai entrato stabilmente in prima squadra. Ora vanno recuperati uno alla volta i giocatori lasciati ai margini del progetto: il rilancio di Amantino Mancini deve preludere a quello di Quaresma. Balotelli continua invece a far storia a sé, ma io non mi rassegno all’idea di averlo perso. La storia recente di Stankovic in fondo dovrebbe aver insegnato a tutti qualcosa.
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