7C: Roma-Inter 0-4
Due spanne sopra gli altri? No, tre metri sopra il cielo. Parafrasando il romanzo di Federico Moccia, l’Inter che ha strapazzato la Roma all’Olimpico sta davvero sopra le nuvole. Alzi la mano chi alla vigilia si aspettava un risultato del genere. Tutti lì a pensar male, avversari a gufare e interisti a temere: io per primo mi aspettavo un sano pareggione. E invece ecco il 4-0 che non ammette repliche. Mourinho non è stato bravo, di più. Se uno merita e lo dimostra, io applaudo, e dovrebbero farlo tutti gli sportivi. Il derby gli è servito di lezione, perché da qual momento ha corretto e rivisto, anche il modulo, senza che nessuno se ne accorgesse. Sapete quanto stimi Balotelli e quanto a volte discuta alcune scelte. Ma se poi lo Special One mi presenta all’Olimpico uno squadrone che passeggia e pasteggia a suon di gol e spettacolo, ha stravinto. E se sono strafelice. Voi non avete idea di quanto sia felice di accorgermi di aver detto qualche cazzata, se i risultati sono questi. Per Cruz, Balotelli e tutti coloro che vorrebbero giocare ma non giocano verranno tempi migliori. Ero invece a conoscenza dell’ottimo stato di forma di Obinna e avevo addirittura previsto una sua apparizione nell’undici titolare. Certo non mi aspettavo che segnasse pure il gol del 4-0, come che Stankovic segnasse il 3-0, mentre da Ibra mi aspetto sempre di tutto. Anche che stia segnando mentre sto scrivendo, perché lui a volte sta ai limiti del soprannaturale. Gioca sempre? Gioca troppo? Se va bene a lui, figuratevi a me! Per lui è tutto normale, pure la doppietta con cui ha virtualmente chiuso la partita dell’Olimpico. L’arbitro Rizzoli, dopo il gol di Ibra in avvio di primo tempo, ha annotato le altre tre marcature nei primi dieci minuti della ripresa. E come non bastasse, ricordo pure un errore incredibile nel primo tempo e un palo rocambolesco di Maicon nella ripresa. Si è concesso qualcosa e mi pare normale, visto che la Roma fino a ieri sera era considerata in crisi ma ancora in lizza per lo scudetto. Quando una grande va a stravincere in casa di un’altra grande, non c’è niente da dire. Naturalmente c’è chi dice. Anche rosicanti cazzate per dare aria alla bocca, perché l’incultura calcistica italiana non ammette il complimento all’avversario. Ora aspettiamo con fiducia che le loro squadre vadano a vincere 4-0 all’Olimpico. Che poi la Roma sia messa male non è un mistero, visto che ha perso 4 partite su 7 in questo campionato: l’anno scorso 4 gare la Roma le aveva perse in tutto il campionato. Ma questo che vuol dire? Forse che la vittoria sia meno prestigiosa? Perdonali Inter, perché non sanno quello che dicono! E non dimentico che l’anno scorso l’Inter di Mancini aveva vinto 4-1 all’Olimpico contro una Roma in inferiorità numerica ma più in palla. Meglio quest’anno o meglio l’anno scorso? Ma chissenefrega! Come vi ho già detto un milione di volte: allenatori e calciatori passano, l’Inter resta. E questo genere di seghe mentali lasciatele a chi darebbe chissà cosa per avere l’una o l’altra squadra: voi, cari tifosi nerazzurri, avete goduto e state godendo, al di là di chi va in campo o in panchina! Un’immagine mi ha colpito, oltre all’eccellente prova di forza e di personalità dell’intera squadra: Julio Cesar sul 4-0 devia con bravura una ‘minella’ su punizione di Riise e festeggia stringendo il pugno come se avesse salvato il risultato! Non ho scirtto di Quaresma? Va beh, dopo una partita come questa devo sprecare altre righe per Quaresma? E’ un ‘veneziano’, come si diceva al liceo, e la dà meno di una mia amica dai gusti difficili, ma ne parliamo un’altra volta. Della mia amica, intendo.
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