Aspetti Ronaldo e arriva Dalmat
Pubblicato su Tuttosport, rubrica Inter nos – 14 marzo 2002
Mentre tutti aspettano Ronaldo, finalmente è riapparso Stephane Dalmat. Fermato da uno strappo muscolare al 18’ del primo tempo di Inter-Fiorentina il 25 novembre 2001, Dalmat è rientrato al 27’ della ripresa di Inter-Valencia, giovedì scorso a San Siro, dopo 134 giorni di assenza. Un’eternità. E che Stephane sia finalmente a posto lo si è visto nei minuti finali, dove ha fatto un po’ di tutto: assist, dribbling e tiri in porta, spostandosi da destra a sinistra. Segno che sta bene. Adesso l’interrogativo è di ordine tattico: come e dove pensa di utilizzarlo Cuper? Dalmat, che sa calciare indistintamente di destro e di sinistro, è in grado di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo. Può fare il trequartista alle spalle di Bobo Vieri come all’Olimpico contro la Roma, o giocare più arretrato. Probabilmente però Cuper finirà per metterlo a sinistra, cioè sulla fascia più problematica nel 4-4-2 dell’Inter. Un settore dove già sgomitano per un posto da titolare Recoba, che cerca di adattarsi, e Guglielminpietro, senza dimenticare Clarence Seedorf, la cui rinascita è uno degli aspetti più positivi delle ultime gare. Quel che è certo è che il tecnico argentino difficilmente farà a meno di Dalmat, del suo talento e della sua fantasia. Arrivato all’Inter nel dicembre 2000 grazie ad un’ottima intuizione di Lele Oriali che lo prese dal Paris Saint Germain nel quadro dell’operazione Vampeta, Stephane ha già fatto vedere cose buone l’anno scorso, in una stagione certamente non facile. Il suo inserimento nel calcio italiano è stato rapido. D’altronde, che Dalmat sia uno che ama bruciare le tappe, lo dice la sua storia calcistica. In Francia, il suo primo club di un certo livello è stato il Chateauroux, i cui dirigenti lo acquistarono dalla squadra del suo paese natale perché incuriositi dal curriculum che aveva inviato a tutte le società di prima e seconda divisione. Un anno dopo Dalmat giocava già in prima divisione con il Lens, poi il Marsiglia, il Paris Saint Germain e infine l’Inter. Oggi Stephane ha solo 23 anni e grandissimi margini di miglioramento. Ecco perché, mentre tutti aspettano Ronaldo, potrebbe essere proprio il francese l’arma più dell’Inter nel finale di stagione. Dal canto suo, Ronaldo è arrabbiato con una parte della stampa italiana e non ha mancato di farlo presente, nell’ultimo brevissimo incontro con i giornalisti, quando ha parlato per un minuto e nove secondi esatti, solo per salutare e per ribadire che in Brasile ha letto e sentito cose che non gli sono piaciute. Il fenomeno non ha gradito le illazioni di chi lo vede più interessato alla selecao, causa mondiale, piuttosto che all’Inter. E’ ovvio che il fenomeno si sente sotto pressione, e l’ineffabile Scolari naturalmente non fa nulla per tranquillizzarlo: fosse per lui lo farebbe giocare già domani! E infatti lo ha già convocato per l’amichevole del 27 marzo a Fortaleza contro la Jugoslavia: altro viaggio transoceanico, altro regalo! Ci manca solo che Ronie, prima che nell’Inter, giochi nella nazionale brasiliana. Ronaldo invece deve lottare anche contro sé stesso e la sua smania di rientro, perché anticipare ancora i tempi potrebbe essere letale. C’è chi lo vorrebbe già in campo per Inter-Roma, e lui stesso spinge in questo senso, ma è un azzardo. Stavolta meglio andarci piano, come consiglia lo staff medico dell’Inter. Facendo due calcoli, è ragionevole pensare che il via libera possa scattare per Inter-Atalanta del 7 aprile. Intanto godiamoci Dalmat, perché l’uomo decisivo nella corsa a perdifiato tra Inter, Roma e Juve da qui al 5 maggio potrebbe essere proprio lui.
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