Moratti, un’entrata da attaccante puro
Pubblicato su Tuttosport , rubrica Inter nos – 24 aprile 2002
Il colpevole sono io. Gian Luca Rossi di Telelombardia. Sono stato io ad intercettare il presidente dell’Inter Massimo Moratti nella tarda mattinata di giovedì a Milano e a fargli l’intervista che ha sollevato il solito polverone di fine stagione. Era in corso la presentazione della manifestazione ‘Tennis senza barriere’ dedicata a tennisti disabili che da oggi possono contare su una scuola tennistica permanente e gratuita presso i campi della Pro Patria in viale Sarca a Milano. Moratti, prima di essere un presidente-tifoso, è un uomo molto sensibile, particolarmente attento alle iniziative di solidarietà. E dico solidarietà, e non beneficenza, perché quest’ultima è episodica mentre la prima è abituale, ed è proprio ciò che Massimo Moratti fa da anni. Così, senza clamori, sostenuto dalla moglie Milly, che in queste cose è un martello, altro che Cristiano Zanetti a centrocampo. Per conferma chiedere a Gino Strada, il chirurgo di Emergency che è sempre in giro per il mondo, non per turismo, ma per rimettere insieme gente di ogni colore e religione fatta a pezzi dalle mine. Strada è un grande tifoso nerazzurro, ma a San Siro ci viene raramente: i suoi weekend li trascorre in paesi lontani a costruire ospedali da campo. Un bel giorno di tre anni fa Strada si vide recapitare da Moratti un bel gruzzolo: erano le multe comminate ai giocatori dell’Inter per inadempienze varie: ritardi agli allenamenti, ammonizioni in partita, insulti alla panchina per sostituzioni non gradite, sparizioni da far impallidire Silvan, come quelle di di Taribo West e Nwangko Kanu. Moratti, invitato al lancio dell’ iniziativa ‘Tennis senza barriere’, non ha voluto mancare. E’ arrivato, ha detto la sua sull’argomento e prima di andarsene, ha accettato di buon grado l’invito del sottoscritto a parlare in Tv del momento dell’Inter. Otto minuti di intervista: sulla rinascita di Ronaldo, sui pericoli del Chievo, eccettera, eccettera. Otto minuti di ordinaria amministrazione, prima dell’ultima domanda sulla possibilità per i cugini di dare una mano all’Inter battendo domani la Roma a San Siro. E sull’ultima domanda, il presidente, che aveva il motore già caldo, si è dimostrato già in partita, anzi nettamente più in partita dei suoi ragazzi, a parte Ronaldo. “La storia di Milan-Juventus – ha detto Moratti- quando l’Inter è in procinto di vincere il campionato non è mai stata favorevole all’Inter”. E poi ancora: “Vedo in questi giorni che la Juve sta comprando Hubner e domenica gioca contro il Piacenza. Mi sembra molto strano, come mi sembra strano che la federazione in questo genere di cose non intervenga”. Apriti cielo. Chiusano ha telefonato a Moratti. La Federcalcio si è stizzita, attivando l’ufficio inchieste. Il Piacenza ha dichiarato che il Garilli diventerà come il Piave, Hubner ha promesso gol a raffica. E giù telefonate e rimproveri a Moratti da ogni parte. Personalmente ho criticato il presidente interista in più di un’ occasione in passato, ma questa volta non ci sto: ‘yo stoy contigo’, per dirla come Cuper quando tocca il petto ai suoi ragazzi all’ingresso in campo, io sto con te, caro Moratti. Il mercato aperto 365 giorni su 365 è un fatto. Ci può stare che Muzzi e Doni, corteggiati dalla Juventus, sbaglino poi dal dischetto proprio contro la Juventus, ci può stare che Mutu e Ze Maria siano stimatissimi dagli operatori di mercato bianconeri, anche prima di Juventus-Verona e di Perugia-Juve, ci può stare tutto nel calcio, anche che Massimo Moratti faccia un’entrata da attaccante puro. Chiedo e mi chiedo: era il caso di arrabbiarsi così? Sembra quasi che sia tutto vero. Buon campionato a tutti.
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