16C: Inter-Brescia 1-0
Vittoria alla Cuper per l’Inter di Mancini, una vittoria di misura e sofferta. Sembra strano ma è davvero sembrato così l’1-0 sul Brescia a San Siro, irrobustito da patemi nel finale che si credevano passati. Le distanze dal duo Juve-Milan restano siderali: 15 punti dai bianconeri, 11 dai rossoneri, mentre al terzo posto resiste l’Udinese, che fa poca notizia ma tanti punti. Eppure Mancini sa bene che il campionato è ancora troppo lungo per usarlo come allenamento alla Champions League, che tornerà con il Porto euromondiale solo a fine febbraio. Solo così si spiegano le sue dichiarazioni ottimistiche sul futuro del torneo: ‘Prendetemi pure per matto – ha più o meno ammonito – ma se a primavera la distanza dal tandem di testa dovesse ridursi a sette, otto punti ci sarebbe ancora margine per credere ad un’incredibile rimonta!’. In realtà, anch’io sull’Inter continuo a fare tabelle senza senso, comparazioni di giornata in giornata che avrebbero senso solo se il duo di testa fosse improvvisamente rapito da un’astronave aliena. In realtà il gioco in calo della Juve ed in crescita del Milan non autorizzano alcuna speranza. Mancini inoltre continua a modificare l’assetto, ma non risolve i problemi: il tridente varato con Recoba non ha per nulla rilanciato il Chino che, al di là dei guai fisici, vicino a Vieri e ad Adriano è parso come un bimbo imbronciato al quale sia stato proibito un gioco di società! Mancini è stato intelligente a non infierire in sala stampa annunciando che Recoba non deve guardare ad ogni partita che gioca dall’inizio come l’ultima spiaggia, tanto l’Inter a gennaio non compra nessuno, ma cede al limite qualche figura di secondo piano, sempre che si trovi una squadra disposta ad onorare ingaggi ancora troppo generosi. Un fatto è certo: dopo 20 minuti Van der Meyde era pronto a subentrare a Recoba, ma l’infortunio di Emre ha cambiato i piani del Mancio.
Una citazione per il match-winner della gara: Sinisa Mihajlovic, al terzo centro stagionale, dimostra di non essere solo un capriccio del tecnico. Su 35 gol realizzati quello contro il Brescia è stato il 27° su punizione: nessuno in attività ha fatto meglio in Italia, nè Zola, nè Del Piero. Avesse cinque anni di meno, Sinisa! L’Inter avrebbe tanto bisogno di gente così! Uno che al suo primo giorno ad Appiano, alla consueta domanda sulla paura di San Siro ha riposto ‘Ho fatto due guerre, mi hanno distrutto la casa e dovrei aver paura di giocare a San Siro?’. Uno che ogni volta che segna cerca la telecamera di Sky per dir qualcosa d’irriferibile a Boban che lo martella dagli studi televisivi. Uno, al quale è stato detto e si può dire di tutto, ma che non ha paura di metterci la faccia, mai! Intanto il campionato va in vacanza fino al 6 gennaio e, tra qualche giorno, fugge anche chi vi scrive, naturalmente con destinazione Stati Uniti. Non va invece in vacanza l’amico Rob che nelle sua vignetta odierna anticipa il Natale, ironizzando sull’antico adagio che da sempre accomuna panettoni e allenatori. Buone feste a tutti!
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