Mancini ma con ricatto
Entro questa settimana Mancini diventerà il nuovo allenatore dell’Inter. E’ vero che non c’è ancora nulla di scritto ma solo perché l’Inter aspettava che si chiudesse il rapporto con Zaccheroni e, parallelamente, il Mancio doveva liberarsi dalla Lazio in virtù di una clausola che gli consente di rescindere il contratto prima della naturale scadenza, fissata nel 2008. Sta succedendo tutto in queste ore comunque, con Mancini che si libererà dal club biancazzurro e si legherà subito all’Inter per tre anni, con ingaggio a salire, dal primo anno in poi. La Lazio pretende comunque qualcosa per facilitare l’addio al tecnico e l’Inter ha varie strade da imboccare, strade che portano a giocatori che interessano, vedi Mihajlovic, Oddo e Cesar: sembra quasi un riscatto per un rapimento, ma in questo periodo la Lazio non può fare a meno di giocare al rialzo. La Lazio si è irrigidita dopo che il 15 giugno scorso Facchetti annunciò agli azionisti l’arrivo del tecnico di Iesi, ma in quell’occasione non si poteva fare altrimenti, visto che la tensione dell’ambiente era già oltre i livelli di guardia: serviva una certezza anticipata! C’è anche da discutere, e parecchio, sullo staff che seguirà il Mancio in nerazzurro: l’Inter lo vorrebbe più asciutto rispetto alle intenzioni del tecnico, che lavora da tempo con un pool di sei persone. Certo che l’irrigidimento della Lazio sta facendo innervosire Moratti oltre ogni limite ragionevole, motivo per cui hanno ripreso a girare altri nomi per la panchina nerazzurra: lo staff di Cuper, ancora sotto contratto, sta facendo girare ancora il nome del tecnico argentino, mentre c’è chi ipotizza addirittura un pensierino al Trap. Manovre evasive, è chiaro, anche per far sì che Mancini e la Lazio si diano una mossa: l’ipotesi di cominciare il pre-ritiro lunedì prossimo senza il nuovo tecnico però è quanto mai reale.
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