Moratti e le critiche
Da qualche mail ricevuta ho l’impressione di non essermi spiegato bene nel mio ultimo editoriale, quando concludevo dicendo che se perdiamo anche Davids è perché l’affondo decisivo non mi pare sia stato condotto nel modo migliore. Bene, ho anche scritto che quando Moratti si fissava con un giocatore, a prescindere dal valore dell’acquisto, difficilmente lo perdeva. Qualcuno ha inteso, ma forse mi sono spiegato male io, che volessi dimenticarmi degli errori del Presidente, ops del patron. No, facevo un altro discorso: se l’Inter in questi ultimi anni non ha vinto nulla di significativo è ovvio che gli errori siano stati tanti. Anzi, ne approfitto per sgombrare il campo da un vecchio luogo comune di certa tifoseria nerazzurra che sostiene che Moratti sarebbe trattato con i guanti dai media. Mi pare invece che da parecchio tempo succeda proprio il contrario, visto che non esiste società più bersagliata e Presidente più criticato sui giornali e nelle TV. E non dico mica che non sia giusto: l’Inter non può permettersi un digiuno così lungo. Non esiste media in cui non sia affrontato il tema di un distacco di Moratti dall’Inter. D’altro canto, ricevo molte email che lamentano l’eccesso di critica nei confronti dell’Inter e di Moratti. Allora mettetevi, anzi mettiamoci d’accordo. Quest’anno poi, ho l’mpressione che Moratti stia seriamente entrando nell’ottica di idee di lasciar fare ad altri e sia anche deciso a recuperare i miliardi spesi senza successo negli anni precedenti. E il primo modo per risparmiare è non spendere, anche se i colpi anticipati di Adriano e Stankovic appartengono in realtà all’attuale mercato. Una scelta che, se confermata dai fatti, non mancherà di rinforzare il partito di chi vuole cambiare la proprietà. Il problema però è un po’ più serio: dire ‘via Moratti’ è facilissimo e, come dicevo, se ne parla di continuo nei media come nei bar, che spesso non sono molto diversi. Ma c’è un candidato serio, pronto ad acquistare l’Inter con i soldi in mano, o no? Scusate, ma le situazioni di Fiorentina, Parma, Lazio e Roma mi fanno un po’ paura. Fermo restando che l’Inter deve assolutamente vincere e che le critiche, anche le più dure, purché educate, sono assolutamente legittime.
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