Zac appeso a Cuper
Più che al filo Champions il destino di Alberto Zaccheroni è appeso a quello di Hector Cuper. L’arrivo in zona Champions League, che passa necessariamente per i tre punti a Empoli, potrebbe anche non bastare all’attuale tecnico: per restare anche l’anno prossimo sulla panchina dell’Inter, Zac ha bisogno anche che Cuper si piazzi al più presto altrove. Per capire cosa c’entri Cuper con Zac, basta fare due conti: sul bilancio dell’Inter il tecnico argentino e il suo staff pesano per la prossima stagione fino a 9 milioni di euro, mentre Zac e i suoi collaboratori, ingaggiati anch’essi fino al 2005, costano 6 milioni di euro. Per un altro allenatore, con Mancini sempre favorito su Capello, Moratti dovrebbe prepararsi ad una spesa complessiva di circa 22 milioni di euro! Già perché Mancini non si muove con il suo staff per meno di 7 milioni di euro, ed è difficile pensare che per Capello la cifra possa essere molto diversa. E’ chiaro che nemmeno una società economicamente tranquilla come l’Inter può permettersi nel prossimo bilancio un ‘costo allenatori’ così spropositato. Occorre dunque, per poter cambiare guida tecnica, che Cuper si accasi in Spagna, dove difficilmente però troverà un ingaggio come quello che l’Inter dovrà corrispondergli per tutta la prossima stagione, anche se Moratti potrebbe decidere di colmare di tasca sua l’eventuale differenza. Ecco perché i sostenitori del nuovo corso sperano che Cuper lasci l’Italia, mentre i conservatori tifano perché l’hombre vertical continui a passeggiare per le strade del comasco. Stando ai rumours , Mancini avrebbe già raggiunto un accordo triennale con l’Inter e non vede l’ora di buttarsi nella nuova avventura, già sfumata ad un passo dalla firma quand’era ancora giocatore, ma da ambienti vicini al Milan danno per sicuro Capello. Mai come questa volta la corsa è stata così equilibrata.
Carissimo Gianl Luca Rossi, mi chiamo Alessandro, nato interista. In tutti questi anni di gestione Moratti, ho constatato (molto dolorosamente) che il male piu’ grande della societa’ Inter e’ che nessuno comanda sul serio, tutti hanno troppe idee confuse sul da farsi, nessuno prende posizione e impone le proprie volonta’ mettendo a tacere tutti gli altri. Ho come la sensazione che ognuno vada per la propria strada ed invece di guardare all’interesse dell’ Inter, ognuno guarda all’ interesse proprio. Moratti, secondo me, e’ troppo tifoso, troppo signore, troppo di buon cuore, troppo tollerante. Con tutto il rispetto, Moratti fa il presidente con troppa passione, mentre dovrebbe essere piu’ cinico, freddo, duro, esigente al massimo, purtroppo cose indispensabili nel calcio di oggi che non lascia piu’ spazio a sentimentalismi vari, ma e’ fatto solo di soldi, sponsor, diritti tv, numeri e scommesse, un calcio che e’ solo un business e non piu’ un bellissimo ed appassionante sport come Moratti vuole vederlo. Anche il grande Angelo Moratti era un gran signore, ma tutti avevano timore di lui, era uno che metteva tutti in riga e nessuno fiatava, nemmeno un duro come Herrera. All’ Inter manca disciplina, rigore e attaccamento alla maglia. I giocatori comandano troppo e fanno quello che vogliono. Vedono l’ Inter come un’oasi, un’isola felice, un paese dei balocchi dove guadagni piu’ di tutti, fai quello che vuoi e nessuno ti dice niente. Ma caro Gianluca : se solo i giocatori dell’ Inter avessero meta’ della fame che abbiamo noi tifosi…Quindi mi chiedo il perche’ finora Moratti ha solamente cacciato quattrini senza fare altro ? Perche’ Moratti ha lasciato la presidenza invece di fare piazza pulita, assumere gente competente ed iniziare ad imporre dittatura ? Ma soprattutto : perche’ all’ Inter non vengono assunte delle persone di mestiere ? Io dico che non esiste un ex calciatore che faccia il dirigente, per ogni reparto ci vuole una persona di mestiere molto esperta, dei grandi manager, mentre all’ Inter, oltre che gente non competente, ce ne sono davvero troppi di dirigenti che vogliono comandare. All’ Inter comandano tutti e nessuno, e proseguendo su questa strada puoi cambiare allenatori e giocatori a vita che i risultati non arriveranno MAI. Un solo esempio : quando Berlusconi apre bocca tutto il Milan scatta in silenzio sull’attenti, nessuno osa discutere. Questo dovrebbe fare Moratti, dettare legge. Solo da una societa’ forte arrivano i trionfi. Quindi esprimo un concetto molto semplice : il milan e’ Galliani-Braida, la gobbaglia torinese e’ Moggi-Giraudo-Bettega, l’ Inter deve essere Facchetti-Moratti che collaborano con un allenatore di grande esperienza, Facchetti decide, Moratti ha l’ultima parola, punto e basta. Sul fronte mercato allenatori, invece, dico che l’unico nome per il quale e’ d’obbligo fare follie per portare a Milano e’ Fabio Capello. Grande esperienza, ha trionfato con ogni squadra, grandissimo uomo spogliatoio, grande nella gestione dei giocatori (vedi Cassano), duro ed esigente quanto basta, idee chiarissime, insomma l’uomo che serve all’ Inter. Con tutto il rispetto che ho per Mancini, ma non ha sufficiente esperienza e con lui dovremmo prepararci ad un altro anno da anonimato e lo stesso vale per Zaccheroni. Se parliamo di giocatori, invece, e’ d’obbligo cambiare musica : bisogna iniziare a prendere i campioni, uno o massimo due all’anno per reparto, ma che siano campioni veri, perche’ non ne possiamo piu’ di prendere 10-12 giocatori mediocri all’anno. Qualche nome ? Guardiamo i vari Lucio, Stam, Chivu, Emerson, Ballack anziche’ guardare i vari Pizarro, Jankulovsky, Favalli, o prendere elementi tipo Helveg, Coco, Karagounis, Brechet (e ne avrei molti altri da citare che non e’ gente da Inter). FINIAMOLA DI SPACCIARE GIOCATORI DA PROVINCIALE PER CAMPIONI !!!
Alessandro, Trieste