2005-06/1C: Inter-Treviso 3-0
L’anno scorso nell’esordio a Verona l’Inter sembrò giocare bene ma non vinse, aprendo con il 2-2 contro il Chievo una lunga e inattesa serie di pareggi letali per la classifica fino alla fine. Quest’anno, nella prima casalinga con il Treviso, l’Inter si è espressa con minor furore agonistico, ma ha schiacciato l’avversario con un triplo Adriano, già capocannoniere. Ora qualche allocco dirà che l’Inter è Adriano-dipendente, senza considerare che, a parte il primo gol letteralmente inventato dall’Imperatore, gli altri due sono stati preparati da giocate fenomenali di Stankovic e Pizarro. A parte che non ci sarebbe nulla di male ad essere Adriano-dipendenti, visto che il brasiliano è stato acquistato proprio per fare gol e punti in classifica, così come in ogni squadra il portiere è pagato per parare ed il regista per dirigere. Ogni squadra dipende dai suoi attaccanti: non a caso la Juve ha piegato il Chievo grazie a Trezeguet e il Milan ad Ascoli, al di là del diluvio e della direzione di De Santis, puerili scuse che fino a qualche tempo fa appartenevano a certi interisti, Gilardino, poco servito non ha fatto scopa con Shevchenko. In realtà ad Ascoli l’arbitro non ha inciso e la pioggia c’era anche per i marchigiani. Lo penso davvero: Milan, Juventus e Inter quest’anno sono talmente più forti di almeno due terzi del campionato che non dovrebbero mai soffire contro le matricole, sia che piova o tiri vento. Tornando ad Adriano, niente di male quindi a dire che l’Inter dipende da Adriano. Non a caso è stato fatto un certo lavoro in sede di mercato proprio per sprigionare compiutamente il suo talento. Ha detto Prandelli, che lo conosce bene: “Adriano va d’accordo con i grandi attaccanti, ma s’intristisce se gli levano spazio”. E Gilardino ha confermato le difficoltà di giocarvi insieme, più che altro per il carattere di Adriano: non a caso il Gila è esploso a Parma proprio dopo la partenza di Adriano. Io continuo a pensare che, dal punto di vista tattico, Adriano possa giocare anche con altre prime punte, ma se poi dovesse rabbuiarsi e smettere di far gol, per carità di Dio! Tutta la vita da solo la davanti, perché non è la prima volta che sento che Adriano s’intristisce se non può correre come un cavallo senza briglie lungo tutto il fronte d’attacco senza compagni di reparto che lo limitino. Forse il miglior Adriano lo vedremo davvero con attorno cinque centrocampisti in grado di innescarlo da ogni parte o solo con attaccanti di raccordo, tipo Martins o Recoba per intenderci. In questo senso, oltre che dal punto di vista economico, la partenza di Vieri è stata positiva, perché ha liberato psicologicamente Adriano e lo ha responsabilizzato al massimo. Mancini, al momento, fa bene a puntare sull’entusiasmo, anche un po’ spericolato di Julio Cesar e fa benissimo a dosare e a combinare Veron e Pizarro. Il cileno tra l’altro è straordinario anche per la capacità di entrare subito in partita. Figo dal primo minuto non era previsto, ma nella ripresa ha fatto intravedere lampi da fuoriclasse. Mi auguro di averlo presto al top! Insomma, ottima la prima e meglio delle rivali dirette, ma siamo solo all’inizio, un ottimo inizio.
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