32C: Juventus-Inter 0-1
All’uscita dal Delle Alpi l’sms di fine gara più veloce è stato: ‘Perché l’Inter vince quando non deve e non vince quando deve?’ In effetti…Credo che battere la Juventus a Torino, dopo anni di figuracce invereconde, stia diventando una piacevole abitudine e bisogna sforzarsi di non pensare alla circostanza per cui a goderne i benefici sia soprattutto il Milan. A mio giudizio Juve e Milan continueranno il testa a testa fino allo scontro diretto dell’8 maggio, e forse anche dopo. Il Milan mi dicono abbia faticato troppo per regolare di misura il Chievo, mentre la Juventus sta facendo i conti con la rosa ridotta nel momento cruciale della stagione. Con Emerson e Nedved in condizioni precarie, la Juve soffre oltremodo, ma il Milan con la Champions di mezzo deve giocare ogni tre giorni. Ancelotti, lo dice la sua storia, è forte nella partite secche, mentre Capello, di solito, si trova meglio nelle corse a tappe, com’è il campionato, e in questa stagione il Milan non ha mai sorpassato la Juve, ma l’ha spesso raggiunta. Ha ragione Galliani quando dice che si tende a pensare che chi rimonta sia meglio di chi è rimontato, ma in realtà non è sempre vero. Precedo la domanda di qualcuno: non tifo per nessuna delle due ma, dovendo scegliere, con una pistola alla tempia, punterei sulla Juventus, proprio perché la Champions brucia energie. Sappiate però che io non ci azzecco quasi mai in questo tipo di pronostici, altrimenti l’Inter lotterebbe ancora per lo scudetto. Infatti quello che sta succedendo ora alla squadra di Mancini, quattro vittorie consecutive di cui le ultime tre senza prendere gol, pensavo si verificasse già nel girone di andata, quando invece l’Inter ha scialacquato l’impossibile. Il fatto che nel girone di ritorno l’Inter sia con il Milan la squadra che ha fatto più punti, 28, contro i 26 della Juventus, accresce il rammarico. E c’è di più: se il campionato fosse cominciato alla 14.a giornata, cioè un intero girone fa, con Inter-Messina 5-0, l’Inter sarebbe prima in classifica con il Milan, ma è un discorso puramente statistico. In realtà, prima di quella partita l’Inter aveva totalizzato la miseria di 17 punti in 13 partite, di cui 11 pareggiate: un ruolino da lumaca, visto che il distacco dalla Juve era già di 15 punti! Certo che se alla fine l’Inter chiudesse davvero ad una manciata di lunghezze dal duo di testa, verrebbe da mordersi le mani, e non solo quelle. Fossimo in Argentina, dove si assegnano due scudetti, uno a chi ha fatto più punti nel girone di andata, torneo ‘apertura’, e un altro a chi ne ha raccolti di più nel girone di ritorno, torneo ‘clausura’, ci sarebbe ancora da divertirsi! A Torino comunque si è vista una squadra che sa anche difendersi, con Toldo in versione Dida, Favalli alla sua miglior performance stagionale, Ze Maria in versione perugina, e perfino sprazzi di Kily alla ‘valenciana’, oltre al solito Cruz ammazza-Juve. Tant’è che i maligni ora insinuano che questa Inter dia il meglio di sè quando gioca senza pressioni: in fondo il duo di testa è irraggiungibile e il terzo posto virtualmente acquisito, con Sampdoria, Udinese e Palermo che, a turno, perdono terreno. In realtà fino a ieri si diceva che l’Inter era una squadra che dava il meglio di sè quando si trovava con le spalle al muro, senza via d’uscita. Probabilmente la verità sta nel mezzo: dopo tanti mesi, l’Inter del Mancio sta forse acquisendo una sua personalità, e potrà crescere solo se si proseguirà senza dubbi nel progetto, senza rimetterlo in discussione ad ogni rovescio. Che si debba lavorare sulla difesa è evidente, e lo si sta facendo, ma difesa a parte, il primo nome fondato che mi sento di accostare all’Inter per la prossima stagione è quello del romanista Daniele De Rossi, centrocampista più portato all’impostazione di Cambiasso e Cristiano Zanetti, e che dovrebbe rimpiazzare Edgar Davids.
Caro Gian Luca,
in riferimento agli ultimi risultati in campionato dell’Inter, ti invio una precisazione che vuole essere un contributo alla crescita del tuo sito web.
In Argentina, in una stagione calcistica (da Settembre a Giugno) si giocano due Campionati: il Torneo Apertura ed il Torneo Clausura. I Tornei sono a 20 squadre, ed al termine di ogni Torneo (19 partite) viene assegnato lo scudetto. In pratica ogni anno si assegnano due scudetti.
Il meccanismo che determina le squadre che retrocedono è invece un pò complicato.
Non si tiene conto della classifica a punti come da noi, ma si compila una classifica che si chiama “Tabella della Media Punti di Retrocessione” (Tabla de promedios de descenso).
Come funziona: si prendono in esame gli ultimi 6 Tornei (3 di Apertura e 3 di Clausura). Per ogni squadra si sommano i punti totalizzati in classifica e si dividono per il numero di partite giocate. Si ottiene così un coefficente medio di punti per partita. Le ultime due squadre classificate in questa speciale Tabella (quelle con la media punti più bassa) retrocedono direttamente in Serie B (Primera B Nacional), mentre le due squadre classificate in 17a e 18a posizione si giocano la permanenza nel Torneo in uno spareggio con la terza e quarta classificate della Serie B.
Con questo meccanismo, è possibile che la squadra ultima classificata nella classifica a punti, non retroceda in Serie B se nei campionati precedenti ha totalizzato molti punti.
Le retrocessioni avvengono ogni anno al termine del Torneo Clausura.
Con la stima di sempre ti saluto.
PS: siccome sei un amante di viaggi (come me), l’Argentina è un paese meraviglioso da visitare.
Stefano