16C: Inter-Messina 2-0
“Quest’Inter è un carr’armato a vele spiegate” avrebbe detto l’ineffabile Spillo Altobelli con la sua proverbiale sintesi per commentare l’incredibile rendimento della squadra di Mancini che dopo 16 partite guida il campionato di serie A con 42 punti sui 48 disponibili. Ad un solo punto dalla Juventus dell’anno scorso che però, di questi tempi, aveva realizzato un gol in più e ne aveva subiti cinque in meno. Ma c’è tempo per fare ancora meglio, visto che con il successo sul Messina firmato dagli ex-nemici Ibrahimovic e Materazzi, Roberto Mancini può ora vantare il record di nove vittorie consecutive in campionato. Nessuno nella storia dell’Inter era mai arrivato a tanto. Anche stavolta, primo tempo per prendere le misure e ripresa schiacciasassi, come ad Empoli. Tiene botta ormai solo la Roma, che insegue a 7 punti e nemmeno gli infortuni di Samuel e Vieira sembrano preoccupare più di tanto i tifosi. Chiunque giochi, sa farsi valere e persino Figo sembra recuperato. Adriano resta un caso a parte e la sua astinenza, arrivata quasi a nove mesi, non fa più notizia. Intanto Materazzi ha segnato il gol più bello della sua carriera con una rovesciata che è stata anche una sberla a Bruno Giordano che proprio con Materazzi aveva questionato su una rimessa laterale, nemmeno fossimo all’asilo, finendo espulso ancora prima dell’intervallo. Sorvolo sulle farneticanti accuse dell’ex centravanti di Lazio e Napoli a Materazzi in sala-stampa perché non fanno onore alla sua luminosa carriera. Ibrahimovic ha timbrato il suo settimo centro in campionato e dopo 16 giornate ha già segnato con la maglia dell’Inter lo stesso numero di reti che aveva realizzato la scorsa stagione nella Juventus. I detrattori proseguono pervicacemente nelle tesi di campionato dagli scarsi valori tecnici e di Inter spietata ma poco spettacolare, anche se nel primo tempo ho visto una delle più belle azioni di sempre con il pallone passato di prima tra sei nerazzurri fino al tiro a lato di Recoba. Mercoledì si torna a giocare e l’Inter è di scena a Roma contro la Lazio e contro tutta l’Italia non nerazzurra che spera in un campionato più equilibrato. Il tifo per la Lazio nell’occasione ci può stare e fossi al posto loro probabilmente farei lo stesso. Di qui alla fine del girone di andata l’Inter affronta le tre squadre più in forma del campionato, la Lazio appunto, poi l’Atalanta a San Siro ed infine il Torino all’Olimpico dopo il lungo stop natalizio. Occorrerà però capire quanto potrà incidere la sosta più lunga dell’era moderna: tutti fermi dal 24 dicembre al 13 gennaio del nuovo anno, che però per i tifosi interisti potrebbe essere pure più divertente di quello che se ne sta andando. Insomma capisco che per i rivali di questi tempi le bocce possano essere un passatempo assai più interessante del calcio e lo consiglio con lo stesso sorriso con cui loro lo consigliavano a me negli anni scorsi. La Lazio, mercoledì sera, dev’essere la Linea Gotica per ogni tifoso non interista. Se l’Inter però non cade nemmeno lì, meglio tirar già fuori le cartelle per il tradizionale Tombolone di Natale! Io comincio a leggervi in numeri: 42, come i punti in classifica dell’Inter, 28, come i punti di vantaggio sui cugini, 18, come le partite dell’Inter senza sconfitte e il primo che fa ambo alzi la mano!
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