4UCL: Spartak Mosca-Inter 0-1
In un minuto l’Inter ha risolto la pratica Spartak sul sintentico dello stadio Luzhniki. E’ bastata un’accelerazione di Ibrahimovic, migliore in campo, e Cruz ha deciso la partita. Il solito, fantastico Julio Cruz, che l’amico Rob omaggia con la vignetta del giorno. Poi l’Inter ha avuto diverse occasioni per chiudere il match. Con il pareggio senza reti a Monaco tra Bayern e Sporting Lisbona, prossimo avversario dei nerazzurri a San Siro, si può davvero credere che l’Inter abbia riparato alle due sconfitte in avvio di Champions: ora secondo posto e qualificazione alla seconda fase sembrano davvero alla portata dei nerazzurri. Sono proprio le vittorie come questa, in un ambiente sicuramente insolito e a soli tre giorni da una gara tirata come il derby, a darmi fiducia sulla maturità dei nerazzurri: alzi la mano chi a Mosca non temeva una squadra stanca e svogliata! In passato accadeva, ora no. Con lo Spartak l’Inter ha tenuto la concentrazione per 90 minuti, ha corso e ha impedito all’avversario qualsiasi manovra di avvicinamento all’area nerazzurra, tant’è che l’unico pericolo è arrivato nella ripresa su un tiro da lontano di Shishkin ‘parato’ dalla traversa. Quindi tutti bene, con Ibrahimovic sempre più a suo agio in un’Inter che comincia anche a divertire. A fine gara però, secondo un’indiscrezione delll’agenzia ex-sovietica Tass, ci sarebbe stata una gigantesca rissa nello spogliatoio nerazzurro per via di un paraorecchie di marca sottratto a Mihajlovic. Ovviamente scherzo, mica che qualcuno finisca per prendermi sul serio, ma se la bella partita di Mosca è figlia anche del nervosismo post-derby, il paraorecchie a Sinisa la prossima volta lo frego io!
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